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<DIV><FONT face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message -----
<DIV style="BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> <A
title=frficiar@hotmail.com href="mailto:frficiar@hotmail.com">frank ficiar</A>
</DIV>
<DIV><B>To:</B> <A title=operai.contro@tin.it
href="mailto:operai.contro@tin.it">operai.contro@tin.it</A> </DIV>
<DIV><B>Sent:</B> Thursday, April 17, 2008 2:30 AM</DIV>
<DIV><B>Subject:</B> SULL' OMICIDIO DEI 2 OPERAI NEL MONZESE PER
ESPLOSIONE</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV>
<TABLE id=betterb>
<TBODY>
<TR>
<TD>OPINIONE DA UN TECNICO DELLA SICUREZZA<BR></TD></TR>
<TR>
<TH>Soggetto:<BR><BR><BR><BR><BR></TH>
<TD><FONT size=2>ANCORA MORTI SUL LAVORO ! </FONT></TD></TR>
<TR>
<TH>Corpo: </TH>
<TD class=blacktextnb10><FONT size=2><SPAN
id=ctl00_cpMain_BulletinRead_ltl_body>Riporto l’ ennesima notizia diffusa
dalla stampa di morti sul lavoro.<BR style="DISPLAY: none"><BR
..=""><BR>In realtà quello che riportano i notiziari o la stampa è un
decimo della realtà: la media dei morti sul lavoro è e rimane di tre al
giorno.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Un commento tecnico.<BR
style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Un estrusore per materie plastiche
è sostanzialmente un recipiente in cui la materia plastica, rammollita a
seguito di un preventivo riscaldamento, viene messa in pressione (in vari
modi) e poi viene fatta passare attraverso una “filiera” che la trasforma
in materiale estruso, cioè filiforme, per essere poi avviata a successive
lavorazioni.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Per chiarire
meglio il concetto: avete presente quando chiedete il macinato per il ragù
al macellaio. Cosa fa ? Prende la carne, la mette in un macinino
(rammollimento della materia plastica) e poi la fa passare attraverso un
disco pieno di fori (estrusione) da cui esce la carne macinata, ridotta a
“spaghetti”.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>In un estrusore
per materie plastiche per ottenere lo stesso effetto della carne macinata
occorrono pressioni elevatissime (300 atmosfere, cioè 300 volte la
pressione che subiamo vivendo sulla terra ogni giorno).<BR
style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR>Ovviamente tutto il macchinario che
raggiunge tali pressioni deve essere dimensionato (cioè progettato) per
sopportare tali pressioni. E in genere lo è, se no alla prima occasione
esploderebbe. Anzi il macchinario viene progettato con coefficienti di
sicurezza almeno due volte quelli di lavoro. Se la pressione massima
prevista (“nominale”) è di 300 atmosfere, viene progettato per resistere a
600 atmosfere.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Se però, per
qualche motivo (ad esempio la filiera di cui sopra si intasa e non
permette più la fuoriuscita del materiale), la pressione all’ interno
dell’ estrusore supera non solo la pressione nominale (300 atmosfere
secondo l’ esempio di sopra), ma addirittura quella di progetto (600
atmosfere), è necessario prevedere sistemi di controllo per evitare i
rischi di esplosione dell’ estrusore.<BR style="DISPLAY: none"><BR
..=""><BR><BR>Per tale motivo su tutti gli estrusori, immediatamente prima
della filiera viene posizionato un pressostato (uno strumento che misura
la pressione), collegato elettricamente al quadro elettrico che comanda la
macchina. Se la pressione misurata dal pressostato supera quella nominale,
esso invia un segnale elettrico al quadro di comando che, oltre a generare
un segnale di allarme (sirena), ferma tutta la macchina per evitare che la
pressione nominale continui ad essere superata e si arrivi alla pressione
massima di progetto e quindi al rischio di esplosione.<BR
style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR>Non solo: il pressostato e il quadro
di comando devono essere realizzati in maniera tale che se il pressostato
e / o il quadro di comando subisce un’ avaria, la macchina venga comunque
fermata.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Dopo la spiegazione
