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<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><FONT face=Arial size=2>COMUNICATO STAMPA</DIV>
<DIV>
<DIV class=Section1>
<P class=MsoNormal>Il nostro compagno operaio e membro del nostro coordinamento
provinciale, Emanuele Minotto di Mira, già in altre occasioni oggetto di
aggressioni fasciste, giovedì 30 aprile nel tardo pomeriggio è stato aggredito
all’inizio di via Cesare Battisti a Mira mentre a piedi si recava nella nostra
sede dove aveva da assolvere ad alcuni impegni preparativi della nostra presenza
in piazza dei 7 Martiri a Mira il 1° maggio.</P>
<P class=MsoNormal>L’aggressione è stata portata al compagno da tre membri di
Forza nuova originari del vicino comune di Mirano.</P>
<P class=MsoNormal>I fascisti hanno trovato pane per i loro denti non essendo il
compagno sprovveduto a causa di precedenti simili episodi di minore gravità e
dello strano e gravissimo incidente stradale occorsogli il 3 agosto scorso, da
noi denunciato, che poteva avere conseguenze letali.</P>
<P class=MsoNormal>Alle conseguenze per il compagno hanno assistito tre altri
nostri compagni nella sede di Mira alle ore 21 circa del 30 aprile. Nonostante
il fatto sia avvenuto a 200 metri dalla locale stazione dei carabinieri, questi
non sono intervenuti. In genere sono invece molto attenti ai nostri movimenti su
mezzi su quattro ruote.</P>
<P class=MsoNormal>Il compagno Minotto è stato comunque in grado di presenziare
alla manifestazione in Piazza dei 7 Martiri a Mira il 1° Maggio. E le ferite
all’occhio sinistro sono state viste così da decine di altri lavoratori.</P>
<P class=MsoNormal>I fascisti stiano lontani da Mira e dai nostri compagni e
lavoratori !</P>
<P class=MsoNormal>Questa è la seconda aggressione fisica in pochi mesi. Inoltre
a Mira abbiamo denunciato tramite il ns.coordinatore provinciale anche altri
episodi recenti.</P>
<P class=MsoNormal>88 voti di Forza Nuova a Mira non ci piacciono, ma non
abbiamo arrecato ai signorini del servo dei servizi segreti inglesi, Roberto
Fiore, alcun danno fisico. Non hanno alcuna legittimità ad operare.</P>
<P class=MsoNormal>Non pensino di fare i gradassi o di farla franca anche a
livello legale noi non abbiamo alcun senso dell’omertà verso le merde come loro
!</P>
<P class=MsoNormal> Coordinamento
provinciale Venezia e Padova</P>
<P class=MsoNormal> SLAI Cobas per il
sindacato di classe</P>
<P class=MsoNormal> 2 maggio 2008</P>
<P class=MsoNormal> </P>
<DIV class=Section1>
<H1 style="TEXT-ALIGN: center" align=center><B><SPAN style="COLOR: red">1°
MAGGIO DI NOI LAVORATORI E LAVORATRICI<o:p></o:p></SPAN></B></H1>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="COLOR: red">Lavoratrici e Lavoratori, Compagne e
Compagni,<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="COLOR: red">siamo in
questa piazza con Voi per una battaglia che è di tutto il movimento operaio e
dei lavoratori, quella che si sta conducendo ogni giorno per una società ove
morire sul lavoro non sia ammissibile né frequente, una cosa che non debba
succedere.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText>Da due anni lavoriamo a denunciare e documentare questa
strage, collaboriamo con altre realtà impegnate su questo campo, a livello
locale e nazionale. Recentemente il 5 aprile abbiamo costruito una assemblea
militante molto partecipata da lavoratori e delegati, durante la quale abbiamo
dato il via anche a Marghera alla carovana per la sicurezza sui posti di lavoro.
