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<DIV><FONT style="FONT-SIZE: 20pt"><SPAN style="BACKGROUND-COLOR: #ffff00"><A
href="http://www.slaicobasmarghera.org/-RelazioneFeltrificioVeneto.htm"><FONT
color=#ff0000>PROCESSO FELTRIFICIO VENETO-AEA LA
DOCUMENTAZIONE</FONT></A></SPAN></FONT></DIV></DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial">
<DIV><FONT style="FONT-SIZE: 20pt" size=2><SPAN
style="BACKGROUND-COLOR: #ffff00"></SPAN></FONT> </DIV>
<DIV><FONT style="FONT-SIZE: 20pt" size=2><SPAN
style="BACKGROUND-COLOR: #ffff00">
<DIV class=Section1>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; COLOR: red; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><A
href="http://www.slaicobasmarghera.org"><SPAN
style="COLOR: red">www.slaicobasmarghera.org</SPAN></A> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; COLOR: red; mso-bidi-font-size: 12.0pt">IL 30 GENNAIO
2008 SI E’ CONCLUSO IL PROCESSO IN PRIMO GRADO SEDE CIVILE DEL TRIBUNALE DI
VENEZIA GIUDICE FERRETTI, PER LA RICHIESTA DEI BENEFICI DI CUI ALLA LEGGE
SULL’AMIANTO, RELATIVAMENTE A 62 LAVORATORI DELL’EX FELTRIFICIO VENETO DI
MARGHERA, PROCESSO AVVIATO DALLA ASSOCIAZIONE ESPOSTI AMIANTO. ALTRO PROCESSO
CON UN PO’ MENO LAVORATORI E’ STATO AVVIATO DA CGIL-CISL-UIL ED E’ ANCORA IN
CORSO.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; COLOR: red; mso-bidi-font-size: 12.0pt">LA SENTENZA, CHE
SARA’ RESA NOTA A BREVE, HA RICONOSCIUTO INCREDIBILMENTE A SOLI 8 LAVORATORI E
LAVORATRICI DEI VARI REPARTI, LA ESPOSIZIONE MINIMA PER ACCEDERE AI BENEFICI
PENSIONISTICI DELLA LEGGE.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; COLOR: red; mso-bidi-font-size: 12.0pt">AL PROCESSO
ERANO PRESENTI UNA DECINA DI LAVORATORI. IN ASSEMBLEA SI ERA DECISO DI NON DARE
ALIBI AD ULTERIORI RINVII, E DI RIMANDARE LA PROTESTA AL DOPO MOTIVAZIONI.<BR>IN
PRECEDENZA SI SONO SVOLTE 5 ASSEMBLEE TRA OTTOBRE E DICEMBRE SCORSI, CON IL
SOSTEGNO DI SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE, CHE SONO SERVITE A FORNIRE
CHIAREZZA ED A DEMISTIFICARE LA INCREDIBILE PERIZIA GRILLO CHE PER LA SECONDA
VOLTA IL GIUDICE FERRETTI AVEVA CHIESTO A QUESTO PERITO, PERIZIA CHE HA
STABILITO APPUNTO L’ESPOSIZIONE MINIMA SOLO PER 8 LAVORATORI. NON ERA POSSIBILE
A QUEL PUNTO DEL PROCESSO ULTERIORE DIBATTIMENTO, PER QUANTO LE COSE QUI
RIPORTATE SIANO GIA’ STATE RELAZIONATE DAI LAVORATORI, LORO, IN QUANTO PARTE
RICORRENTE, NON POTEVANO ASSURDAMENTE ESSERE SENTITI COME
TESTIMONI.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; COLOR: red; mso-bidi-font-size: 12.0pt">SI ANDRA’ ORA
ALL’APPELLO.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; COLOR: red; mso-bidi-font-size: 12.0pt">QUI LA NOSTRA
RELAZIONE DOPO LE 5 ASSEMBLEE, FORNITA AL DIFENSORE NOMINATO DALLA AEA <B>E DAI
LAVORATORI<o:p></o:p></B></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: right" align=right><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: red">10 dicembre 2007<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 24pt; COLOR: red; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Processo
FELTRIFICIO VENETO RELAZIONE</SPAN></B><SPAN
style="FONT-SIZE: 24pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B>Alla cortese attenzione dell’
Avv.Damiano Cisternino<o:p></o:p></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">SEZIONE 1 -
PRESENTAZIONE</SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Questa relazione cerca di apportare dei termini
contributivi alla Difesa processuale dei 62 lavoratori e lavoratrici <I>(qui di
seguito indicati come lavoratori nel complesso, e lavoratrici quando solo
donne)</I> dell’ex Feltrificio Veneto di Marghera (poi Albany International
Spa), unica azienda in Italia ad aver prodotto per decenni feltri in fibra di
cotone 75% ed amianto 25% e ad aver lavorato per decenni feltri di rientro da
utilizzo per eternit, caso quindi di difficile documentazione ai fini
processuali in quanto unico stabilimento, peraltro chiuso dal 2002. Processo che
è uno dei due intentati dai lavoratori nei confronti dei padroni dell’ex
Feltrificio Veneto, essendo questo costruito dalla AEA (62 lavoratori) e l’altro
da CGIL-CISL-UIL (42 lavoratori).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">In
questa relazione si cerca di documentare e di fornire un supporto alla
demistificazione delle parti (e criteri relativi) con cui il perito del Giudice
Ferretti, Grillo, ha inteso fornire una perizia che esclude ben 54 lavoratori e
lavoratrici sui 62 procedenti in questa singola causa, dai benefici
previdenziali previsti per quanti hanno lavorato in esposizione di amianto per
oltre 10 anni.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Pur
riconoscendo gli anni di esposizione, il perito, con calcoli e stime fondate su
cifre assurdamente e chiaramente non a caso al ribasso (verbalmente fornitegli
dagliex- direttori della fabbrica stessa) in relazione ai feltri da rientro (e
non considerando altri tipi di esposizione all’amianto, né con chiarezza tutti i
passaggi della lavorazione dei prodotti inquinati), ha determinato dei fattori
che si intendono qui demistificare e smontare nella loro valutazione tutta volta
all’interesse di contenere i danni da riconoscere ai
lavoratori.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Va
detto circa il processo che la datazione al 1986 della calandratura è scorretta
poiché si è lavorato in esposizione amianto in questo reparto ben oltre
quell’anno, e che la assunzione di questa data è stata fatta perché il testimone
che è stato ascoltato nel merito è andato in pensione in quell’anno. Inoltre i
lavoratori non concordano sul giudizio positivo sulla posizione del Giudice in
quanto al tempo non venne accettata la testimonianza di Zancan, ora deceduto per
mesiotelioma, perché avrebbe potuto essere “parziale”: è ovvio che in una causa
ci possono essere testimonianze parziali, sta al Giudice valutarle per quello
che sono.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">L’analisi della perizia fatta dai lavoratori è pratica
ed oggettiva. Anche i lavoratori conoscono le “tabelle di riferimento”
utilizzate dal perito, il fatto è che il perito nella sua
valutazione:<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">1.<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">parte da dati di moltissimo
inferiori alla realtà<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">2.<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">non considera con attenzione gli
ambienti di lavoro e le carenze di mezzi di protezione e la mancanza di
circolazione dell’aria<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo4"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">3.<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">disconosce le stesse procedure
lavorative adottate nei vari reparti<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">e
questo nonostante, privatamente e non, il perito Grillo abbia avuto modo di
leggere le memorie dei lavoratori e di incontrare diversi di
loro.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">A
sua parziale giustificazione, tale tuttavia da non permettere alla Giustizia di
considerarla legittimante i risultati cui perviene, va detto
che:<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l3 level1 lfo5"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">1.<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">i feltri da rientro erano lavorati
solo nel Feltrificio Veneto in tutta Italia, ed attualmente non sono più
trattati<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l3 level1 lfo5"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">2.<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">la fabbrica è chiusa da anni e il
nuovo padrone degli immobili non ha dato grandi disponibilità di
visitarla<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l3 level1 lfo5"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">3.<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">non risultavano assunti agli atti
dal Giudice, né il volume lussuoso e celebrativo per il 50° anniversario del
Feltrificio Veneto (da noi inutilmente chiesto a CGIL che dovrebbe certamente
averne una copia in archivio a Mestre), né il filmato documentaristico girato
per il servizio andato in onda alla RAI Veneto nello stesso anno (1985) per il
suddetto anniversario<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l3 level1 lfo5"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">4.<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">l’orientamento del Giudice di
volgere la perizia ai soli feltri da rientro è parziale e limitativo ma riflette
decisioni e non del perito.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Per
questi motivi si intende qui rappresentare le modalità con cui si è operato
collettivamente con i lavoratori ed il contributo determinante di molti di loro,
allo scopo di fornire alla Difesa quel supporto di metodo e dati che possano
permettere la critica processuale e l’affermazione in Diritto delle ragioni di
TUTTI i lavoratori all’ottenimento di calcoli adeguati alla realtà da loro
vissuta nel tempo e conseguentemente ai debiti riconoscimenti
previdenziali.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Si
erano inizialmente previste 6 riunioni, che poi si sono ridotte a 3 cumulative
di diversi reparti con tipologie produttive simili.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Queste riunioni si sono svolte con molta partecipazione
il 19 novembre 2007, il 26 novembre 2007 ed il 3 dicembre 2007, con il
contributo e la presidenza di Sandro Semenzato.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Nelle riunioni si è fatto uso delle lavagne per
ricostruire collettivamente la pianta dei luoghi di lavoro, e per stimolare la
memoria.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Si
sono prese alcune registrazioni che saranno fornite a parte su disco alla
Difesa.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Va
detto che questa relazione riguarda la produzione e il trattamento di feltri
agati, ma che la produzione del Feltricio Veneto non si limitava a questi
prodotti, tuttavia ne costituisce una quota significativa, anche per il
rilevante costo dei feltri prodotti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Una cosa fondamentale che è emersa è il sistematico
interscambio dei lavori all’interno di ogni singolo reparto e la comune
condizione di “camera a gas” di ogni reparto, data dalla mancanza di ricambio
continuo di aria, in ambienti saturi di energia, di calore, di rumori, di
persone macchine in funzione e merci. Non ve ne è traccia nella perizia.
