<table cellspacing='0' cellpadding='0' border='0' ><tr><td style='font: inherit;'><DIV id=yiv1318031301>
<P>Il riferimento alla liturgia ci sta tutto. Anche perché se noi oggi scontiamo sconfitte e incomprensioni, senza riuscire a sedimentare nelle forme note l'antagonismo e la protesta, oltre che i risultati, è anche perché per troppo tempo alcune questioni sono sembrate i momenti di una liturgia politica, sociale e finanche terminologica.</P>
<P>Oggi, con coraggio e determinazione, possiamo e dobbiamo continuare a lottare - soprattutto perché le cause della nostra difficoltà sono le stesse della nostra reale presenza, del nostro radicamento nella società, del nostro essere, come si diceva un tempo "organici", e non certo a qualche partito o sindacato istituzionale.</P>
<P> </P>
<P>Il primo maggio era un elemento di questa liturgia, ed il modo in cui la Cgil ha organizzato il suo primo maggio è esemplare di questa mentalità religiosa d'accatto, da chierichetti rossi, da centro servizi. La conservazione per la conservazione. Soprattutto degli assegni che il ministero delle Finanze stacca alla trimurti...</P>
<P> </P>
<P>La condivisione dei valori è una cosa, ma se non c'è il coraggio e la fantasia di reinventarli e di "spostarli", di smarcarli dal senso comune del capitale (quell'apparato di cattura che dall'immaginario al tempo della vita ci risucchia energie...), e di reimmetterli in gioco nel conflitto, allora si imbalsamano e diventano dottrina, quando va bene, oppure sterile sequenza parolaia, liturgia del potere. In questo caso della trimurti istituzionale.</P>
<P> </P>
<P>Movimento è cambiamento, forza vitale, conflitto. E stanti gli obiettivi, il metodo e le strategie sono quasi completamente, specialmente in questo momento storico, da rielaborare. Modificando la cassetta degli attrezzi in maniera radicale.</P>
<P> </P>
<P>E comunque i pomodori marci per ichino sono sempre in canna...</P>
<P> </P>
<P>saluti libertari</P>
<P>el</P>
<P> </P>
<P><BR><BR>--- <B>Gio 1/5/08, michelangelo.depinto@fastwebnet.it <I><michelangelo.depinto@fastwebnet.it></I></B> ha scritto:<BR></P>
<BLOCKQUOTE style="PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: rgb(16,16,255) 2px solid">Da: michelangelo.depinto@fastwebnet.it <michelangelo.depinto@fastwebnet.it><BR>Oggetto: Reply: RE: Re: Reply: RE: Reply: RE: [Redditolavoro] 1° maggio<BR>A: redditolavoro@ecn.org<BR>Data: Giovedì 1 maggio 2008, 01:22<BR><BR><PRE>Nei termini in cui la mette Brecht non è "religione", ci sta la
logica ed è fondamentale per me.
A dire il vero la risposta che ho dato mi è venuta davvero istintiva, ho
scritto immediatamente dopo aver letto "W il Primo Maggio
proletario", un istante dopo.
Il fatto è che le espressioni in rapporto al Comunismo e all'Anarchia che
hanno un sapore da "credenti" mi lasciano sempre ironicamente
amareggiato. E non è che nella storia del Comunismo manchino posizioni da
"credenti", tutt'altro.
Il Comunismo è qualcosa in divenire, per chi lo vive in maniera davvero laica,
qualcosa che muta insieme al mutamento delle condizioni sul campo.
Quella singola frase, tipicamente nello stile del "credente", mi ha
messo triste immediatamente e immediatamente ho risposto.
E ad essere sincero, poco dopo averla scritta me ne son pentito. Non perchè
fosse cambiato il mio stato d'animo in rapporto alla frase ma perchè la
mia risposta aveva un chiaro tono provocatorio.
Ora, io nel tempo ho imparato che è meglio far critiche motivate e che non
colpiscano direttamente la persona a cui si riponde criticando, questo a
maggior ragione quando si scrive una mail, situazione nella quale è
impossibile avere un immediato contradittorio con la persona che critico(se
fossimo faccia a faccia il "criticato" potrebbe rispondermi a volo e
quindi chiarirci ma in una mail-list è impossibile). Capisco quindi che il
ricevente della critica "ironica" rimanga non poco disturbato dallo
stile che ho adottato(così come altri compagni).
Me ne scuso e prometto che non ricadrò più nell'errore, il mio passato
nella mail-list "movimento" mi ha insegnato un pò di cose da non
fare(mi ha anche stimolato molto sul piano politico e mi ha fatto crescere
perchè nella "durezza" dello "stile Movimento" la cosa
buona stava nel fatto che gli stimoli a discutere erano moltissimi, bisognava
ragionare parecchio in quella Lista; ma a un certo punto la "durezza"
ha travalicato ogni confine ed è stato il patatrac della Lista e io non voglio
ripropormi con quello stile che non condivido più; ma ho un'emotività
forte e devo stare attento a contenermi e a volte non ragiono in tempo utile e
lo faccio solo dopo:NON LO FACCIO PIU', PROMETTO).
Michele</PRE><PRE>_______________________________________________
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La casella di posta intelligente.