Subito dopo è stata costituita la Rete per la sicurezza sul posto di lavoro a
Marghera e nel veneziano, che tiene le sue riunioni ogni due lunedì, riunioni
aperte a tutti i lavoratori e lavoratrici, per costruire dal basso anche qui una
mobilitazione che non sia solo di denuncia e di celebrazione ma che sia
soprattutto di mobilitazione di forze nuove e di costruzione dal basso di modo
da poter fronteggiare la deriva che in maniera sempre crescente va delineandosi
nel nostro paese nel campo dei diritti e del diritto al e nel lavoro.</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify">Su queste cose vorremmo chiarire
il nostro punto di vista. La legge 626 e la legge 123 (del 2007) non sono
applicate in tutte le imprese, e non si tratta di casi isolati, ma anche di
imprese importanti. I piani di sicurezza interni non sempre sono conosciuti e
discussi con i lavoratori. E raramente sono rispettate le misure di sicurezza
quando occorre “fare in fretta”. Non è vero nemmeno che siano “perfetti”, spesso
sono carenti in questioni che dovrebbero essere ovvie per tutti (soprattutto
regole di magazzinaggio, rispetto ai rischi di incendio; regole per le vie
interne e nei piazzali per i muletti, per i frequentissimi incidenti che
avvengono tra lavoratori in genere entrambi innocenti e colpevoli solo di aver
bisogno di lavorare e di essere spesso soggetti a ricatti su produttività,
velocità, ecc.; regole per le gru ed i macchinari di sollevamento pesi,
movimentazioni di tubi pesanti, ecc.: tutti siamo rimasti colpiti ogni giorno
dalla gravità di ciò che accade: pensiamo al padre che si vede arrivare il
bambino in cantiere e che immediatamente dopo lo vede morto sotto un carico dei
macchinari che stava movimentando !). Questo significa non solo sicurezza da
spiegare, corsi per i lavoratori ecc., quando sappiamo per esempio che i corsi
sono fatti da ditte specializzate che lavorano per associazioni padronali e che
poi i padroni aderenti a quelle stesse associazioni nemmeno sanno quelle cose
!</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify">Come <SPAN
style="COLOR: red">Rete per la sicurezza sul posto di lavoro a livello
nazionale</SPAN> stiamo promuovendo in tutta Italia, da Palermo a Torino, da
Napoli a Taranto, da Milano a Marghera, da Ravenna a Roma, in moltissime altre
parti d’Italia, manifestazioni ed assemblee con delegati, medici, rls, rsu tra i
quali i compagni di Tyssen Krupp, anche con altri sindacati di base, di modo da
arrivare ad <SPAN style="COLOR: red">una grande manifestazione nazionale a
Roma</SPAN>. A Mestre c’è fra poco la conclusione del processo Fincantieri per i
14 morti da amianto, una data per l’unità di tutti i Lavoratori.</P>
<P class=MsoBodyText>Non è neppure vero che è solo un problema di soldi. È
innanzitutto un problema di modello economico. La “flexurity” è una strabiliante
falsità impossibile ad attuarsi, una esclude l’altra strutturalmente non per una
questione di principio ma per una questione pratica, di che cosa è che muove la
società, se la ricerca di benessere, giustizia, eguaglianza di base nelle cose
fondamentali, o se invece unicamente il profitto, il dominio, la schiavizzazione
(e non solo degli immigrati).</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="COLOR: red">Per
questo la nostra è solidarietà di classe, del proletariato</SPAN>, e non
solidarietà verso la grande e spesso anche la media borghesia, veri responsabili
della folle corsa alla devastazione del territorio (grandi opere e spese in gran
parte di cemento ed asfalto, e disinteresse verso i problemi delle masse o puro
e ovviamente limitato e controllato tramite le associazioni,
assistenzialismo).</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="COLOR: red">Per
questo siamo qui a testimoniare che per noi il Primo Maggio è giornata dei
Lavoratori</SPAN> e non dei parassiti arricchiti con la speculazione edilizia e
con la schiavizzazione del lavoro, è giornata internazionalista perché i
Lavoratori sono sfruttati in tutto il mondo e da tutto il mondo giungono oramai
in ogni paese.</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify">Per questo non concordiamo con
Damiano e chi per lui, per noi lo Statuto dei lavoratori va applicato a tutti i
lavoratori dipendenti ed è l’articolo 19 a dover essere abrogato tornando alla
democrazia dal basso dei Consigli di fabbrica, ed abolendo le leggi e leggine
della precarietà (referendum: <A
href="http://www.bastaprecarieta.org/">www.bastaprecarieta.org</A> )</P>
<P class=MsoBodyText>Per questo stiamo anche promuovendo le iniziative pubbliche
che sono note e quella della proposta di legge popolare sulla sicurezza sul
lavoro, vertenze per i cosiddetti infortuni, cause legali e denunce, anche per
denunciare quegli incidenti che oggigiorno persino in grandi fabbriche accade
non vengano resi a volte noti.</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify">Per questo, per una lotta di
tutti i Lavoratori ed in particolare per l’impegno di quelli maggiormente
coscienti, invitiamo tutti a partecipare alle nostre riunioni della RETE PER LA
SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO (prossima riunione degli aderenti, aperta agli
interessati, lunedì 5 al com.quartiere Cita a Marghera alle ore 19)</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-ALIGN: justify">Informazioni sulla mail-list
domeus.it al gruppo bastamortesullavoro (<A
href="mailto:bastamortesullavoro@domeus.it">bastamortesullavoro@domeus.it</A> ,
oppure nelle pagine del Bollettino operai auto-organizzati da noi edito)</P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-INDENT: 35.4pt"><B><SPAN
style="COLOR: red">Sindacato Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale per il
sindacato di classe - COBAS<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoNormal style="TEXT-INDENT: 35.4pt"><B><SPAN
style="COLOR: red">Associazione Esposti Amianto e ad altri rischi
ambientali</SPAN></B></P>
<P
class=MsoNormal>1-5-2008</P></DIV><o:p></o:p></DIV></FONT></DIV></BODY></HTML>