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<pre> <br>DALLE MIE PARTI SI DICE "CAPPELLATO" ERA TEMPO CHE SI SAPEVA "DEI VIZI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU'" DEI PADRONI OVUNQUE, LEGHISTI O PRETI POCO IMPORTA, ECCO A COSA SERVE L'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA...<br><br><br><br><br><br>CLANDESTINI IN FABBRICA; NEI GUAI POLITICO LEGHISTA... <br> <br> <br> <br> <br> Corpo:<br> <br> <br> <br> Clandestini nel suo capannone: nei guai un assessore leghista<br>Massimo Franchi<br><br><br><br>Predicano<br>bene, ma razzolano molto male. I leghisti urlano contro l'immigrazione<br>clandestina e nel frattempo sfruttano gli stessi immigrati per<br>arricchirsi.<br><br>Faceva<br>così anche Roberto Zanetti, assessore della Lega alle Attività<br>produttive e presidente degli artigiani di Cartigliano, comune in<br>provincia di Vicenza. Nel capannone di sua proprietà la Guardia di<br>Finanza di Bassano del Grappa ha scoperto un laboratorio di<br>confezionamento di abbigliamento con nove cinesi costretti a lavorare<br>in condizioni pietose.<br><br>L'assessore<br>adesso cerca di difendersi dicendosi sconcertato. «Questa storia mi<br>toglie 10 anni di vita, io non ne sapevo niente».<br><br>Dopo<br>aver effettuato una serie di controlli nei giorni precedenti, i<br>finanzieri della Compagnia di Bassano sono entrati in azione all'una di<br>notte di mercoledì. Nell'immobile c'erano 9 asiatici. A finire in<br>manette sono state la donna cinese che gestiva il laboratorio,<br>immigrata regolarmente in Italia, e due operai sui quali pendeva già un<br>provvedimento di espulsione, arrestati per violazione della legge<br>(pensa un po') Bossi-Fini. Tre erano regolari, di altri tre non avevano<br>documenti.<br><br>Gli<br>operai lavoravano giorno e notte in mezzo a puzza e rumore. Ma nel<br>capannone erano completamente segregati dormendo in due stanzette<br>nascoste dietro un armadio con un solo e lurido wc. Gli otto vivevano<br>come schiavi: lavoravano tutta la notte, non uscivano mai. La<br>"direttrice", almeno, aveva una camera tutta per sè.<br><br>«Quando<br>siamo arrivati hanno iniziato a correre e a gridare, ma la cosa che ci<br>ha colpito di più - spiega il capitano Danilo Toma della compagnia di<br>Bassano del Grappa - è stato il doppio fondo che abbiamo trovato su un<br>muro. Da una botola si accedeva alle stanze, di cui una piccolissima,<br>pochi metri quadri con i letti ammassati e un puzzo incredibile».<br><br>Per<br>quanto riguarda la posizione dell'assessore, il capitano spiega: «Come<br>il fratello, al momento non è indagato, anche perché il contratto di<br>affitto era regolare». Difficile però credere che la famiglia Zanetti<br>non fosse al corrente di cosa stesse accadendo nel capannone. «La casa<br>dei Zanetti dista poche centinaia di metri», osserva il capitano. In<br>più, non è la prima volta che nel profondo Nord est leghista vengono<br>scoperti laboratori clandestini: «Di casi simili anche in zona ne<br>abbiamo scoperti parecchi», ricorda il capitano.<br><br>Zanetti<br>da parte sua cerca di difendesi. «La cinese titolare - spiega Roberto<br>Zanetti - era venuta da noi la scorsa primavera; era stata costretta ad<br>abbandonare la precedente sede, ne cercava un'altra e aveva saputo del<br>nostro capannone. Era iscritta alla Camera di Commercio e, a quanto ci<br>constava, i suoi dipendenti erano a posto con il permesso di soggiorno.<br>Insomma, sembrava tutto in regola e abbiamo perfezionato la locazione,<br>alla luce del sole».<br><br>Peccato<br>che "alla luce del sole" però non lavorassero i cinesi. E Zanetti ne<br>era al corrente. «Parevano invisibili - continua l'assessore vicentino<br>- lavoravano di notte, come formiche, non disturbavano. Cosa<br>combinassero là dentro, non lo sapevamo: avevano messo subito le tende<br>alle finestre e non aprivano a nessuno. Consideravamo l'affitto che ci<br>pagavano una sorta di compensazione: in fondo, è proprio per colpa<br>della Cina che abbiamo cessato la nostra attività originaria».<br><br>È<br>rimasto «sorpreso e sconcertato» anche il sindaco leghista di<br>Cartigliano, Germano Racchella, nell'apprendere che il capannone dove è<br>stato scoperto un laboratorio cinese clandestino è di proprietà di un<br>suo assessore. «Una bella mazzata - commenta il primo cittadino - Sono<br>sorpreso più come leghista che come sindaco», dice orgogliosamente.<br>Racchella non ha ancora sentito il suo assessore e collega di partito<br>Roberto Zanetti e non lo farà prima di sera. «Ho convocato una riunione<br>- spiega il sindaco - vedremo cosa uscirà dall'incontro».<br><br>Pubblicato il: 22.08.08<br>AI LAVORI FORZATI ALL'ASINARA ALTRO CHE "RIUNIONI"...<br>Modificato il: 22.08.08 alle ore 18.16</pre><br /><hr />Personalizza Hotmail! <a href='http://get.live.com/mail/features#ID0EMJAC' target='_new'>Dai un po' di colore alla tua casella di posta! </a></body>
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