Comporta una esposizione di tutti e non di solo alcuni addetti. I limitati spazi
(limitati se rapportati alla quantità di lavoro che vi veniva svolta) di ogni
reparto fanno il resto. <o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Questo comporta una esposizione di TUTTI e non solo di
alcuni addetti a talune funzioni, per le quali comunque è giusto che ci sia una
valutazione specifica.<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">RIUNIONE DEL 19 NOVEMBRE
2007<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify">TESSITURA E FILATURA - ELEMENTI
PARTICOLARI E GENERALI</P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Ogni
giorno c’era almeno un telaio in caricamento (da 6 – 8 mt di larghezza), e il
caricamento avveniva manualmente da parte di 2 lavoratrici, infilando ogni
singolo filato nell’occhiello del pettine. C’era un occhiello ogni 1 – 2
millimetri.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">“Il
Perito non ha capito niente di come funzionava il Feltrificio. I filati non
erano solo in magazzino, ma anche in ogni reparto c’era una zona di deposito
<B>non separata da pareti</B>.”<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">I
feltri da rientro rispecchiavano la produzione. Questa era destinata a 4 settori
diversi. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Si è
chiesta ai lavoratori la composizione delle destinazioni dei feltri prodotti,
che poi dopo un certo periodo di utilizzo (anni) tornavano per essere ripuliti,
in quanto essendo molto costosi le ditte preferivano riutilizzare quelli già da
loro acquistati che erano ancora riutilizzabili.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<TABLE
style="BORDER-RIGHT: medium none; BORDER-TOP: medium none; MARGIN-LEFT: 103.85pt; BORDER-LEFT: medium none; BORDER-BOTTOM: medium none; BORDER-COLLAPSE: collapse; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt"
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<TBODY>
<TR>
<TD
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vAlign=top width=88>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">5%<o:p></o:p></SPAN></P></TD>
<TD
style="BORDER-RIGHT: windowtext 0.5pt solid; PADDING-RIGHT: 3.5pt; BORDER-TOP: windowtext 0.5pt solid; PADDING-LEFT: 3.5pt; PADDING-BOTTOM: 0cm; BORDER-LEFT: medium none; WIDTH: 222pt; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: windowtext 0.5pt solid; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt"
vAlign=top width=296>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Depuratori
(pressafanghi)<o:p></o:p></SPAN></P></TD></TR>
<TR>
<TD
style="BORDER-RIGHT: windowtext 0.5pt solid; PADDING-RIGHT: 3.5pt; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 3.5pt; PADDING-BOTTOM: 0cm; BORDER-LEFT: windowtext 0.5pt solid; WIDTH: 66pt; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: windowtext 0.5pt solid; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt"
vAlign=top width=88>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">3%<o:p></o:p></SPAN></P></TD>
<TD
style="BORDER-RIGHT: windowtext 0.5pt solid; PADDING-RIGHT: 3.5pt; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 3.5pt; PADDING-BOTTOM: 0cm; BORDER-LEFT: medium none; WIDTH: 222pt; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: windowtext 0.5pt solid; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt"
vAlign=top width=296>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Concerie (tornavano anche
quelli)<o:p></o:p></SPAN></P></TD></TR>
<TR>
<TD
style="BORDER-RIGHT: windowtext 0.5pt solid; PADDING-RIGHT: 3.5pt; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 3.5pt; PADDING-BOTTOM: 0cm; BORDER-LEFT: windowtext 0.5pt solid; WIDTH: 66pt; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: windowtext 0.5pt solid; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt"
vAlign=top width=88>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">30%<o:p></o:p></SPAN></P></TD>
<TD
style="BORDER-RIGHT: windowtext 0.5pt solid; PADDING-RIGHT: 3.5pt; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 3.5pt; PADDING-BOTTOM: 0cm; BORDER-LEFT: medium none; WIDTH: 222pt; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: windowtext 0.5pt solid; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt"
vAlign=top width=296>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">ETERNIT chiamati così perché venivano usati per
gli ondulati in eternit<o:p></o:p></SPAN></P></TD></TR>
<TR>
<TD
style="BORDER-RIGHT: windowtext 0.5pt solid; PADDING-RIGHT: 3.5pt; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 3.5pt; PADDING-BOTTOM: 0cm; BORDER-LEFT: windowtext 0.5pt solid; WIDTH: 66pt; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: windowtext 0.5pt solid; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt"
vAlign=top width=88>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">60%<o:p></o:p></SPAN></P></TD>
<TD
style="BORDER-RIGHT: windowtext 0.5pt solid; PADDING-RIGHT: 3.5pt; BORDER-TOP: medium none; PADDING-LEFT: 3.5pt; PADDING-BOTTOM: 0cm; BORDER-LEFT: medium none; WIDTH: 222pt; PADDING-TOP: 0cm; BORDER-BOTTOM: windowtext 0.5pt solid; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt"
vAlign=top width=296>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">CARTIERE (quelli per le cartiere per pulire i
cilindri usati nella produzione della carta) – una parte di questi feltri
era in amianto<o:p></o:p></SPAN></P></TD></TR></TBODY></TABLE>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Su
TG3 Leonardo è andata in onda una trasmissione che parla ed attesta la
DEPRESSIONE PSICHICA da amianto.<SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN>Sotto questo aspetto va detto che NON C’ERA LUCE DIRETTA DALL’ESTERNO MA
LUCE AL NEON (che come noto crea depressione psichica). Non pare che sia stata
fatta alcuna stima od accenno a questo aspetto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Il
Telaio rimaneva pieno di amianto filato con il cotone (colore bianco) e questo
veniva portato sulle altre pezze.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">La
battuta è fortissima e la quantità di fibre nell’ambiente veramente notevole,
tanto che imbiancava il pavimento (sul punto anche testimonianza Poggi) e da
rendere necessaria una grande pulizia ogni giorno<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Ogni
40-50 giorni veniva scaricato il telaio, in quel periodo si spedivano 15-20
feltri al giorno.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Il
tessitore era soggetto all’esposizione più di tutti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Finché il filato non era finito, non si ripuliva il
telaio.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">I
reparti erano mantenuti nell’umidità per ragioni di
produzione.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">In
gran parte vi erano telai di pochi metri, dove un lavoratore NON lavorava solo
su un telaio, NE SEGUIVA 2 IN CONTEMPORANEA.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Nel
reparto facevano ingresso le lavoratrici ancora minorenni.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Le
parti o lavorazioni maggiormente soggette ad esposizione erano i FERODI, i FRENI
DELLE SPOLIERE, la PULIZIA DI FINE TURNO (con aria compressa che la toglieva
dalle macchine per spostarla a terra, portando chi faceva la pulizia a respirare
