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<STYLE></STYLE>
</HEAD><FONT face=Arial><FONT size=2>
<BODY>
<DIV><FONT face="Times New Roman" size=3><FONT face=Verdana size=2>
<P style="MARGIN: 12px; LINE-HEIGHT: 100%" align=justify><BR><FONT color=#800080
size=6>Distruggere il pubblico per garantire gli affari!</FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px; LINE-HEIGHT: 100%" align=justify><FONT color=#800080
size=6></FONT> </P>
<P style="MARGIN: 12px; LINE-HEIGHT: 100%" align=justify><FONT color=#800080
size=6></FONT> </P>
<P style="MARGIN: 12px; LINE-HEIGHT: 100%"
align=justify><STRONG></STRONG> </P>
<P style="MARGIN: 12px; LINE-HEIGHT: 100%"
align=justify><STRONG></STRONG></FONT> </P>
<DIV>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><I><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT
face=Verdana size=2>Questa è la filosofia dell’urgentissimo Decreto Legge 112
varato il 25 giugno dal Governo.<BR> </FONT></SPAN></I></P>
<P style="MARGIN: 12px; TEXT-ALIGN: justify"><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Con quest’ultimo Decreto Legge il
Governo prosegue nella sua opera di </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>demolizione delle strutture pubbliche e di disintegrazione dei diritti di
chi vi lavora</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> al
fine di velocizzare il </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>trasferimento di
servizi e funzioni pubbliche ai privati</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, spesso amici degli
amici.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT face=Verdana size=2>Il principale artefice di
questa operazione è l’attuale ministro Brunetta, che ieri vestiva i panni di
consulente di Craxi ed oggi quelli di moralizzatore nella gestione della
Pubblica Amministrazione.</FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 12px; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT face=Verdana size=2>Da alcuni mesi è in atto
una campagna stampa denigratoria nei confronti dei dipendenti pubblici,
presentati come fannulloni e privilegiati, con il preciso scopo di distruggere
ogni diritto dei lavoratori e delle lavoratrici e mascherare le vere
responsabilità, tutte politiche, sulla lucida e progressiva distruzione della
macchina amministrativa e dei servizi elargiti ai cittadini.</FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 12px; TEXT-ALIGN: justify"><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Il Decreto prevede un ulteriore
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>riduzione del personale</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, determinando così il definitivo
collasso di uffici e servizi. L’articolo 66, prevede la possibilità di
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>sostituire</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, tra coloro che sono andati in
pensione nell’anno precedente, </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>solo 1
dipendente su 10</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>
(10%) fino al 2009 ed </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>1 dipendente su 5 nel
2010 e nel 2011</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>,
anche attraverso la stabilizzazione del personale assunto tempo
determinato.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT face=Verdana size=2>L’articolo 74
prevede la riduzione del 10% del personale con compiti
logistico-strumentali.</FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 12px; TEXT-ALIGN: justify"><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>L’articolo 49 conferma il
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>ricorso</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> sempre più diffuso delle
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>diverse tipologie di lavoro
flessibile</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>. Una
sorta di girone dantesco, attraversato a turno da chi non ha alcuna garanzia di
reddito, senza sbocchi, dato che mentre </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>si
riducono al lumicino le possibilità di stabilizzare i lavoratori
precari</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>,
s’introduce un tetto massimo di utilizzo di 3 anni negli ultimi 5 del medesimo
dipendente .<BR> </FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><I><STRONG><FONT face=Verdana
size=2>Articolo 71 Malattia o pena detentiva?</FONT></STRONG></I></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Con questo articolo il Decreto
raggiunge il suo apice e qualcuno deve aver </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>confuso le fasce di reperibilità durante la malattia con gli arresti
domiciliari</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>.
