<div><br>16/07/08 - </div>
<div><strong><font size="4">IL TRIBUNALE CONDANNA LA FIAT POWERTRAIN DI TERMOLI PER CONDOTTA ANTISINDACALE</font></strong></div>
<div><strong><font size="4"><br></font></strong>Termoli. Causa vinta per lo Slai Cobas che ha fatto ricorso contro la Fiat Powertrain di Termoli per condotta antisindacale e lo ha vinto lo scorso 14 luglio. L'accusa per l'azienda automobilistica era quella di aver impedito lo svolgimento dell'assemblea sindacale normalmente retribuita. A difendere lo Slai Cobas sono stati gli avvocati Gateano Caterina e Tiziana Colella che hanno perorato la causa davanti al giudice del Lavoro Aldo Aceto. Il Tribunale di Larino ha così condannato l'azienda di Rivolte del Re a pagare le spese processuali e ha obbligato il datore di lavoro a consentire lo svolgimento dell'assemblea sindacale. Secondo quanto riferito dagli avvocati la questione è nata nel maggio 2008 quando il sindacato ha richiesto le tre ore di assemblea sindacale e per tutta risposta ha ricevuto un rifiuto da parte dei vertici aziendali perché, secondo la Fiat, lo Slai Cobas non era firmatario di contratto e non era rappresentativo come sindacato. Inoltre, secondo quanto spiegato da Caterina: «La Fiat si rifiutava di concedere l'assemblea perché sarebbe stata necessaria l'approvazione dell'Rsu (rappresentanza sindacale unitaria), un organismo collegiale a maggioranza che, di fatto, vede l'esclusione dei comitati di base, ma in realtà questa motivazione non esiste nello statuto dei lavoratori Fiat». Altra nota di rammarico espressa dallo Slai in una nota stampa riguarda i testimoni di cui si è avvalsa la Fiat durante il processo: «Si tratta di importanti esponenti sindacali di Cgil, Cisl, UIl e Fismic, alcuni rivestono la carica di Rsu che dimentichi del loro ruolo si prestano a testimoniare contro lo Slai Cobas e contro altri lavoratori».<br>
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