ancora maggiori carichi di aria inquinata), il FRENO NAVETTA (sporcato dalla
polvere bianca, veniva ripulito DIVERSE VOLTE AL GIORNO).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Critica chiarissima alle dichiarazioni di Quarti e
Chinellato.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">MA QUALI 300 KG. DI AMIANTO ALL’ANNO: AL MESE SEMMAI
!</SPAN></B><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">I
lavoratori non è vero che subivano in silenzio e adesso si fanno sentire perché
c’è la legge: c’erano sempre lamentele per la troppa
polvere.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Nel
1973 era intervenuta medicina del lavoro a causa di un caso di asbestosi causato
dalle rocche di amianto che servivano a filare il misto cotone/amianto (Pierina
Tonello).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Per
molti anni anche il tetto dei reparti ed altre parti dello stabilimento erano in
eternit.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">N.B. NON C’ERA RICAMBIO DI ARIA ESTERNO (COSA COMUNE A
TUTTO LO STABILIMENTO, a parte il reparto Agatura che apriva un varco in via
F.lli Bandiera: dalla pentola alla brace)<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">N.B. Non c’erano mascherine e non erano obbligatorie,
ancora negli anni ’80-’90 quindi anche dopo il 1975.<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">I
Ferodi, di dimensioni di diametro di 50 cm., venivano ripuliti 2 volte a
settimana. C’erano 2 ferodi per ogni telaio.</SPAN><U><SPAN
style="FONT-SIZE: 20pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p></o:p></SPAN></U></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><U><SPAN
style="FONT-SIZE: 20pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"> <o:p></o:p></SPAN></U></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><U> <o:p></o:p></U></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">RIUNIONE DEL 26 NOVEMBRE
2007<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify">AGATURA E CALANDRATURA - ELEMENTI
PARTICOLARI E GENERALI<SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Lavoravano circa 10 – 15 persone per ogni turno su due
turni, in questa parte della fabbrica.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">I
feltri da rientro erano in origine di 5 mm di spessore. I feltri usati passavano
per la calandratura, dove subivano dei lavaggi chimici, per esempio con
Clorotene (che è stato tolto dalla circolazione alla metà degli anni ’90 perché
nocivo). Il lavaggio con detergente avveniva dopo il 90, in precedenza veniva
fatto con soda caustica (a calare dopo gli anni ‘70) e acido cloridrico. Delle
pompe ad altra pressione venivano portate dai lavoratori a pochi centimetri
dalla superfice dei feltri per distruggere le sostanze attaccate ai feltri
stessi.<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Il controllo di questi
feltri serviva poi a stabilire se erano in grado di rompere i legami tra i
tessuti e le sostanze inquinanti, le sostanze ostruenti erano poi frantumate
dalle battute degli aghi dell’agatrice. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Il tempo complessivo del trattamento dei feltri da
rientro era a volte di mesi, a volte anche di 2 anni. Ce ne è traccia in un
registro Albany (pag.14 della seconda perizia Grillo, 2 anni e 1 mese per un
feltro tra deposito e pulitura finita). Questo dato innalza enormemente la stima
della esposizione respiratoria in quanto i feltri, pur spostati da un reparto
all’altro dopo ogni lavorazione, permanevano per molto più tempo
dell’immaginabile.<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">I
feltri erano accatastati gli uni agli altri e divisi per provenienza diversa, ma
i tempi diversi di lavoro necessari e le misure diverse rendevano
l’accatastamento non sistematico cioè non ordinato di modo che per prendere un
feltro da rientro occorreva alzarne e spostarne molti altri, in molte persone, e
una volta preso, ovviamente prima di poterlo lavorare in agatrice, occorreva
batterlo e ribatterlo e rigirarlo più volte.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Le
cataste erano tenute vicino alle macchine, nello stesso reparto, e non certo in
magazzino, quando si andava in magazzino a prendere dei feltri, era una
minoranza di casi, il deposito dei feltri da lavorare era nel reparto
stesso.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify">I dati della TABELLA A di pagina 5
di 9 della seconda perizia Grillo, sono del tutto FALSI. Il rapporto tra i
feltri da rientro riportati e la realtà nota ai lavoratori, è ben oltre 1 a 10,
i lavoratori stimano che fossero 60-65 all’anno i feltri da rientro da
produzione eternit che tornavano in ditta ogni anno, e non 1 o 2 !!!</P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"> <o:p></o:p></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">La
temperatura nel reparto agatura era di 20° costante e la umidità del
80-90%.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">L’ambiente era chiuso e c’era un controllo dell’umidità
poiché per poter lavorare i feltri occorreva mantenerli umidi. L’umidità
permetteva maggiormente la pulizia dei fori e lo smembramento delle parti
attaccatesi ai feltri stessi.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">L’inquinamento acustico nel reparto agatura era da 70 a
90 decibel, come nelle tipografie industriali.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Vi
era una certa radioattività sviluppata da questi macchinari, in quanto in
determinati punti della lavorazione dell’agatrice era necessario
</SPAN><U>livellare lo spessore con una emissione radioattiva controllata di
stronzio.</U><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">In
agatura si lavoravano anche 2.000 feltri nuovi all’anno (7-8 al giorno secondo
Cattaruzza Angelo, già caporeparto Agatura). Nella produzione di un feltro nuovo
si lavoravano varie ore per produrre i vari veli (strati forati) onde produrre
il tessuto di base del feltro.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Due
curiosità.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">All’inizio e per diversi anni in agatura e calandratura
non passavano ½ litro di latte ma bensì del thé ed un limone, ma poi, con la
giustificazione che molti limoni non venivano consumati, il direttore decise di
passarne mezzo tagliato a testa, dicendo che così sarebbe stato improbabile il
consumo in altro luogo non del lavoro. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Durante la guerra davano la birra apposta agli operai
che lavoravano la lana, perché la follatura della lana veniva fatta anche col
piscio, maggiormente provocato dalla birra.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Il<SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN>feltro dopo il lavaggio veniva colorato con Benzochinone, la maschera che
si usava per proteggersi dalle esalazioni era collegata con dei tubi che
portavano l’aria da via F.lli Bandiera !!!<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">RIUNIONE DEL 3 DICEMBRE
2007<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify">RAMMENDATURA E FINITURA - ELEMENTI
PARTICOLARI E GENERALI<SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Il
reparto di rammendatura fu spostato due volte dopo la sede originaria.
