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<DIV><FONT face=Arial size=2><FONT face="Times New Roman" size=3><STRONG><FONT
size=4>Mobilitazione d'autunno? Vediamoci il 9
settembre<BR></FONT></STRONG><BR>I primi passi del governo hanno confermato le
previsioni di chi<BR>considera la destra italiana un miscuglio di populismo,
autoritarismo<BR>al servizio di una logica padronale e confindustriale. Il
pacchetto<BR>sicurezza con il suo razzismo istituzionale, gli
attacchi<BR>indiscriminati contro la popolazione campana in difesa della
salute<BR>contro le discariche tossiche, l'assalto ai servizi pubblici locali,
i<BR>ripetuti attacchi contro i lavoratori pubblici definiti "fannulloni"<BR>con
l'unico scopo di smantellare la Pubblica Amministrazione, il<BR>rilancio di una
politica militaresca con la conferma e ampliamento<BR>delle missioni militari e
la forte determinazione a costruire la nuova<BR>base di Vicenza nonostante
l'opposizione popolare fino ai soldati<BR>nelle città, fanno il paio con il
tentativo di Confindustria, tramite<BR>il tavolo concertativo, di abolire il
contratto nazionale, con i<BR>desiderata integralisti del Vaticano, con una
politica dell'Unione<BR>europea che, con le direttive sul rimpatrio dei migranti
e con quella<BR>sull'allungamento della settimana lavorativa, suggellano il
clima<BR>reazionario che si respira in tutto il continente.<BR>A tutto questo si
associa, ma non si sovrappone per importanza,<BR>l'arroganza istituzionale di un
governo che fa dei processi giudiziari<BR>del proprio leader il perno della
propria politica.<BR><BR>Di questa situazione porta una responsabilità diretta
anche il<BR>centrosinistra che con l'esperienza del governo Prodi ha spianato
la<BR>strada a gran parte delle misure - criminalizzazione dei
Rom,<BR>flessibilizzazione del mercato del lavoro, base di Vicenza,
Alta<BR>Velocità, repressione delle popolazioni campane in rivolta contro
la<BR>gestione rifiuti - che oggi appaiono giustamente odiose. Anche
la<BR>politica concertativa delle Confederazioni sindacali ha permesso
al<BR>precedente governo di centrosinistra di portare avanti l' attacco
al<BR>mondo del lavoro ed allo Stato Sociale contribuendo sostanziosamente<BR>al
ritorno di Berlusconi.<BR><BR>Sullo sfondo di queste dinamiche nazionali si
stagliano scenari<BR>internazionali molto preoccupanti. Il primo è quello di una
Unione<BR>Europa che si presenta nemica dei lavoratori e dei popoli come è
stato<BR>ben percepito dal popolo irlandese; il secondo è quello del rumore
di<BR>sciabole che si ode attorno all'Iran; ma la questione più
grave<BR>indubbiamente è lo scenario economico che manifesta segnali di
crisi<BR>strutturale da prendere in seria considerazione nell'azione
politica<BR>nei singoli paesi.<BR><BR>Di fronte a questo quadro è evidente che
serve un nuovo protagonismo<BR>sociale, dal basso, partecipato, capace di
connettere i tanti fili di<BR>resistenza sociale che pure esistono e di battere
un colpo per<BR>esprimere la porzione di paese che non si rassegna
all'esistente, che<BR>vuole reagire allo stato di cose presenti.<BR><BR>Come
organizzazioni e persone che hanno mantenuto un filo comune di<BR>dibattito e di
mobilitazione in questi anni, abbiamo avvertito<BR>l'esigenza di un primo
incontro per costruire una mobilitazione contro<BR>il governo e la
Confindustria, senza fare sconti al Pd. Osserviamo,<BR>oggi, che l'esigenza di
una mobilitazione, autonoma dal Pd, si estende<BR>ad altri soggetti della
sinistra che pure sono stati legati<BR>all'esperienza del centrosinistra. E' un
fatto di per sé positivo.<BR><BR>Per questo proponiamo un incontro
dell'opposizione sociale, sindacale<BR>e politica il 9 settembre per contrastare
le politiche filopadronali e<BR>razziste del governo, gli attacchi ai lavoratori
e ai migranti che<BR>vengono anche dall'Europa, le politica di guerra,
l'offensiva<BR>integralista del Vaticano, la repressione contro i movimenti e
le<BR>comunità in lotta.<BR><BR>Un incontro aperto, in grado di ragionare sulle
mobilitazioni<BR>immediate e sulle forme più efficaci per estendere
partecipazione e<BR>protagonismo dei movimenti.<BR><BR><EM>Confederazione Cobas,
Rappresentanze Sindacali di Base, Rete dei Comunisti, Sinistra
Critica,<BR>Giorgio Cremaschi (Fiom-Cgil), Marco Bersani (Attac),
Giorgio<BR>Sestili (Collettivi universitari Roma)<BR></EM>info e adesioni:
</FONT><A href="mailto:novesettembre@gmail.com"><FONT face="Times New Roman"
size=3>novesettembre@gmail.com</FONT></A><BR></FONT></DIV></FONT></DIV></BODY></HTML>