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<DIV>Le FS hanno licenziato il macchinista/RLS</DIV>
<DIV><BR>Dante De Angelis. L'aver esercitato il diritto di critica ed il ruolo
di scrupoloso RLS è costato, ancora una volta, il posto di lavoro a Dante De
Angelis, macchinista in forza al deposito locomotive di Roma S. Lorenzo. Con
questo atto la Società vorrebbe chiudere la bocca ad un delegato che ha osato
mettere in evidenza le possibili lacune, ammesse anche dallo stesso AD Moretti,
che hanno determinato lo spezzamento di due Eurostar nell'arco di 10 giorni. Con
questa azione, che segue quella degli 8 licenziamenti di Genova ai danni di
operai che avevano già terminato l'attività di manutenzione programmata il
gruppo dirigente delle FS spa apre uno scontro senza precedenti contro i
lavoratori delle FS, ai quali si chiede di tacere anche quando, nel ruolo di
RLS, hanno l'obbligo di segnalare ogni possibile elemento di rischio che possa
pregiudicare la sicurezza dei lavoratori, dei treni e dei cittadini che ogni
giorno li usano con fiducia.<BR>Dopo le abbuffate di ipocrisia (precedenti la
stesura del Testo Unico) che lo volevano al centro di un sistema virtuoso
tendente al progressivo miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi
di lavoro, il ruolo del RLS, col licenziamento di Dante De Angelis, torna a
essere quello delle origini: scomodo e, quindi, da ridurre al minimo, al
silenzio. In più, Dante è stato licenziato perchè ha posto al servizio della
collettività, dei cittadini-viaggiatori, la propria esperienza, una sorta di
garanzia che, per qualità del servizio ferroviario, si potesse contare
soprattutto sui diretti artefici: i ferrovieri stessi.<BR>Per questo abbiamo
tutti il dovere di rispondere in modo adeguato a questa sfida, richiedendo il
reintegro immediato di Dante De Angelis. <!– google_ad_section_end –></DIV>
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