All’inizio sino al 1976 si trovava nella zona vecchia al 1° piano. Poi fu
spostato vicino alla tessitura (reparto ex-agatrice fino al 1980) quindi sopra
la calandratura dal 1980 in poi, dove vi era un soffitto basso con finestrini le
cui ante ribalte erano solo nella parte alta del
serramento.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">La
lavorazione consisteva in un controllo e sistemazione manuale dei feltri e
tessuti, che venivano presi dalle cataste, provenienti dalla tessitura e dalla
agatura, e disposti o su dei tavolacci (ce ne erano 6-7) o su delle stanghe che
venivano utilizzate a coppie parallele sulle quali venivano messi sopra, a
cavallo, i feltri (5 coppie di stanghe). Le lavoratrici del reparto furono anche
50 nel primo periodo, fino al 1976, poi una quarantina.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"><BR>In estate vi era un caldo torrido, in inverno
freddo.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Si rammendava a mani nude.<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Quanti feltri di rientro capitavano ?<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>“MOLTI. Si riconoscevano da quelli nuovi
per il colore scuro e l’odore (QUINDI NON E’ CHE TORNAVANO “VERGINI” DALLA
AGATURA). I capi dicevano loro che l’irritazione della pelle quando si
lavoravano i feltri derivava dalla lana ma a rotazione invece quando si trattava
di feltri da rientro l’irritazione era maggiore. Il capo reparto disponeva a chi
(2 lavoratrici alla volta)<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>toccava
lavorare ogni singolo feltro da rientro che giungeva in reparto insieme agli
altri. Si lavoravano dunque una dozzina, a volte 13-14, feltri, e di questi 1 ma
anche 2 o 3 potevano essere feltri da rientro di “eternit”. Ogni rammendatura
dei feltri da rientro “eternit” durava una settimana, anche 2 in certi
casi.”<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">I
feltri da rientro venivano controllati centimetro per centimetro e rammendati,
oltre alla parte della giuntura che veniva sistemata, sia all’esterno del
tubolare che all’interno, <B>per cui il 70% del tempo</B> di lavorazione
(diciamo 3 giorni su 5, 3-4 giorni su 6) <B>lo si lavorava stando DENTRO il
tubolare del feltro stesso, e respirando quindi la stessa aria inquinata per
diverse ore.</B><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Le
tele ( i feltri ) venivano tenute bagnate per tenerle umide e poterle lavorare
meglio. L’acqua (l’umidità) rendeva più distribuite ed unite le parti
precedentemente a contatto con l’amianto (per i feltri da cementifici, eternit),
e più <B><U>mescolate</U></B> le parti contenenti amianto (fibra
mista).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">L’umidificazione veniva fatta <B>anche sui feltri nuovi
(cioè anche su quelli misti cotone-amianto).<o:p></o:p></B></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Tra
le lavoratrici della rammendatura ci sono stati almeno 2 casi di malattie
respiratorie, ma in un solo caso c’è stata una valutazione medica finalizzata, e
in quel caso Medicina del Lavoro di Padova stabilì che vi era
“allergia”.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">TRA
I CASI RICONOSCIUTI NELLA PERIZIA GRILLO C’E’ UNA LAVORATRICE DELLA
RAMMENDATURA.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">SI
LAVORAVA ANCHE IL SABATO E FINO AL 1976 MOLTE VOLTE ANCHE LA
DOMENICA<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">L’AMBIENTE ERA SATURO DEI MATERIALI LAVORATI E SI
RESPIRAVA A CONTATTO DI POCHI METRI TRA LE DIVERSE LAVORATRICI PER CUI NON SI
PUO’ ESCLUDERE LA RESPIRAZIONE DI POLVERI DI AMIANTO PER QUELLE LAVORATRICI
SEMPLICEMENTE VICINE A QUELLE CHE STAVANO LAVORANDO CONTEMPORANEAMENTE SU FELTRI
DA RIENTRO. QUESTO ASPETTO E’ COMUNE A TUTTA LA PRODUZIONE DI FELTRI NUOVI CON
AMIANTO E DI TUTTA LA LAVORAZIONE DI FELTRI DA RIENTRO
“ETERNIT”.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> </SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">SEZIONE 2 - DOCUMENTAZIONE E
DICHIARAZIONI DEI LAVORATORI DI CRITICA AI CRITERI ADOTTATI NELLE PERIZIE GRILLO
PER ESCLUDERE 54 DEI 62 LAVORATORI DEL PROCESSO DAI BENEFICI
PREVIDENZIALI<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Feltrificio Veneto SpA<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>(1935-1995)<o:p></o:p></SPAN></P>
<H2 style="TEXT-ALIGN: justify">Relazione di Semenzato Sandro</H2>
<H2 style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="mso-bidi-font-weight: bold">Il
feltro per cartiera.<o:p></o:p></SPAN></H2>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Funzione del feltro è assorbire l’acqua contenuta
dall’impasto cartario, mediante compressione data<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>dal passaggio tra due
cilindri, quindi ripetendo più volte questa operazione con più feltri, si
ottiene un foglio omogeneo con superficie e spessore voluto, che passerà alla
successiva operazione di essiccamento.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Il feltro si presenta come un grande nastro
trasportatore di una lunghezza che può variare da metri 20 a 90, larghezza da
metri 2 a 8 e spessore da millimetri 2 a 5, con diverse variabili nel suo
interno, date dal tipo di tessuto, dalla quantità e qualità di fibre che vengono
aggiunte sulle due superfici.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">La capacità del feltro viene determinata dal potere di
assorbimento dell’acqua e dal ritorno allo spessore originale dopo
schiacciamento che ne determina la durata.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Ogni feltro viene calcolato su misura della
macchina<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>su cui sarà montato e in
conformità al tipo di carta che andrà a produrre.</SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify">Come è fatto un feltro.<B
style="mso-bidi-font-weight: normal"><o:p></o:p></B></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Composto da un tessuto formato da diversi intrecci tra
trama e ordito che ne determinano la compattezza e lo spessore, considerando
anche il diametro dei singoli filati, spessore che può variare da 1 a 3
millimetri. Tale tessuto può essere prodotto già in forma tubolare, oppure
successivamente giuntato a mano, se la misura è superiore alla disponibilità del
telaio.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Le misure in lunghezza e larghezza vengono calcolate
considerando il conseguente accorciamento ottenuto dal contatto con il cilindro
riscaldato della calandra, operazione che<SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN>fa<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>raggiungere al filato,
uno stato di non ritorno “termofissaggio” che evita un dannoso allungamento in
fase di lavoro.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Il tessuto così ottenuto, viene teso all’interno di una
macchina detta agatrice, e successivamente accoppiato con uno strato di fibra
cardata in modo da ottenere uno spessore omogeneo, poi su questa fibra si
abbassa una tavola contenente migliaia di aghi di sezione triangolare, con gli
angoli uncinati in senso contrario a quello di penetrazione.</SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">L’azione di questi aghi è portare<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>parte della fibra al lato opposto del
tessuto, fissando l’uno all’altro i due manufatti, che con 30 o 40 penetrazioni
per cmq danno la consistenza voluta, questa operazione può essere ripetuta con
più strati di fibra, modificando spessore e diametro delle fibre stesse, sia da
un lato che dall’altro.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Tra i parametri di misura di un feltro importante è il
peso espresso in gr x mq<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>in
rapporto alla permeabilità all’aria che solitamente è direttamente proporzionale
alla capacità di assorbimento dell’acqua.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Altro fattore da considerare è la superficie, che si può
ottenere con uno strato di fibre di diametro più sottile, determinante nella
fase finale della parte umida e in posizioni dove la carta deve aderire al
feltro per esigenze di trasporto.</SPAN><SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN></P>
<P class=MsoBodyText3 style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Una macchina da carta può contenere in
media<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>3 feltri nella parte umida e
3 feltri agati<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>o tele, nella parte
di<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>“seccheria”, dove l’alta
temperatura asciuga la carta definitivamente.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">I feltri o tele di seccheria, vengono
costruiti in conformità della posizione che andranno ad occupare nella macchina,
considerando sempre il risultato lavorativo del precedente che, se negativo,
si<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>provvede<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>alla giusta modifica.
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Per tela di seccheria si intende un tessuto
rigido di alta permeabilità che consente la rapida<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>asciugatura della carta, naturalmente
composta da fibre resistenti al calore ed all’idrolisi, tipo poliestere, fibre
continue vetro, amianto, o altre fibre di composizione sperimentale<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>continuamente proposte dai
fornitori.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Anche in questo caso la tela viene
termofissata per assicurarne la stabilità ed eventualmente trattata con resine
epossidiche per proteggerla dall’usura , sovente viene aggiunto uno strato di
velo, tramite agatura, quando la posizione richiede una superficie liscia.