Infatti, per i dipendenti pubblici, la fascia di reperibilità viene ampliata e
fissata dalle </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>8:00 alle
12:00</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> e dalle
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>14.00 alle 20:00</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> (ci concedono addirittura 1 ora
d’aria), creando non pochi problemi a chi oltre a dover combattere con la
patologia in atto, dovrà fare i salti mortali per fare la spesa, andare in
farmacia, dal medico, ecc.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Oltre i 10 giorni di malattia, o alla
seconda malattia nel corso dell’anno, la norma prevede una
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>misteriosa certificazione medica rilasciata
da una struttura sanitaria pubblica</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>. Recentemente, il Ministero ha finito
per ritenere che tale struttura sia identificabile con il proprio medico di
base.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT
face=Verdana size=2>In ultimo, questo articolo prevede, con pochissime
eccezioni, che sia i periodi di malattia sia la maggior parte dei permessi
retribuiti, compresi quelli sindacali, siano esclusi da ogni trattamento di
carattere accessorio (indennità, premi, ecc.).</FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Tutte le disposizioni contenute in
questo Decreto sono state realizzate in maniera </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>unilaterale</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT
size=2>, </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>annientando</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> così la </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>contrattazione nazionale e decentrata</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, anzi lo stesso comma 6 dell’articolo
71 chiarisce con eloquenza </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>“le disposizioni
del presente articolo costituiscono norme non derogabili dai contratti o accordo
collettivi”</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, ma
ciò che stupisce è l’assordante silenzio di CGIL CISL UIL e company...
sarà solo distrazione?<BR> </FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><I><STRONG><FONT face=Verdana
size=2>L’ulteriore diminuzione dei salari</FONT></STRONG></I></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Solo pochi mesi fa,
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>quando si trattava di andare a caccia di
voti</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>,
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>tutti sembravano aver scoperto che in Italia
i salari sono i più bassi d’Europa!</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> Ora che le poltrone sono state
occupate cominciano a pervenire le prime risposte a questo problema. Grazie
anche al famoso accordo sul costo del lavoro del luglio ’93, sottoscritto da
CGIL CISL e UIL, </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>i salari potranno aumentare
al massimo dell’1,7 % annuo</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, ossia ben al di sotto dell’inflazione
reale (che secondo le stime più ottimistiche, oggi, si aggira intorno al 3,5 %).
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>Siamo </FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>quindi </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>destinati ad impoverirci ulteriormente</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> e con la riforma della contrattazione
e secondo quanto disposto dall’art. 69 del DL 112/08,
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>i rinnovo economici saranno
triennali</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> e non
biennali (cosa significa ciò è evidente, considerando che nell’ultimo rinnovo
del CCNL Enti Locali, per l’intero 2006 sono stati previsti 7€ lordi mensili di
aumento).</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Infine, giusto per sottolineare la
professionalità dell’economista Brunetta, dal 2001 al 2007 i contratti del
Pubblico Impiego hanno subito un incremento medio del 13,54 % (per gli Enti
Locali, che costituiscono il fanalino di coda del Pubblico Impiego, la stima è
inferiore) e non del 35% come dichiarato alla stampa dal
Ministro!</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Visto che è così sicuro dei suoi conti,
ma forse ha confuso questo dato con l’aumento del suo personale reddito annuo
(decine di volte più elevato di quello prodotto dai nostri “grassi“ stipendi di
1000 euro al mese), </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>siamo più che disponibili
a sacrificare un ridicolo aumento contrattuale dell’1,7 % in cambio della
differenza tra l’incremento reale ed il famoso 35% da lui calcolato
</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>(con un
bell’aumento di 21,46%), </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>o se preferisce Sig
Ministro, noi scambieremmo volentieri i nostri corposi salari anche con un solo
decimo di quanto porta a casa Lei.</FONT></STRONG></FONT><I><STRONG><FONT
face=Verdana size=2><BR> </FONT></STRONG></I></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><I><STRONG><FONT face=Verdana
size=2>Semplificazione o tutela degli affari?</FONT></STRONG></I></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>L’articolo 68 del DL 112/08
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>abroga alcuni organismi</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, tra cui il
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>Commissariato per il contrasto della
corruzione</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, e
quello </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>per la lotta alla
contraffazione</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>,
mentre gli articoli 24-25-26-27-28-29-30-38 che vengono presentati come norme di
semplificazione degli atti, in realtà più che dei cittadini, si occupano delle
imprese a cui viene permessa qualunque operazione. Sicché,
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>un’impresa altamente inquinante potrebbe
tranquillamente dichiarare di non costituire alcun rischio</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, grazie ad un’autocertificazione o
alla certificazione di qualche agenzia privata.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Altro che semplificazione, qui
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>si vuole far coincidere le strutture di
controllo con le attività da controllare</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, creando una sorta di zona franca dove
contano solo gli affari, mentre </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>la tutela
della salute</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> e
della sicurezza dei </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>lavoratori</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>
e della </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>popolazioni</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> viene relegata ad una
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>propaganda ipocrita e
falsa</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>.
