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<DIV><FONT face=Arial size=2><I><B>in rete il n.29-30 del Bollettino Operai
Auto-organizzati </B></I></DIV>
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<P><STRONG><EM><A
href="http://www.slaicobasmarghera.org/2008-02_26_numero-029-030.pdf">http://www.slaicobasmarghera.org/2008-02_26_numero-029-030.pdf</A></EM></STRONG></P>
<P><I><B>Con un quarto degli operai in piazza rispetto alla grande giornata di
lotta del 20 novembre, con un'ottima preparazione mediatica ed istituzionale, la
triplice dei chimici di Marghera ha portato a due nuove mobilitazioni dopo
quella di lunedì 25.</B></I></P>
<P><I><B>Mercoledì 5 e giovedì 6 marzo tangenziale autostradale e stazione di
Mestre sono state bloccate per alcune ore da circa 500 manifestanti, diretti dai
noti burocrati che conducono la vertenza oramai da quasi tre anni (ma in realtà
da sempre) con un metodo concertativo e perciò errato, ed oltremodo non sempre
confacente alle decisioni assembleari e delle RSU (vedasi il blocco di
Montefibre, o le recenti vicissitudini in Polimeri Europa, sulle quali
rimandiamo alla ns. stampa il dovere di relazionare in dettaglio).</B></I></P>
<P><I><B>La polizia politica (oramai occorrerebbe chiamare le cose con il loro
nome, per quanto siamo convinti che le responsabilità siano in chi dà loro
direttive, giacché non si dimostrano molto entusiasti dei compiti loro
assegnati) non è riuscita a mantenere nell'ordine il corteo in tangenziale, per
quanto il numero non enorme di lavoratori scesi in piazza non abbia determinato
quei pericolosi "salti del guarda-rail" proprio a causa di folti cordoni
di celere. ALla fine il blocco c'è stato, ed era presente alla manifestazione
persino il presidente della provincia.</B></I></P>
<P><I><B>Che tutto questo sia paradossale, che a chiudere in Italia non siano le
mafie ma che in molti vogliano chiudere ciò che ancora è funzionante ed attivo e
tutt'altro che arrugginito del Petrolchimico (vedasi gli ultimi due incidenti
occorsi, in Montefibre in un reparto di lavorazione abbastanza normale delle
fibre, e in un vecchio e non attivo contenitore di acido che ha generato gravi
ustioni su un lavoratore della bonifica), mentre i "politici" spingono a tamburo
battente la spesa pubblica sul cemento delle tangenziali, dei passanti, delle
rotonde, dei separatori in plastica, dei rallentatori del traffico, dei
semafori, delle telecamere, ecc.ecc.ecc.ecc., e propongono di estendere alla
società intera il modello portuale-cantieristico assai tristemente famoso di
questi tempi, è un segnale della latitanza effettiva della magistratura, che al
posto di intervenire a cose fatte o di cercare di intervenire sui soli reparti
da bonificare, dovrebbe chiudere tutto per un periodo di verifica sociale e
politica: chiudere i cantieri, chiudere gli appalti, chiudere i politici stessi,
e questo solo ad applicare le leggi e la Costituzione.</B></I></P>
<P><I><B>Comunque la lotta portata a questo livello, nonostante l'intensa
propaganda in luoghi della città, portata avanti dalla triplice dei chimici in
questo periodo, non è riuscita per niente a raggiungere ed unirsi al mondo del
lavoro di tutti quanti, e questo per il semplice motivo che O la popolazione, O
i lavoratori, tutti, sono partecipi, e per essere partecipi devono averne le
possibilità, O non c'è struttura di delega che possa supportare la gravità
terribile della situazione economica e sociale attuale.</B></I></P>
<P><B><I>E quindi è attraverso il Coordinamento operaio, alla cui costruzione
anche di continuità operaia con la nostra storia di Porto Marghera sin dal 1968
(e per questo, il rapporto con Franco Bellotto, dirigente delle lotte operaie a
Marghera sino al suo arresto-licenziamento nel 1982, e successivamente fondatore
a Marghera della AEA), e solo esso, e attraverso la sua successiva unità con gli
studenti ed i lavoratori degli altri comparti economici (e basta con questa
barzelletta della statistica dei servizi: lo sanno tutti, CENSIS compreso, che è
un modo di nascondere la realtà !), e contro il precariato e contro la
concertazione, cause principali della situazione attuale, CHE SI PUO' TORNARE A
RESPIRARE, CHE SI PUO' CAMBIARE.</I></B></P>
<P><B><I>L'inquinamento avvelena anche te. Diglelo a "</I>loro<I>", veri
inquinatori, di smetterla di inquinarci l'esistenza !!!</I></B></P>
<P><I><B>duriibanchi</B></I></P>
<P>7-3-2008</P></FONT></DIV></BODY></HTML>