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Durante la fase di finissaggio in calandra,
si procede alla fusione dei bordi su tutti i manufatti , questo per evitare lo
sfilacciamento, causato dallo sfregamento delle palette guida feltro, alle tele,
che sono più vulnerabili in<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>questo
punto, viene eseguita una ulteriore spalmatura di resina epossidica,<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>per <SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>un paio di centimetri, su tutta la
lunghezza.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">La vita lavorativa delle tele agate e non,
può essere di qualche anno, mentre per i feltri di parte umida, si riduce a
poche settimane.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><B
style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Modalità
di lavorazione</SPAN></B><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Dal prodotto grezzo, cioè fibre pressate in
pesanti balle reggettate, si otteneva un misto idoneo per la successiva
operazione di filatura, reparto composto da macchinari che trasformavano la
fibra preventivamente cardata, in un filato di aspetto grossolano, con pochi
giri di torsione che assumeva le proprietà ottimali dopo il passaggio in
filatura.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Reparto che otteneva i filati più disparati,
accoppiando i vari ritorti di nostra produzione con altri acquistati da vari
fornitori, lavorazione effettuata con macchinari disposti in linea, con
centinaia di rocche che andavano a formarsi in simultanea a forte
velocità.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’operatore seguiva costantemente la
produzione per riparare le eventuali rotture, ripristinandole manualmente con
semplici nodi, o riavviando la singola rocca.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Prodotto che era inviato direttamente nel
reparto tessitura dove provvedevano al caricamento dei telai, mentre per le
navette, le grandi rocche venivano trasformate in affusolate spole.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Nonostante le moderne automazioni, le
procedure per tale produzione sono prettamente manuali, es. i telai di grandi
dimensioni, costringevano l’operatore quasi incastrato tra il pettine e
struttura portante, ad un lavoro di ore per il caricamento del telaio, che anche
se aiutato meccanicamente, doveva inserire migliaia di filati in altrettante
fessure di pettine e quindi a diretto contatto con il materiale di lavorazione
che a seconda dei casi rilasciava un certo numero di fibre di diversa natura
nell’aria.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Dopo l’avviamento, il telaio doveva essere continuamente
seguito per le frequenti e normali anomalie, che venivano manualmente corrette,
il cambio di spola “filato all’interno della navetta” era effettuato con
frequenza regolare, dipendente dalla capacità della
stessa.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText3 style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 450.0pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">In questo reparto, oltre che
all’inquinamento da polveri dobbiamo considerare l’inquinamento acustico che
superava ampiamente gli 80 Db.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Al successivo passaggio in rammendatura si
provvedeva a ripristinare correttamente sia il punto di cambio spola che i vari
difetti di tessitura corretti un parte o di difficile attuazione a
telaio.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Reparto costituito prevalentemente da
personale femminile data la nota manualità nel rammendo, che veniva effettuato
con il tessuto teso verticalmente per favorirne l’osservazione in controluce e
poter intervenire nei due lati.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Tra le varie mansioni, detto personale
provvedeva a giuntare manualmente il tessuto riproducendo filato per filato il
difficile disegno tra trama e ordito.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Il personale di ogni reparto provvedeva a
portare il manufatto al passaggio successivo tramite carrelli spinti a mano, in
questo caso, dopo il rammendo il tessuto veniva portato in calandra.
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Come già detto l’importante funzione del
termofissaggio<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>dato dal calore dei
grossi cilindri riscaldati ad olio fino a 180°C era soltanto la prima fase del
lavoro di questo reparto, poiché il feltro dopo agatura, tornava per essere
stabilizzato e successivamente raffilato.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’operazione di carico in macchina era
effettuata manualmente, con l’ausilio di almeno 4 persone o con l’aiuto di un
sollevatore elettrico per i feltri più pesanti, fino a 4/5
q.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Reparto questo, con temperatura elevata<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>a diretto contatto con i feltri, che
riscaldati tendevano a disperdere polveri e con uso continuo di prodotti chimici
di varia natura, es. clorotene in notevole quantità, sia per i lavaggi che per i
trattamenti a base di resine epossidiche che catalizzavano con il calore,
frequente l’uso del benzochinone come colorante.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Si eseguivano lavaggi sui feltri nuovi per
eliminarne i vari appretti o impurità, in questo modo si poteva poi ottenere una
superficie speculare, indispensabile ad esempio per<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>la stampa.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Ma più frequenti erano i lavaggi su feltri
usati, resi dai clienti che intendevano sfruttarne al massimo a produttività, a
questo scopo venivano studiate le varie tipologie di lavaggio idonee a rimuovere
o sciogliere il materiale di intasamento, dalle soluzioni acide per sali
solubili, alle alcaline o solventi, per resine e peci, usate come collante per
le fibre cartacee.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Per i feltri intasati da materiali
insolubili, tipo caolino, talco, amianto, ecc. si procedeva con la rimozione
forzata, mediante getti di acqua ad alta pressione.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Quindi dalla calandra, uscivano prodotti
finiti da inviare al reparto spedizione, dove, dopo le dovute operazioni di
controllo, venivano arrotolati su un’anima di ferro o cartone e imballati e
prodotti da inviare al reparto agatrice, per le procedure sopra
descritte.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Anche in questo caso il rumore e la polvere
erano elevati, le tavole contenenti 30.000 o 40.000 aghi, con una larghezza fino
a 10 metri, si alternavano in un movimento verticale sopra il feltro, con una
velocità che le rendeva invisibili alla vista, è per ovviare al disagio acustico
che le pareti e soffitti di questi reparti, erano coperte da un impasto
contenente amianto o da pannelli di lana di vetro, mentre non esisteva nessun
tipo di protezione per quanto riguardava le polveri.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Per quanto riguarda la manutenzione,
l’azienda era dotata di un’officina adeguata, con personale competente che
provvedeva continuamente al controllo o eventuali riparazioni di tutti i
macchinari, nonché la conduzione delle caldaie, poste nelle vicinanze del
reparto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’intera produzione era controllata
sistematicamente dai componenti del laboratorio chimico, con prove fisiche di
trazione su filati e campioni di feltro, controllo dei parametri previsti
durante la produzione nei vari reparti, studio delle soluzioni di lavaggio,
determinazione delle sostanze di intasamento su feltri resi e analisi sulla
composizione di manufatti usati di concorrenza.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’uso delle fibre di amianto è cessato
intorno al 1990, per le note proprietà negative alla
salute.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-RIGHT: 0.3pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 418.2pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’azienda tra gli anni 70 e 90, contava in
media 340 dipendenti, con circa il 40% di personale femminile in 3 turni
distribuiti dalle ore 6,00 alle ore 22,00 per 5 giorni alla
settimana.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold">Produzione
di manufatti per l’industria cartaria, centrali di depurazione, concerie, stampa
in genere e nastri trasportatori per lastre ondulate eternit, cemento
amianto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Per le cartiere, feltri in fibra sintetica,
per trasporto ed assorbimento acqua, nella prima parte e feltri e tele composti
principalmente da fibre resistenti al calore ed all’idrolisi, per la parte
finale della macchina da carta, detta seccheria.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Per le centrali di depurazione “acque nere”
tessuti filtranti in monofilo poliestere.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Per concerie e stampa, feltri in fibra
sintetica di alto spessore, a supporto di forti pressioni.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Per lastre eternit, tessuto filtrante
composto da ritorti e fibre continue in poliamide.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></SPAN></P>
<H1><SPAN style="FONT-SIZE: 16pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">CICLO
PRODUTTIVO<o:p></o:p></SPAN></H1>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN><B
style="mso-bidi-font-weight: normal">Reparto</B> <B
style="mso-bidi-font-weight: normal">mischia.</B><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Preparazione dei vari misti di fibre, sia per il
