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<DIV><FONT face=Arial size=2>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT size=2>da <A
href="http://www.slaicobasmarghera.org/2008_01_25_Bastamortesullavoro.htm">http://www.slaicobasmarghera.org/2008_01_25_Bastamortesullavoro.htm</A></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">CAUSE E RESPONSABILITA’
GENERALI NON SOLO SPECIFICHE !<SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN><?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office"
/><o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Per
noi non si tratta solo di ricercare le cause specifiche degli incidenti che
accadono sempre più spesso, e che per noi sono omicidi o tentati omicidi
sull’altare del profitto dei padroni e dei loro servi.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Si
tratta di individuare e lottare anche contro le cause generali, in termini di
massa e di partecipazione dei lavoratori, che uniti possono essere una forza
enorme, contro la quale si muovono in ogni modo i “poteri forti”. <B>Basta
quindi con lo svolgimento dei lavori a rischio. MA minimo salariale generale
alla categoria più bassa di ogni contratto, di 1.500 euro al mese per 35 ore a
settimana. MA basta anche con gli straordinari, e lotta generale contro la
precarietà, forse la prima causa delle morti sul lavoro, fatta a legge dei
potenti dalla legge Treu in poi.<o:p></o:p></B></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">18
dicembre: in un cantiere dell’Iccem all’Arsenale di Venezia ci lascia la vita
per la caduta di una pila di travi da un’altezza di sei metri, durante
operazioni con muletto e pala meccanica, Marcello Michielon di 55
anni.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">1
gennaio a Follina Giampietro De Conto di 50 anni, cade tra gli ingranaggi di una
impastatrice agricola alla Corazzin.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">14
gennaio Centro Intermodale Adriatico. Una manovra con doppio muletto, di ben 7
lunghe e pesanti barre metalliche, porta quasi alla morte di un operaio, Claudio
Favaretto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">17
gennaio in una stiva priva di ossigeno e piena di soia, in una nave panamense al
Porto di Marghera, due operai Paolo Ferrara di Brugine dipendente di una impresa
e Denis Zanon di Mestre<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>della Nuova
Compagnia Lavoratori Portuali, muoiono asfissiati. Un operaio accorso deve
tornare indietro per la mancanza di ossigeno nella
bombola.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">21
gennaio, ancora al Porto, una nave carica di container sfonda la banchina ed un
portuale finisce in mare mentre era addetto ad operazioni di pulizia
automatizzata.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">22
gennaio, in un ex reparto Syndial un contenitore di grandi dimensioni di acido
solforico, non ancora bonificato, ha avuto uno sbocco, ed un operaio di 25 anni
della Idromacchine, Marco Bologna di Cavarzere, ha ricevuto ustioni di 2° e 3°
grado anche al volto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">In
questa situazione i portuali hanno dichiarato delegittimato il presidente
dell’autorita’ portuale. Per noi hanno perso ogni legittimita’ anche il
presidente di confindustria che dice che non servono leggi nuove basta applicare
le vecchie (ed i cui associati non le applicano), e tutti i politici che
individuano nella “portualita’” l’alternativa, la nuova dimensione (di
schiavitu’ secondo noi) entro cui trasportare la classe operaia chimica ed i
disoccupati prima impegnati a Marghera !</SPAN></P>
<P class=MsoTitle><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 16pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">BASTA MORTE SUL
LAVORO<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">E’ NATA LA RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA SUI POSTI DI
LAVORO, CHE PROPONE UNA SERIE DI INIZIATIVE AL MOVIMENTO OPERAIO, AI DELEGATI
RSU ED RLS, A TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI. <B>COMPAGNI, DELEGATI RSU,
LAVORATORI. </B>Il 26 ottobre si è svolta a Roma l’Assemblea Nazionale per la
sicurezza sui posti di lavoro. Promossa da SLAI Cobas per il sindacato di
classe, dalla Associazione 12 Giugno dei Familiari delle Vittime del Lavoro
dell’ILVA di Taranto, dall’Assemblea Lavoratori Autoconvocati, dal Comitato 5
aprile di Roma, dal Sindacato Lavoratori in<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Lotta di Napoli, cui hanno partecipato
numerosi operai, strutture sindacali di classe e di base, provenienti da tutta
Italia. <SPAN style="COLOR: black">È poi stata avviata la mail-list nazionale
allo scopo di permettere un coordinamento delle iniziative a livello nazionale
senza alcun settarismo e con delle discriminanti di classe evidenti a tutti i
lavoratori allo scopo comune di combattere contro la situazione intollerabile,
di cui la strage di Torino è solo l’ultimo e più grave esempio, di<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>incidenti spesso mortali sul
lavoro, le cui responsabilità vertono sul padronato e sulla concertazione e
monetizzazione del rischio sulla salute e la vita dei lavoratori. Il 12 gennaio
si è ancora tenuta a Roma. La prima proposta che è emersa è di costruire insieme
una serie di iniziative, una specie di carovana operaia e proletaria, di
denuncia e di mobilitazione contro la intollerabile<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>situazione attuale, di cui i giornali
iniziano parzialmente a dare conto ogni giorno.Facciamo appello a partecipare il
più possibile, lasciando da parte divisioni esistenti e paure e timori reciproci
nel movimento operaio, allo sciopero generale provinciale<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>del 28 gennaio, e facciamo appello a che
sia di 24 ore e non di sole 4 ore diveramente
articolate.<o:p></o:p></SPAN></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">BASTA MORTE SUL LAVORO rete nazionale - Aderisce <B>SLAI
Cobas per il sindacato di classe – province di Venezia e Padova</B><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>- Per contatti ed info: locale
334-3657064 nazionale 347-1102638 Email: <A
href="mailto:bastamortesullavoro@libero.it">bastamortesullavoro@libero.it</A>
mailing list: </SPAN><SPAN lang=EN-GB
style="FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: EN-GB"><A
href="mailto:bastamortesullavoro@domeus.it"><SPAN lang=IT
style="mso-ansi-language: IT">bastamortesullavoro@domeus.it</SPAN></A></SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"><A
href="http://www.slaicobasmarghera.org/">http://www.slaicobasmarghera.org</A><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><A
href="mailto:info@slaicobasmarghera.org">info@slaicobasmarghera.org</A><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>-</SPAN></P></FONT></DIV></BODY></HTML>