<div dir="ltr"><div class="gmail_quote"><font style="font-family: courier new,monospace;" size="2"><b>Termoli.</b> Temperature elevate e
condizionatori d'aria spenti. Nello stabilimento Fiat Powertrain di Termoli oggi
pomeriggio i lavoratori hanno incrociato le braccia per protestare contro le
condizioni di lavoro rese difficili dal caldo. <br></font><div bgcolor="#ffffff"><div><font size="2" face="Arial"><font style="font-family: courier new,monospace;" size="2">La protesta è nata intorno
alle 15,30 quando i lavoratori del secondo turno, iniziato alle 14, si sono resi
conto della difficoltà nel proseguire. La rls dello <b>Slai-Cobas</b>,
Andrea Di Paolo, e altre rsu delle sigle sindacali Fim, Fiom, Failms e Uil,
hanno improvvisato un corteo che ha attraversato le officine di Termoli Due e
Termoli Tre per arrivare alla fine nella zona degli altoforni. <br>Con un
megafono i responsabili per la sicurezza dei lavoratori hanno spiegato che in
giornate così dovrebbe funzionare l'impianto di aria condizionata e che invece
ieri era evidentemente disattivato. Il corteo è diventato sempre più compatto e
dopo due ore di manifestazione nelle officine sono stati accesi i condizionatori
d'aria. Solo allora gli operai sono tornati al lavoro. Soddisfatti i
rappresentanti sindacali: «Per me si è trattato di un piccolo movimento di
liberazione», ha dichiarato Andrea Di Paolo facendo riferimento anche ai tanti
lavoratori precari che, pur non accodandosi al corteo, si sono comunque fermati.
</font><br></font></div></div>
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