velo da fissare al tessuto che per la produzione di
filato.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><B
style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Reparto filatura. </SPAN></B><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">(ritorcitura, preparazione)
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Preparazione dei filati da utilizzare in
produzione mediante ritorcitura e trasformazione da rocche a spole<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>(da inserire in navetta a telaio) o
accoppiamento tra più filati, per i prodotti acquistati, come filato di amianto,
o monofilo sintetico.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN><B style="mso-bidi-font-weight: normal">Reparto
tessitura.<o:p></o:p></B></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Composto da circa 50 telai da 2 a 16 metri di
lunghezza, collocati in 2 sale comunicanti<SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN>con controllo tessimento e cambio spola manuale.<B
style="mso-bidi-font-weight: normal"><o:p></o:p></B></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><B
style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Reparto rammendatura.<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><B
style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"> </SPAN></SPAN></B><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Passaggio obbligato per tutti i
manufatti<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>provenienti dalla
tessitura, dove dopo un controllo accurato del tessuto posto in posizione
verticale che permetteva la visione in tutta la sua lunghezza mediante rulli
posti a<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>una altezza di circa 2
metri, venivano corrette manualmente, eventuali anomalie di
tessimento.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyTextIndent style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Diversi tessuti non tubolari venivano giuntati a
mano, rispettando il complicato disegno di origine.<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><B
style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Reparto</SPAN></B><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <B
style="mso-bidi-font-weight: normal">agatrice.<o:p></o:p></B></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Fissaggio del velo sul tessuto di fondo, su
ambedue i lati, tramite tavole contenenti migliaia di aghi uncinati che ad alta
velocità ancoravano le fibre all’interno del tessuto<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN><B style="mso-bidi-font-weight: normal">Reparto
calandre, comprendente garzatura, follatura, lavatura.<o:p></o:p></B></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Macchinari con cilindri riscaldati fino a 180°
del diametro di 1 o 2 metri per una lunghezza max di 10, dove venivano
termofissati i tessuti da inviare successivamente in agatrice, e finissaggio dei
feltri già agati, tele di seccheria e di depurazione.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><B
style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN style="mso-spacerun: yes">
</SPAN><SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"> </SPAN>Reparto lavatura.<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>Ripristino mediante lavaggio chimico e
meccanico, dei manufatti resi dal cliente per un successivo riutilizzo. Questo
servizio, oltre alle cartiere, ne usufruivano spesso i costruttori di lastre di
cemento amianto, causa l’intasamento rapido del tessuto provocato dall’impasto
di lavorazione.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><B
style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Reparto
spedizione.<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>Arrotolamento manuale
ed imballaggio di tutti i manufatti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN><B style="mso-bidi-font-weight: normal">Officina
meccanica</B> per la manutenzione dei macchinari e <B
style="mso-bidi-font-weight: normal">laboratorio chimico fisico</B>, per
controllo del prodotto, coinvolti in tutto il ciclo
produttivo.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN><SPAN
style="mso-tab-count: 1"></SPAN>I conduttori di caldaie erano in forza al
reparto officina, quindi anche manutentori. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Amianto usato normalmente come coibentante
su tubazioni ad alte temperature e come impasto<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>fonoassorbente alternato a pannelli in
fibra di vetro, applicato su soffitti e pareti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: center" align=center>
<P class=MsoTitle><SPAN style="mso-tab-count: 6"></SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p></o:p></SPAN></P><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Spoliere e
Filatura<o:p></o:p></SPAN>
<P></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: left" align=left>Memoria di 8 Lavoratrici
del reparto Spoliere e Filatura</P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Il
reparto in cui abbiamo lavorato era “Filatura e spoliere”: partendo da rocche di
filato si ottenevano spole per la trata [il trattamento] dei Feltri. Questo
reparto era situato tra il Magazzino Filati (in cui si trovavano le rocche di
filato) e il deposito Feltri pronti (che attendevano di essere spostati negli
altri reparti). <B>Il reparto era senza finestre con soffitti bassi rivestiti di
amianto</B>. Le <B>rocche</B> ([ce ne erano] <B>anche in amianto</B>) erano
contenute all’interno di diversi cassoni e scatoloni ed erano poste in
prossimità delle macchine. Le macchine (spoliere) dovevano essere caricate con
queste rocche: il filato che vi era contenuto veniva da noi preso e passato
attraverso dei freni d’acciaio.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">La
macchina poi faceva passare velocemente il filato attraverso questi freni che,
quindi, dovevano essere costantemente controllati durante l’intera lavorazione
del filato per garantire una certa tensione.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">L’<B>attrito</B> tra filato e freni produceva la
<B>formazione di polveri</B>.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Questi freni avevano <B>un’altezza prossima alla
bocca/naso</B>. Come risultato di questa lavorazione si ottenevano le spole che
venivano da noi prese in mano, annodate e riposte in cassette vicino alle
macchine.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Questa lavorazione veniva fatta <B>per otto ore al
giorno per tutti i giorni fino al 1985/1990</B>.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Più
volte al giorno (e alla fine di ogni turno), per disperdere l’accumulo delle
polveri che si depositavano, <B>usavamo aria compressa per la pulizia delle
macchine; senza nessuna protezione</B> (ad es. uso di
mascherine).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Durante queste lavorazioni ci veniva dato da bere mezzo
litro di latte al giorno.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Il
venerdì, oltre alla lavorazione dei filati, si procedeva alla pulizia del
magazzino: le rocche dovevano essere sistemate bene all’interno dei
cassoni.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Successivamente dovevamo effettuare la pulizia del
locale con delle scope per togliere le polveri
accantonate.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Tutto ciò per i due turni
lavorativi.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt">Marghera, 26/11/2007<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">In
fede Fusaro Marisa, Semenzato Annalisa, Zane Rita, Dal Corso Laura, Cavallin
Teresa, Ragazzo Claudia, Meneghel Marisa, Ragazzo Flavia</SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoTitle><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"> </SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Tessitura<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Testimonianza
di Marcato Mario, nato 1955<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Marghera,
19-11-2007<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Dati
dichiarati dall’azienda il 3-7-2002: “Lavora in azienda nel reparto Tessitura
dal 10-07-2002”<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Dati
dichiarati dal ricorrente<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Effettua la
lavorazione di fibre d’amianto ai <B>telai</B> 22 e 25 situati vicino alla porta
della sala più piccola comunicante con quella grande.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Produceva feltri,
destinati all’esportazione in paesi esteri, in media 2 volte alla settimana (non
2 volte l’anno).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Tra il 1973 e il
1985 ha effettuato questa lavorazione per 4 ore nel turno di 8 ore dividendo la
giornata con altro dipendente a causa <B>dell’alta</B> <B>concentrazione</B>
<B>di</B> <B>polvere</B> <B>d’amianto</B>.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’unico mezzo di
protezione era l’obbligo di bere mezzo litro di latte.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">La ditta ha sempre
cercato di nascondere cosa si lavorava effettivamente, non è mai stata in regola
con le norme di sicurezza. Nonostante le mansioni svolte fossero le stesse per
tutti i lavoratori solo ad alcuni di loro è stato riconosciuto
l’amianto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Solitamente
venivano messi a lavorare nei telai con fibre di amianto i lavoratori più
giovani perché il tipo di lavorazione era semplice e perché non potevano
protestare per la polvere nociva.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Le indagini per
verificare la presenza di polveri nocive iniziate il 26/11/1984 sono state
effettuate in un periodo di crisi lavorativa.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Dichiarazione