che vi ho dato è chiaro che quella di Monza non è, ancora una volta “una
tragica circostanza”, ma una voluta omissione delle normative di
sicurezza.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>L’ esplosione di un
estrusore può avvenire solo se il quadro di comando della macchina è stato
VOLUTAMENTE manomesso per evitare che il pressostato fermasse il
macchinario nel caso fosse superata la pressione nominale di lavoro.<BR
style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Ciò generalmente viene fatto
perché il pressostato (costo circa 50 €) si guasta e ferma in
continuazione la produzione. Costa molto meno manomettere il quadro di
comando che fermare la produzione o cambiare il pressostato.<BR
style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Se va bene si risparmiano 50 €, se
va male muoiono due persone . . .<BR style="DISPLAY: none"><BR
..=""><BR><BR>Con preghiera di diffondere
!<BR><BR>----------------------------------------------------------------------------------------------------------<BR><BR>Da
Adnkronos <BR>Milano, 16/04/08<BR><BR>Monza, esplosione in fabbrica:
muoiono due operai<BR><BR>Le vittime, di cui non si conoscono le
generalità, sono un italiano di 48 anni e un 28enne originario del Burkina
Faso. Altri due feriti non gravi. L'incidente intorno alle 17 alla
Masterplast di Cornate d'Adda A causare la tragedia, lo scoppio di un
macchinario per la fabbricazione della plastica che avrebbe iniziato a
funzionare male già dalla mattina.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..="">Il
dolore delle famiglie <BR><BR>Ennesima tragedia sul lavoro. Due operai
sono morti intorno alle 17 di oggi in un'esplosione avvenuta alla fabbrica
Masterplast di Cornate d'Adda, comune della Brianza alle porte di Milano,
in via Stucchi. Nell'incidente altri due operai sono rimasti feriti in
maniera non grave.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Le vittime
sono un italiano di 48 anni e un 28enne originario del Burkina Faso. Le
loro generalità non sono ancora state rese. I feriti sarebbero i figli del
proprietario, che ha avuto un malore in seguito all'incidente. L'
esplosione avvenuta intorno alle 17 sarebbe stata causata da un
macchinario che lavora materie plastiche e che, per cause ancora da
accertare, è esploso.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Il
macchinario che ha provocato l' esplosione e la conseguente morte di due
operai avrebbe iniziato a funzionare male già da stamane. Un guasto che
sarebbe stato segnalato dagli operai del primo turno a quelli che sono
stati investiti poi dall'esplosione dell' estrusore, che serve per la
lavorazione del materiale plastico. Sarà il magistrato a stabilire
eventuali responsabilità della ditta Masterplast.<BR
style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Intanto i due corpi degli operai
sono stati portati via dai mezzi delle pompe funebri. Il reparto
interessato dall'esplosione è sotto sequestro e presto potrebbe essere
aperto un fascicolo a carico di ignoti dalla Procura di Monza.<BR
style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>Sul luogo della tragedia è
arrivata la moglie dell'operaio di 28 anni morto nell' esplosione. Nella
zona industriale di via Stucchi la donna, originaria come il marito del
Burkina Faso è arrivata con in braccio il bambino di pochi anni.<BR
style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>La straniera è arrivata urlando,
poi una volta all'interno dello stabilimento è scoppiata in lacrime. Una
vicina di casa ha portato via il bambino in modo che non vedesse il corpo
del padre.<BR style="DISPLAY: none"><BR ..=""><BR><BR>''Il grave incidente
che ha causato la morte di due operai e il ferimento di altri due, suscita
in noi grande dolore e richiama tutti ad una piena e rigorosa attuazione
delle leggi vigenti in materia di prevenzione, controllo, sanzione delle
pratiche non rispettate delle tutele e dignità del lavoro'', afferma
Giovanni Battafarano, capo della segreteria tecnica del ministero del
Lavoro.</SPAN></FONT></TD></TR></TBODY></TABLE></DIV></DIV>
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