Ovviamente, i tanto sbandierati </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>controlli
successivi all’apertura di un’attività</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, considerato che si smantellano
proprio le strutture di controllo, </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>saranno</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>
quantitativamente </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>irrisori,</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>
se non addirittura utilizzati per </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>colpire</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>
quelle realtà che </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>il
politico</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>di turno</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>ritiene scomode</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT
size=2> o nemiche degli amici.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Gli incidenti e le
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>morti sul lavoro</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, le varie tragedie che
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>devastano territori e
abitanti</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, le
operazioni chirurgiche “inutili” pagate con i soldi dei cittadini lombardi ed
elargite dalla Regione Lombardia alla </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>Clinica
Santa Rita</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>,
rappresentano le</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2> evidenti conseguenze di
norme come queste!</FONT></STRONG></FONT><I><STRONG><FONT face=Verdana
size=2><BR> </FONT></STRONG></I></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><I><STRONG><FONT face=Verdana
size=2>Perché tanto accanimento?</FONT></STRONG></I></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT
face=Verdana size=2>Leggendo queste normative in molti si saranno domandati come
mai questo Governo ce l’ha così tanto con i lavoratori ed in special modo con
quelli pubblici.</FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>In realtà le risposte sono più semplici
di quanto si potrebbe pensare e non centrano certo con la simpatia o l’antipatia
di alcuni politicanti verso questa o quella categoria.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>L’ulteriore </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>riduzione dei salari</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> delle lavoratrici e dei lavoratori
pubblici e privati, permette di </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>aumentare i
profitti delle imprese</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT
size=2>, incrementando il </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>trasferimento di
denari dalle tasche dei poveri a quelle dei ricchi.</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> Non a caso, in Italia,
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>mentre alcuni faticano ad arrivare alla terza
settimana del mese, altri si sono abbondantemente
arricchiti!</FONT></STRONG></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Mentre con la nuova legge Finanziaria
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>si tagliano fondi a Sanità ed Enti
Locali</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, con il DL
112/08 e con la campagna stampa e ad esso associata si cerca di
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>scaricare la responsabilità dello
smantellamento e della devastazione </FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>dei servizi pubblici che tali scelte
produrranno, </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>su presunti dipendenti
fannulloni</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> (<I>se
all’ospedale non c’è posto la colpa non è della norma che taglia i posti letti,
ma della ormai famosa urologa caraibica</I>).</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><STRONG><FONT
size=2>Più i servizi pubblici vengono devastati</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>più si</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>legittima</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> la progressiva
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>cessione ai privati</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> di funzioni e servizi. Però, nessuno
racconta che </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>un servizio esternalizzato costa
più</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> di uno
gestito direttamente, che </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>aumentano i costi
per l’utenza e peggiora </FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT
size=2>la sua</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2> qualità</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>. In compenso questa raffica di
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>privatizzazioni ed esternalizzazioni
rappresentano un enorme business</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> per le imprese e le pseudo-cooperative
legate alle lobby economico-politiche che governano questo
paese.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>Ecco perché queste sono le uniche
operazioni permesse dalle normative e dalle leggi finanziarie.
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>Si racconta</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> che è necessario
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>diminuire la spesa
pubblica</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, ben
sapendo che nonostante la progressiva </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>diminuzione del personale</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> tale </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>spesa</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2> è
notevolmente </FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>aumentata</FONT></STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>, ma </FONT></SPAN><STRONG><FONT
size=2>la causa</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT size=2>
di tale incremento risiede proprio nelle costose soluzioni proposte:
</FONT></SPAN><STRONG><FONT size=2>privatizzazioni, esternalizzazioni ed opere
definite pubbliche</FONT></STRONG><SPAN style="FONT-WEIGHT: normal"><FONT
size=2>. Una vecchia tecnica della comunicazione di massa insegna che una
cosa falsa se ripetuta più volte alla fine appare come vera e da un Governo che
possiede tutti i mezzi televisivi e buona parte della carta stampata, cosa
dobbiamo aspettarci</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana size=2><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"></SPAN></FONT> </P>
<P style="MARGIN: 12px" align=justify><FONT face=Verdana size=2><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal"></SPAN></FONT> </P></DIV>
<P style="MARGIN: 12px; LINE-HEIGHT: 100%" align=justify><FONT face=Verdana
size=2>Associazione Lavoratori Cobas-Cub</FONT></P>
<P style="MARGIN: 12px; LINE-HEIGHT: 100%" align=justify><FONT face=Verdana
size=2>15 luglio 2008</FONT></P></FONT></DIV></BODY></HTML></FONT></FONT>