<div dir="ltr"><div class="gmail_quote">Ricevo e inoltro un interessantissimo documento sulla crisi economica mondiale che vi invito a leggere.<br><div dir="ltr">------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br>
<font size="2" face="Arial"><b><br><p align="center">LA TRUFFA DEI PRODOTTI DERIVATI E LE CONNIVENZE DEI
GOVERNI</p></b>
<p align="justify">In questi giorni molti lavoratori e lavoratrici si stanno
chiedendo cosa stia succedendo nell'economia mondiale. Lo scenario a cui stiamo
assistendo è il seguente: alcune grandi banche hanno fallito, altre si accingono
a portare i libri in tribunale, talune vengono salvate o tramite
l'incorporazione in altri istituti o attraverso l'intervento delle banche
centrali e dei governi nazionali. In quest'ultimo caso possiamo parlare di vere
e proprie nazionalizzazioni. Il fallimento della Lehman Brothers e la
nazionalizzazione delle due grandi agenzie Fannie Mae e Freddie Mac che
gestivano oltre il 50% del mercato dei mutui USA segnano simbolicamente la fine
di un modello di sviluppo. La prima era passata indenne alla crisi del '29
mentre le altre due vennero costituite dopo la grande depressione per
risollevare le sorti del mercato immobiliare. Per avere un quadro più esauriente
della situazione è il caso di menzionare l'incorporazione della Bear Stearns da
parte della JP Morgan con l'apporto di due miliardi di dollari da parte della
Federal Reserve (Banca centrale americana) e della Merrill Lynch da parte della
Bank of America, il recentissimo salvataggio del più grande istituto
assicurativo del mondo l'Aig da parte della Federal Reserve e del Tesoro
americano nonché il crollo in borsa della Morgan Stanley e della Goldman Sachs.
La lista potrebbe continuare e sicuramente nei prossimi giorni assisteremo ad
ulteriori sconvolgimenti del panorama finanziario e non solo.</p>
<p align="justify">Aldilà delle specifiche attività che caratterizzano i singoli
istituti esiste un terreno comune: i prodotti derivati. Fannie Mae e Freddie Mac
acquistano i mutui concessi dalle varie istituzioni finanziarie subentrando nei
crediti vantati da quest'ultime nei confronti dei privati cittadini. Ovviamente
il prezzo dei crediti rilevati è inferiore al loro valore nominale. A questo
punto i crediti vengono trasformati in obbligazioni strutturate (prodotti
derivati chiamati cdo) e vendute sul mercato a fondi pensioni, istituti di
credito etc.. A sua volta gli acquirenti si rivolgono alle assicurazioni come
Aig per premunirsi dal rischio di fallimento delle società che hanno emesso le
obbligazioni ed ottengono altra carta straccia ossia prodotti derivati
denominati cds. Ma Aig a questo punto se qualcuno fallisce dove li prende i
fondi per pagare? Semplice emette altre obbligazioni. <b>In buona sostanza a
fronte di 1 euro di metallo ne girano 10 di carta straccia</b> e ciò consente di
fare utili da capogiro a tutti i commensali, sino a che il meccanismo non si
inceppa e ci si rende conto che ci troviamo ne più ne meno di fronte ad una
catena di Sant'Antonio semplicemente più sofisticata, a scala planetaria e per
importi pari a circa 15 volte il PIL di tutto il mondo. Per intenderci, la
catena sta continuando, gli 85 miliardi di dollari dati dalla banca centrale
americana (le cui casse ormai sono quasi vuote) altro non sono che un prestito
fatto dal Tesoro americano, che ha preso possesso dell'80% delle azioni della
società, a fronte del quale dovrà emettere nuove obbligazioni!!!! Fannie e
Freddie gestiscono 5.200 miliardi di dollari pari ad un terzo del PIL americano,
dunque i duecento miliardi di dollari iniettati dalla Fed rischiano solo di
essere l'antipasto di un banchetto i cui costi saranno scaricati sulle spalle
delle classi lavoratrici del pianeta (è evidente che l'acquisizione dei
pacchetti di carta straccia è avvenuta da parte di tutti i paesi del mondo).
