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<H1 class=title><FONT face="Times New Roman" size=3></FONT> </H1>
<H1 class=title><FONT face="Times New Roman" color=#800080 size=4>Guadagnamo il
42% in meno dei coreani. Ricordatevelo quando fate un colloquio.</FONT></H1>
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<DIV class=title> </DIV>
<DIV class=title> </DIV>
<DIV class=tabs><FONT face="Times New Roman" size=3></FONT></DIV>
<DIV class="messages error"><FONT face="Times New Roman" size=3>Un lavoratore
italiano guadagna il 42% in meno di un suo collega inglese o coreano. Lo afferma
l'</FONT><A title=oecd href="http://www.oecd.org/" target=_blank><FONT
face="Times New Roman" size=3>Ocse</FONT></A><FONT face="Times New Roman"
size=3> (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che ha
stilato una classifica dei trenta paesi più industrializzati del mondo.
</FONT></DIV>
<DIV class=node>
<DIV class=content>
<P><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">L'Italia è collocata secondo i dati
del 2006 al ventitreesimo posto, mentre nel 2004 era al ventesimo. il sorpasso
nei nostri confronti è avvenuto da parte di paesi in grande ricupero, come
Spagna, Grecia, Irlanda. <B>Solo il Portogallo ha una retribuzione pro capite
inferiore a quella italiana. Dopo Italia e Portogallo arrivano Turchia e
Repubblica ceca.</B></FONT></FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman" size=3>La classifica è capeggiata dalla Corea
con 28.095 euro e dal Regno unito con 28.007. Seguono Svizzera e Giappone, con
26.322 e 25.764 euro, Lussemburgo e Olanda con 24.897 e 23.289; poi l'Australia
e la Norvegia, la Germania con 21.235 euro e l'Irlanda con 21.111; poi l'Austria
con 20.713 e gli Usa che sfiorano i ventimila euro senza raggiungerli (19.999).
Circa allo stesso livello Islanda e Finlandia, Canada, Francia e Belgio. Poi
Svezia e Danimarca, poco sotto i 19 mila, Nuova Zelanda e Spagna sopra i 17 mila
e infine Grecia e Italia, ferme a 16.720 e 16.242.</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman" size=3>In un altro articolo di questa pagina si
offrono dati sul successo delle esportazioni italiane. Il salario tanto
inferiore a quello di altri lavoratori europei, pagati nella stessa moneta,
l'euro, è in larga misura la motivazione di tale ripresa. L'Ocse non offre in
questo caso alcuna indicazione sui profitti percepiti nei vari paesi, sulle
spalle delle varie attività industriali. </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman" size=3>Neppure è offerta alcuna classifica
dell'efficienza imprenditoriale presente nei vari paesi. Così i bassi salari
italiani, cui corrisponde un mercato interno di cui gli stessi industriali non
sono per nulla soddisfatti, rimangono l'unica strategia che le imprese italiane
possono mettere in opera.<BR>Le difficile firma dei contratti (6 milioni di
lavoratori senza rinnovo del contratto) è la miope strategia degli imprenditori
italiani.</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman" size=3>Thanx to Manfo</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman" size=3></FONT> </P>
<P><A href="http://www.chainworkers.org/node/496"><FONT face="Times New Roman"
size=1>http://www.chainworkers.org/node/496</FONT></A></P></DIV></DIV></DIV></BODY></HTML></FONT></FONT>