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<P class=MsoTitle><FONT face=Arial size=2>Comunicato rete nazionale giunto da
Ravenna</FONT></P>
<P class=MsoNormal><FONT size=2><SPAN><FONT face=Arial>Una delegazione in
rappresentanza della Rete nazionale per la sicurezza sul lavoro ha fatto
un'incursione oggi, 5 settembre, al Festival del cinema di Venezia in occasione
della proiezione per il pubblico dei film sulla strage degli operai della
ThyssenKrupp. <?xml:namespace prefix = o ns =
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<P class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Book Antiqua'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=2><FONT face=Arial>Abbiamo esposto all'esterno del Palalido uno striscione
"basta morti sul lavoro" e dei cartelli in solidarietà e per la riassunzione del
ferroviere Rls Dante De Angelis. All'interno, invece, in una sala piena, alla
presenza di registi ed attori dei film "La fabbrica dei tedeschi" (di
Calopresti) e "ThyssenKrupp" (con l'operaio Carlo Marrapodi), con la presenza
dei lavoratori dall'Associazione Esposti Amianto di Monfalcone, così come
dell'ex ministro Damiano, ci è stato impedito di diffondere dei volantini. Ma
non ci hanno potuto impedire di leggere ad alta voce un comunicato che spiegava
le ragioni della nostra presenza al Festival del cinema, il nostro apprezzamento
per l'impegno di questi registi che interpretano con l'arte visiva la nostra
stessa battaglia a difesa della vita dei lavoratori e abbiamo fatto appello ad
unirsi alla nostra lotta, ai nostri programmi e proposte. Questo intervento, che
la direzione ha cercato comunque d'impedire senza riuscirci, ha trovato il
consenso del pubblico presente con un'applauso
generale.<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoBodyText><FONT face=Arial size=2>All'uscita invece è scattata la
rappresaglia autorizzata dal direttore della Mostra del cinema: forze
dell'ordine con scudi e manganelli, in assetto antisommossa, sembravano pronti a
caricare. Hanno tentato di strapparci dalle mani lo striscione e d'impedirci il
volantinaggio ma la nostra denuncia di fronte alle persone che uscivano dalla
sala di proiezione ha attirato molta attenzione che, di fatto ha impedito
un'azione repressiva incredibilmente spropositata. Ci hanno spinti fuori dalle
transenne dove abbiamo riaperto lo striscione con i lavoratori di Monfalcone che
si sono uniti a noi e abbiamo rilasciato interviste ai giornalisti
presenti.</FONT></P>
<P class=MsoBodyText align=center><STRONG><FONT size=2><FONT
face=Arial> </FONT></FONT><FONT face=Arial
size=2>Integrazione</FONT></STRONG></P>
<P class=MsoBodyText><FONT size=2><FONT face=Arial><STRONG><SPAN
style="FONT-WEIGHT: normal">Si e’ avuta in uscita dalla sala una rappresaglia
ulteriore mentre accadeva l’attacco allo striscione, un compagno Marco Desini,
peraltro invalido civile, e che non aveva potuto accorrere subito, si e’ visto
sequestrata la borsa con bollettini ed opuscoli sindacali di Slai cobas per il
sindacato di classe, che in precedenza aveva dovuto assurdamente consegnare alla
sicurezza. Il compagno Dorigo che ha fatto nel merito un comunicato
nell’immediatezza della comunicazione si scusa se pareva personalizzare sulla
vicenda ma al momento non aveva notizie avendo dovuto rimanere impegnato in
altre cose in sede ed aveva appreso solo di questa ulteriore grave provocazione,
sulla quale seguira’ querela.</SPAN><BR
style="mso-special-character: line-break"></STRONG></P></FONT></FONT></DIV></BODY></HTML>