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<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><FONT color=#000000 size=3>Dopo il
decreto Carfagna, continua la caccia alle prostitute: a Roma il decreto Alemanno
aggiunge un altro tassello:”Vietato indossare abbigliamenti che manifestino
inequivocabilmente l'intenzione di adescare o esercitare l'attività di
meretricio”</FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">L'11 settembre il consiglio dei ministri ha
approvato il disegno di legge del Ministro per le pari opportunità (modifiche
alla legge 20/2/58 n° 75, meglio nota come legge Merlin.)</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Un disegno di legge scarno, costituito da soli 4
articoli, ma che riassume e dà dignità di legge nazionale a un decennio di
mistificatorie campagne mass-mediatiche ed interventi di diversi sindaci e
giunte in termini di repressione, criminalizzazione delle prostitute,
intrecciati con le campagne razziste e securitarie. </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Una legge che non cancella direttamente la legge
Merlin, ma, nei fatti, la stravolge, spianando la strada alla riapertura delle
case chiuse. Ma già provvedimenti di stampo fascista, come le multe, “moderne”
tasse sul commercio dei corpi delle donne avevano, praticamente, anticipato una
forma di tassazione, aperto il “dibattito”, facendo fiorire le più fantasiose e
“moderne” soluzioni. Il problema non sono le prostitute, ma le concezioni
maschiliste, di ineluttabilità del destino di oppressione e violenze sulle
donne: o mogli devote, silenziose e sottomesse, o puttane con cui “si può fare
tutto quello che a tua moglie non chiederesti mai”: non è certo un problema di
sicurezza, traffico in tilt o innocenti occhi che non devono vedere le brutture.
</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Una legge che, apparentemente, afferma di
combattere lo sfruttamento di donne e minori, più deboli tra i deboli, con
multe, galera e rimpatrio per i minori stranieri. Qualcuno si è anche spinto ad
affermare che le prostitute che non dovessero pagare le multe, dovranno essere
rimpatriate(sic!).</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Se contribuisci a rimpinguare le casse dello stato
o dei comuni, bene, altrimenti, via! Altro che togliere linfa al mercato, come
dice la ministra, come se a casa o in strada non sia sempre sfruttamento e
violenza. </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Un decreto che sancisce la prostituzione di
“classe” “bonificare la città dalla prostituzione on the road” “problema di
decoro urbano”: si ghettizza e reprime, trattando la prostituzione come una
questione di ordine pubblico o questione morale. Ma, naturalmente, la
prostituzione d'alto bordo, al chiuso dei privèè o nei festini erotici o, per le
più neglette nei moderni bordelli, va sempre bene! Mal che vada c'è sempre il
turismo sessuale!</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">“Come donna impegnata in politica e nelle
istituzioni, la prostituzione mi fa rabbrividire, mi fa orrore non comprendo chi
vende il proprio corpo” così la ministra Carfagna nel presentare il suo disegno
di legge sulla prostituzione. Giustamente la Corso ha replicato:”La signora ha
usato il suo corpo per arrivare dove è arrivata..” e ha aggiunto:”...E poi,
certo, chi lo vende sulle strade lo vende per poco, non tutti possono venderlo
bene. Insomma ognuno lo vende come può” e, ancora:”..le misure che sono state
varate contro la prostituzione renderanno più invisibili le prostitute e più in
balia degli sfruttatori. I trafficanti toglieranno le donne dalla strada ma
metteranno in piedi appartamenti dove farle lavorare e lo faranno con il
beneplacito del governo”</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Oggi si criminalizzano le prostitute, la parte più
debole del genere femminile, ma per attaccare tutte le donne, umiliarle,
denigrarle, normarle, per meglio poterle opprimere!</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Milano, 17 settembre '08</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Movimento femminista proletario rivoluzionario
milano</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P></FONT></DIV></BODY></HTML>