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<DIV><FONT face=Arial size=2>sosteniamo la mobilitazione</FONT></DIV>
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<DIV><BR></DIV>Associazione Solidarietà Proletaria (ASP) <BR>CP 380 – 80133
Napoli <BR><A
href="mailto:Ass-solid-prol@libero.it">Ass-solid-prol@libero.it</A>
<BR><BR>29.07.08 <BR><BR>Aggiornamenti su Nazan Ercan (Zeynep Kiliç) <BR><BR>Il
14 luglio il giudice del tribunale di sorveglianza competente, che doveva
revocare o meno la qualifica giudiziale di “pericolosità sociale” che pendeva
sulla compagna curda Nazan Ercan aveva rinviato, su richiesta dello stesso
avvocato di parte l’udienza. Essa è prevista per ottobre, ma noi pensiamo che la
vicenda Nazan Ercan vedrà il suo epilogo prima di quel mese. <BR>Il 15 luglio,
infatti, la compagna è comparsa anche davanti al giudice del Tribunale civile
che doveva pronunciarsi sulla richiesta circa lo status di rifugiato per motivi
umanitari e ieri 28.07.08 l’avvocato Mauro Angelelli ha comunicato a Nazan che
il giudice di pace ha rigettato la domanda, senza fornire motivazione alcuna.
<BR>Nei giorni precedenti inoltre la Commissione che doveva esaminare la
richiesta di asilo politico e che aveva finora ignorato la questione ha ritenuto
inammissibile la domanda avanzata perché l’asilo era già stato richiesto ed
ottenuto in Germania da Nazan con le false generalità di Zeynep Kiliç, nome che
usava per sfuggire alla repressione dello stato fascista turco di cui è
oppositrice politica. <BR>Un particolare importante: al momento della sua
scarcerazione, prima di arrivare nel CPT di Ponte Galeria, dove Nazan si trova a
tutt’oggi, la compagna è stata condotta presso l’ufficio immigrazione e
registrata ancora una volta come Zeynep Kiliç, nonostante sia ormai accertata la
sua reale identità e nonostante lei stessa ribadisca in continuazione quale è il
suo vero nome. Il 16 luglio inoltre, essa è stata portata nella Questura di Roma
dove, da quanto ci ha raccontato, hanno provato ad intimidirla e a farle firmare
come Zeynep Kiliç una nuova richiesta di asilo politico pretendendo anche che
essa fosse scritta in italiano, cosa che non è assolutamente tenuto a fare un
cittadino straniero. Tutto questo senza che fosse presente un avvocato e anzi
negando a Nazan la possibilità di chiamarlo. La compagna, nonostante le
pressioni ricevute intuendo che qualcosa non andava si è rifiutata di fare
quanto le veniva chiesto. <BR>A quale scopo la polizia politica italiana e la
giustizia insistono nell’utilizzo di un nome che è ormai chiaro essere falso?
Perché indurre Nazan a compilare e sottoscrivere atti che non avrebbero valore
legale? E perché si respinge la richiesta di asilo politico presentata come
Nazan Ercan, considerandola come equivalente a quella avanzata in Germania come
Zeynep Kiliç come se fosse ancora valida la protezione lì ottenuta ?
<BR>Ricordiamo che la Germania aveva presentato richiesta di estradizione nei
confronti di Zeynep Kiliç e che anche dalla Germania Nazan avrebbe potuto essere
espulsa in Turchia. <BR>A quanto ci è dato sapere la domanda di estradizione
della Germania era decaduta, ma non abbiamo informazioni precise al riguardo.
<BR>E’ possibile che le Autorità italiane stiano cercando di consegnare Nazan
alla Turchia per vie traverse? <BR>Comunque sia, il 10 di agosto per Nazan scade
il termine di permanenza nel CPT di Ponte Galeria. <BR>Il 10 agosto è domenica e
normalmente di domenica e sabato non sono previste “uscite” da quel CPT, quindi
la compagna potrebbe esser “liberata” prima, forse l’8 agosto o quando
riterranno più opportuno. <BR>La situazione, che gli avvocati definiscono
incerta e confusa, potrebbe evolvere con il trasferimento di Nazan
nell’aeroporto per essere imbarcata ed espulsa. <BR>Oltre 1500 sono state le
firme raccolte contro l’estradizione ed espulsione di Avni Er e Zeynep Kiliç,
molte le prese di posizione di personalità pubbliche, diverse le interrogazioni
parlamentari e le mozioni approvate dai vari consigli comunali. Il mondo
politico, tutti i giornali, Amnesty International, le varie associazioni a
tutela dei diritti umani e che operano nel campo carcerario sono stati informati
della vicenda. Al momento tutti tacciono. <BR>Chiediamo a tutti di intervenire,
perché Nazan non venga espulsa. <BR>Chiediamo alle radio in particolare di dar
voce alla compagna, di intervistarla e far conoscere la sua storia e il pericolo
che corre. <BR>Chiediamo ai compagni, ai singoli lavoratori e studenti di
esprimere in ogni modo possibile la propria solidarietà a Nazan e la propria
contrarietà all’attuazione della misura di espulsione. <BR><BR>Per ulteriori
informazioni: <BR>scrivere a Ass-solid-prol@libero.it <BR>contatti telefonici:
3333287526- 3466176295- 3400692837 <BR><BR>Per notizie su Avni e Nazan:
www.avni-zeynep.net <BR><!-- SPAMfighter Signature --><br><hr>La mia Cartella di Posta in Arrivo è protetta con SPAMfighter<br>1360 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo.<br>Scarica gratuitamente <a href="http://www.spamfighter.com/lit">SPAMfighter</a>!</BODY></HTML>