Dunque siamo tutti sulla stessa barca? No in questi anni queste due società
hanno usufruito di straordinarie agevolazioni fiscali pari agli utili realizzati
che sono stati intascati dagli azionisti (parliamo di circa 240 miliardi di
dollari), gli stessi che oggi scaricano sul bilancio pubblico americano il conto
delle loro ruberie.</p>
<p align="justify">E' ovvio che <b>per arrivare ad una simile follia occorreva che
tutti lavorassero nella stessa direzione: governi e mondo della finanza</b> in
tutta la sua più ampia accezione. Infatti la Banca centrale americana, mentre si
distribuivano mutui a pioggia ed il prezzo degli immobili raggiungeva quotazioni
fuori dalla realtà, anziché frenare procedeva ad una riduzione continua dei
tassi d'interesse portandoli sino all'1%, per paura che il mercato dei mutui e
degli immobili subissero una contrazione ed il gioco venisse scoperto. La
politica dello struzzo lungi dal risolvere il problema lo ha ingigantito
spostandolo soltanto temporalmente.</p>
<p align="justify">Ma se il problema è solo americano, come asseriscono alcuni,
perché crollano in borsa anche le banche europee? La risposta è semplice le
interconnessioni tra la finanza americana ed europea sono molto più ramificate e
complesse di quanto non si dica e le banche europee hanno acquistato grandi
quantità di prodotti derivati. </p>
<p align="justify">Un ragionamento a parte meritano i fondi pensioni. Sia il
Fonchim (chimici) che il Cometa (metalmeccanici) hanno in portafoglio
obbligazioni Lehman Brothers per importi pari rispettivamente a 3.650.000 euro e
3.850.000. Se è vero che l'incidenza sul patrimonio è ancora bassa (0,2%-0,1%),
è evidente che di fronte ad ulteriori fallimenti tale percentuale aumenterà con
effetti nefasti sulle pensioni future dei lavoratori, che, dopo aver assistito
al massacro della previdenza pubblica orchestrata dai vari governi succedutisi,
oggi rischiano anche la previdenza integrativa. In buona sostanza non esiste più
alcuna certezza per il posto di lavoro e per la pensione.</p>
<p align="justify">Ma una volta svelata la tecnica con il quale si sta compiendo
la più grande truffa della storia ai danni del mondo del lavoro dipendente,
nella sola Manhattan sono stati licenziati più di 100.000 lavoratori e
lavoratrici bancari, non abbiamo ancora capito le ragioni profonde per cui siamo
arrivati a questo punto e soprattutto perché l'economia è dominata dalla
finanza. Seppur le dinamiche esposte sono complesse le ragioni sono molto
semplici. Gli azionisti investono i propri capitali esclusivamente seguendo un
principio: la massima valorizzazione del capitale. Normalmente, salvo casi di
monopolio in settori cardini come l'energia dove infatti i profitti sono
superiori alla media, quando un settore merceologico realizza alti profitti i
capitali si spostano immediatamente sino a che l'offerta diviene eccessiva
rispetto alla domanda, i prezzi diminuiscono ed il livello dei profitti si
adegua a quello degli altri settori di merci o servizi. Quando l'economia reale
non riesce più a valorizzare i capitali in quanto i consumi scendono e la
concorrenza internazionale è sempre più estesa ed agguerrita la finanza diviene
una sorta di paradiso. Ma c'è un'altra particolarità nella finanza. Il
meccanismo di livellamento dei profitti non funziona per una ragione molto
semplice, la possibilità di vendita di prodotti finanziari è pressoché
illimitata. Non esiste nessuna merce che ha un fatturato pari a 15 volte il PIL
del mondo come nel caso dei soli prodotti derivati. Se a questo aggiungete
governi e banche centrali ubbidienti pronti a fare politiche monetarie e fiscali
che amplificano i profitti il gioco e fatto.</p>
<p align="justify">E' importante a questo punto comprendere quale debba essere
l'atteggiamento dei lavoratori di fronte ad un evento di tale portata che avrà
sicuramente ripercussioni pesantissime anche nell'economia reale. Dopo la crisi
del '29 il PIL americano crollo del 30%<b>. La gravità di questa crisi, per la
portata delle masse monetarie in oggetto, per l'interconnessione di tutte
l'economie del mondo, la Cina è il primo paese esposto con gli USA, e
soprattutto per i legami indissolubili tra finanza ed economia reale alimentati
dalla normativa emanata negli ultimi venti anni, sarà sicuramente maggiore di
quella del '29</b>. A cui segui la seconda guerra mondiale per una nuova
spartizione del pianeta. I lavoratori e le lavoratrici debbono separare il
proprio destino da quello degli attuali padroni del mondo, che con la loro
avidità hanno compiuto la più grande rapina della storia dell'umanità (altro che
tangentopoli) ed oggi vogliono far pagare a noi il conto.</p>
<p align="justify">Dobbiamo riprendere a lottare per una pensione pubblica e
rimandare al mittente la legge del TFR nei fondi pensioni, dobbiamo chiedere
intransigentemente l'aumento dei salari oltre l'inflazione e respingere senza
esitazioni qualsiasi controriforma dei contratti nazionali che peggiori
ulteriormente il nostro potere di acquisto, dobbiamo lottare affinché si proceda
alla nazionalizzazione di tutti i settori strategici del paese per ridurre
l'impatto occupazionale derivante dalla crisi, <b>occorre lavorare seriamente
alla formazione di un vero sindacato internazionale che abbia la capacità di
contrastare a livello globale l'azione nefasta delle banche centrali e dei
governi liberisti che ci hanno portato a questa drammatica situazione, e per
ultimo e non certo in ordine di importanza dobbiamo contrastare senza tregua
qualsiasi spinta guerrafondaia tesa ad una nuova spartizione del pianeta. </b></p>
<p align="justify"><b>Daniele Canti - Direttivo Nazionale Fisac-CGIL
</b></p></font><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br>Questa mail ti arriva perchè ti sei iscritto oppure hai avuto una corrispondenza personale e/o attraverso altri con i gestore della mail. I tuoi dati non saranno in alcun modo resi pubblici o ceduti a terze persone. Serviranno solo ed esclusivamente per l'invio di NewsLetter e/o comunicati di interesse politico e/o sindacale nel pieno rispetto delle vigenti leggi sul diritto alla privacy. Se non sei più interessato a ricevere mail da questo indirizzo, o in realtà non lo sei mai stato - anche se ciò è sintomo di arida non curanza - ti preghiamo di risponderci con una mail di insulti. Sempre meglio l'odio che l'indifferenza. Oppure puoi farlo direttamente rispondendo a questa mail con la parola CANCELLAMI. ;-)<br>
</div>
</div><br><br>
</div>