di Cervasato Gianfranco, nato 1955<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Trivignano,
19-11-2007</SPAN><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Io sottoscritto, dipendente del FELTRIFICIO
VENETO SPA in Marghera VE via delle Macchine 2 nel reparto Tessitura nel
periodo:<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo1">-<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">dal 14 novembre 1972 al 30
novembre 2001<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="MARGIN-LEFT: 18pt; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">e successivamente dipendente della ALBANY
INTERNATIONAL ITALIA SPA<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo1">-<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">dal 1 dicembre 2001, come
attualmente alla data odierna, <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">con la presente<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: center; tab-stops: 35.4pt"
align=center><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">DICHIARO<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Di aver esercitato mansioni di operaio
tessitore, lavorando a telaio e <B>maneggiando</B>, per circa venti anni,
moltissimi filati contenenti fibra di amianto che sollevavano una polvere bianca
molto fastidiosa che ricopriva le spole e tutta la zona di lavoro, obbligando
noi operai a difenderci da questo disagio, che impediva la corretta
respirazione, utilizzando stracci bagnati per fare in modo da impedire, o almeno
limitare, l’inalazione di queste sostanze che ci procuravano molti fastidi
respiratori ed infatti, per questi motivi, la ditta ci forniva del latte da bere
per sopperire a questo gravoso disagio.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Alla fine del turno lavorativo svolgevamo le
regolari pulizie nella zona riguardante l’area di lavoro con utilizzo di aria
compressa, creandoci ulteriori problemi per l’inevitabile inalazione di dette
polveri di amianto che si disperdevano nell’ambiente di
lavoro.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Oltre a respirare e convivere giornalmente a
stretto contatto con queste sostanze, noi operai, ci siamo dovuti trovare
stretti dall’amianto anche dalle strutture della fabbrica in quanto sia il tetto
che altre parti dell’opificio, che in certe zone fungevano da divisori per
isolare calore e rumore, contenevano amianto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Nel momento in cui è stato dichiaratamente
accertato che l’amianto esistente nella fabbrica era notevolmente molto
pericoloso per la salute dei dipendenti, la ditta ha provveduto ad eliminarlo
coinvolgendo anche, in certe mansioni, noi operai meccanici e tessitori per
l’eliminazione di parte di esso e questo con l’accurata pulizia delle macchine
con ulteriore spazzolatura dei <B>subbi</B> e dei <B>ferodi</B> totalmente
ricoperti dalla polvere d’amianto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Dichiarazione
di Zancan Fabio<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Marghera,
19-11-2007<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Il sottoscritto Zanca Fabio dichiara di aver
ricoperto il ruolo di Tessitore e,in seguito, di Addetto alla Manutenzione
presso il reparto Preparazione. In entrambi i reparti prendeva atto la
lavorazione di amianto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Dichiara inoltre di essere stato Addetto
alla Movimentazione nel Magazzino Filati con il compito di verificare numero e
peso dei contenitori per lo stoccaggio del filato, venendo quindi in contatto
diretto con amianto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> </SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Laboratorio
di Analisi Chimico-Fisiche dei Materiali<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Dichiarazione
di Bertoni Nerio relativa alla propria esposizione
all’amianto<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoFooter style="TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: 35.4pt"><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Marghera,
03-12-2007</SPAN><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Io sottoscritto Bertoni Nerio ero esposto
alle fibre di amianto per 8 ore al giorno del mio turno di lavoro, per un
periodo ultra decennale (dal marzo 1972 a tutto il 1982), in quanto addetto
presso il laboratorio di<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>analisi
chimico-fisiche dei materiali.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Nella perizia del CTU mi viene attribuita
una esposizione per 8 ore al giorno a 0,6 ff/cc [fibre per centimetro cubo], ma
inspiegabilmente solo per il biennio 1972-1973.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Va osservato che:<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l4 level1 lfo3"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">1)<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Non essendo
successivamente cambiata la mia mansione, non si spiega l’attribuzione di una
minore quantità di fibre/litro nel periodo 1974-1983.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN-LEFT: 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l4 level1 lfo3"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">2)<SPAN
style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">
</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Comunque, con tale
esposizione, in base al sistema di calcolo Verdel e Ripanucci applicato al
biennio 1972/1973, la mia esposizione media annua giornaliera per i circa 11
anni di lavoro sarebbe superiore alle 100 fibre/litro, con conseguente diritto
al riconoscimento dei benefici previdenziali.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Pertanto, visti i punti 1 e 2, ritengo ci
sia stata una svista o un banale errore di calcolo nel mio caso, poiché se mi
vengono applicati gli stessi metodi di calcolo di ricorrenti con esito positivo,
anche nella mia posizione il risultato sarebbe altrettanto
positivo.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> </SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt"> </SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt"> </SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt"> </SPAN>Agatrice</P></DIV>
<DIV class=Section2>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify">Memoria di Stevanato Ornelio –
reparto agatrici – Feltrificio Veneto e Albany Marghera</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Consegnata in data 3-12-2007 presso la sede
AEA di Marghera Piazza Mercato 14.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Durante l’incontro tra i lavoratori della
rammendatura con Semenzato e Dorigo<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Feltro da rientro del 05-09-1973 della ditta
Germagnano, riparato il 21-03-1975 che conteneva amianto e che è stato rispedito
in data 17-10-1975.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">(IL DOCUMENTO RISULTA ALLEGATO AGLI ATTI
all.n.10 –pag.14 della perizia depositata 16 gennaio 2006)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Quindi permanenza in fabbrica per 2 anni e 1
mese. Venivano lavati, calandrati, agati ecc., … come descritto dallo stesso
documento.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Conseguenza ne è che i feltri di rientro
(denominati <I>eternit</I>) prima di essere riconsegnati rimanevano in azienda
per più di due anni (certificato dal documento di cui
sopra).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Anche calcolando solo il rientro di 4 feltri
all’anno (<B>ipotesi molto al di sotto della realtà</B>) dal 1976 al 1985 e di
due feltri dal 1986 al 1990 più il feltro nuovo dal 1976 al 1990 (pagg.5-10),
<B>si può definire in maniera sicura che in azienda avevamo sempre feltri con
amianto in tutti i giorni dell’anno in attesa di essere lavorati</B>. Questi
feltri nei tavolacci venivano più volte al giorno presi per mano e rimescolati
in quanto messi uno sopra l’altro e quando si doveva prenderne uno, magari era
sotto e si doveva rimaneggiare tutta la pila.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Feltro da rientro quindi intasati di pasta
cemento-amianto. Pasta non del tutto rigida in quanto screpolata e con fibre di
amianto nude e libere (da rivedere i tempi di esposizione in base a questo e
quindi non considerare solamente i tempi di agatura vera e propria in
macchina).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Il feltro da rientro delle aziende
produttrici di <I>eternit</I> arrivava presso il Feltrificio Veneto in quanto
intasato e non più in grado di svolgere la funzione originaria, ripulito e
rigenerato.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Naturalmente il feltro intasato lo era della
materia con cui aveva lavorato cioè cemento amianto. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">La nostra lavorazione su tali prodotti era
così fatta: lavato in reparto calandra e poi passava in
agatrice.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Prendendolo per lano dal tavolaccio in
cinque-sei persone, in quanto duro e pesante, lo si apriva, molte volte lo si
girava e si montava in agatrice.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Quindi dopo averlo fatto girare alcuni giri
per pulirlo e farlo girare diritto lo si agava.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’agatura è una lavorazione particolare che
adoperando aghi (con tacche uncinate) penetravano le fibre del feltro e
portavano le fibre stesse in profondità legandole tra esse e creando un prodotto
più compatto e uniforme.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">[NOTA SULLE DIMENSIONI VARIAVANO DAI 3 AGLI
8 MT DI LARGHEZZA, E DAI 15 AI 90 METRI DI LUNGHEZZA, testimonianza orale,
3-12-2007, ndR]<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Cioè si facevano entrare nel feltro gli aghi
(con tacche uncinate) che lo penetravano tutto e fuoriuscivano per circa 8,10,
11, 12, … 15 millimetri, con una densità di 18, 22, 25, 32, 36, 45, 50
penetrazioni per ogni centimetro quadrato del feltro per ogni giro di agatura
(si facevano diversi giri) e alla velocità che andava dalle 200 alle 600 battute
al minuto tenendo presente che ad ogni battuta entravano nel feltro migliaia di
aghi contemporaneamente.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><v:rect id=_x0000_s1026
style="MARGIN-TOP: 9pt; Z-INDEX: 1; LEFT: 0px; MARGIN-LEFT: 1in; WIDTH: 60pt; POSITION: absolute; HEIGHT: 54pt; TEXT-ALIGN: left"
coordsize="21600,21600"></v:rect><v:line id=_x0000_s1030
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from="78pt,27.125pt" to="126pt,27.125pt"><v:stroke
dashstyle="dashDot"></v:stroke></v:line><v:line id=_x0000_s1032
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dashstyle="dashDot"></v:stroke></v:line><v:line id=_x0000_s1033
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from="78pt,54pt" to="126pt,54pt"><v:stroke
dashstyle="dashDot"></v:stroke></v:line><v:rect id=_x0000_s1028
style="MARGIN-TOP: 9pt; Z-INDEX: 3; LEFT: 0px; MARGIN-LEFT: 330pt; WIDTH: 60pt; POSITION: absolute; HEIGHT: 54pt; TEXT-ALIGN: left"
coordsize="21600,21600"></v:rect><v:line id=_x0000_s1039
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coordsize="21600,21600"></v:rect><v:line id=_x0000_s1034
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dashstyle="dash"></v:stroke></v:line><v:line id=_x0000_s1035
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dashstyle="dash"></v:stroke></v:line><v:line id=_x0000_s1036
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dashstyle="dash"></v:stroke></v:line><v:line id=_x0000_s1037
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dashstyle="dash"></v:stroke></v:line><v:line id=_x0000_s1038
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from="204pt,54pt" to="252pt,54pt"><v:stroke
dashstyle="dash"></v:stroke></v:line><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> </SPAN><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Il rumore e la polvere di cemento amianto e
fibre rotte dello stesso feltro erano talmente tante che è difficilmente
spiegabile. Lo potrà spiegare solo il risultato finale che rendeva il feltro
pulito e rigenerato, cioè tutto il cemento, amianto ed altre impurità venivano
frantumate e polverizzate. Naturalmente queste impurità rimanevano sopra la
macchina, dentro il bauco (deposito aperto da migliaia di fori corrispondenti
alle migliaia di aghi) e in ogni angolo più o meno nascosto del reparto
tutto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Molta di questa polvere veniva pure a
depositarsi (naturalmente e anche agevolata dall’impianto di ventilazione che lo
manteneva costantemente in movimento) sopra le capriate.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Oltre alla pulizia particolare che veniva
effettuata dopo tali lavorazioni (sommaria con aria compressa), di norma ogni
settimana veniva dedicato un intero turno di lavoro di otto ore alla pulizia
reparto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Anche questa operazione si eseguiva
prevalentemente con aria compressa e di conseguenza, reimmissione in circolo di
fibre (di amianto) depositatesi.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">In conseguenza di ciò non ritengo si possa
paragonare la nostra esposizione di fibre/litro a nessun altro reparto od
operazioni di lavoro magari con prodotto fermo-statico, mentre in agatrice il
feltro veniva perforato e battuto in tutta la sua superficie con miliardi e
miliardi di perforazioni.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">[RITENGO] sia da rivedere infatti la nostra
esposizione sia in quantità di fibre/litro che in tempi di esposizione
(costantemente) e non solamente per i tempi calcolati di agatura
feltro.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Che i feltri di rientro avessero amianto è
certificato anche dal documento del funzionario di vigilanza Francesca D’Anna
(INAIL):<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN: 0cm 66.3pt 0pt 48pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">“<I>Dalle informazioni richieste in
relazione al prodotto denominato eternit citato nella lettera del 28-05-2001,
inviata dalla Confederazione Italiana Sindacati Autonomi dei Lavoratori, si è
venuti a conoscenza che trattavasi di un tessuto in fibra sintetica non
contenente amianto, impropriamente chiamato eternit dagli operai in quanto,
avendo una trama e un ordito piuttosto grossi e larghi con un nodo la cui
pressione serviva a dare la compattezza alle lastre, <B><U>veniva utilizzato dai
clienti per la produzione di lastre di cemento amianto</U></B>.”</I>
(pag.23)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN: 0cm 66.3pt 0pt 48pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">“<I>In Italia il primo caso di carcinoma
bronchiale in un lavoratore dell’amianto fu pubblicato da Rombolà nel 1955: si
trattava di una donna di 49 anni, che per 29 anni aveva lavorato come filatrice
di amianto, e che era affetta da una forma lieve di asbestosi, già indennizzata
dall’INAIL</I>.” (pag.28)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal
style="MARGIN: 0cm 66.3pt 0pt 48pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">“<I>Mesotelioma peritoneale in operai e
operaie di aziende tessili dell’amianto in Inghilterra. (Keal 1960)</I>.”
(pag.29)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN-RIGHT: 66.3pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">(Primo caso in Italia = donna<SPAN
style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>[OPERAIA] tessile mentre non si è a
conoscenza di fabbriche tessili [IN] cui siano stati concessi i benefici di
legge)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN-RIGHT: 66.3pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Gestione
dei feltri da rientro<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText style="TEXT-ALIGN: justify">Memoria di Angelo Cattaruzza –
caporeparto agatrici – Feltrificio Veneto e Albany Marghera</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Sottoscritta in data 26-11-2007 presso la
sede AEA di Marghera Piazza Mercato 14, anche da altri 4
lavoratori<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Durante l’incontro tra i lavoratori
dell’agatura con Semenzato e Dorigo<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'"> <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">I feltri “Usati” di rientro in Feltrificio
da parte dei clienti, provenienti sia dalle cartiere che dai cementifici erano
visionati nel reparto Spedizioni dai responsabili del Laboratorio di Analisi.
[Il rientro era dovuto all’alto costo dei feltri, ndR]<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’analista compilava una Scheda di Rientro
nella quale era specificata la Ragione Sociale del cliente il numero di
matricola del manufatto (se leggibile, o noto), l’esame visivo, lo spessore
misurato in mm e la permeabilità all’aria espressa in mm di colonna
d’acqua.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’Usato passava nel reparto Calandre dove
era stoccato nell’attesa di essere lavato e asciugato attraverso un’operazione
di calandratura.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Nell’eventualità che i lavaggi chimici non
erano in grado di rompere i legami tra tessuto e sostanze intasanti, erano
frantumate per mezzo degli aghi dell’impianto di agatura.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Il responsabile di reparto implementava la
Scheda di Rientro con i nuovi dati dello spessore e della permeabilità all’aria
che consegnava all’Ufficio Tecnico (UTE).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">L’UTE nella persona del Direttore di
Produzione giudicava i nuovi dati di spessore e permeabilità all’aria congrui
l’Usato passava in Spedizione dove veniva chiusa la Scheda di Rientro che
ritornava all’UTE e l’Usato rispedito al cliente.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'">Nel caso in cui i dati di spessore e
permeabilità all’aria, non fossero stati giudicati validi da parte dell’UTE,
l’Usato in esame seguito dalla Scheda di Rientro passava in carico al reparto
Agatrici.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify">La Scheda di Rientro era
consegnata al Capo Reparto e l’Usato stoccato in reparto nell’attesa di una
lavorazione. I tempi d’attesa si potevano quantificare da una settimana, ad un
mese ed oltre, secondo le richieste del cliente. Gli Usati erano accatastati
separatamente se provenienti da cartiera o da cementifici per evitare
Inquinamenti da contatto. Questi erano maneggiati più volte perché gli usati più
vecchi si trovavano sempre nella parte Inferiore della catasta. Con l’operazione
di Agatura per mezzo dell’azione meccaninca con migliaia di aghi erano
frantumate le sostanze intasanti che non erano state eliminate con il lavaggio
chimico. Tali polveri che ne scaturivano costringevano a lunghi tempi morti
della macchina per la pulizia e la sostituzione di centinaia di aghi rotti.
Queste operazioni furono interrotte nel 1993 a causa dei lunghi tempi morti e
degli elevati costi di gestione che impedivano la fabbricazione del prodotto
nuovo.</P>
<P class=MsoBodyText2 style="TEXT-ALIGN: justify"><B>SCHEMA DEL REPARTO
AGATRICI</B><SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>(fatto alla lavagna
dal caporeparto Angelo Cattaruzza)<v:rect id=_x0000_s1049
style="MARGIN-TOP: 23.45pt; Z-INDEX: 23; LEFT: 0px; MARGIN-LEFT: 246pt; WIDTH: 30pt; POSITION: absolute; HEIGHT: 90pt; TEXT-ALIGN: left"
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