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<DIV> </DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>PRECARI PT:<BR>NESSUNA RESA.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><BR>La nuova norma che liquida i precari delle
Poste è giunta in perfetta sintonia (morale, politica, temporale) con l’ultimo
accordo della “banda dei sette”.<BR>Per evitare, infatti, l’effetto devastante
del “risarcimento” invece del posto a tempo indeterminato, chi non
chiederà di sottoscriverlo, tra vecchi e nuovi reintegrati?<BR>Nella
precedente occasione, ben il 17% non l’aveva accettato, condividendo e seguendo
le nostre lotte.<BR>Un bel pugno nello stomaco per lorsignori.<BR>Come
recuperare?<BR>Sindacati, Poste Italiane s.p.a. e Governo, ciascuno con i propri
strumenti; hanno - in segreto e dietro le quinte - studiato il caso e …
l’arbitro ha fischiato la fine della partita.<BR>Un po’ buffoni (tutti) quando
fingono di reclamare; un po’ fascisti (tanti), quando impongono il primato
dei padroni.<BR>Vuol dire, allora, che la partita continua “fuori campo”.<BR>Per
noi, almeno.<BR>Appuntamento a ottobre.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Infatti: IL 4 OTTOBRE 2008, NEL CORSO DELLA MANIFESTAZIONE CONTRO IL
RAZZISMO, TUTTI I “PRECARI-REINTEGRATI” DI POSTE ITALIANE S.P.A., SIT-IN DAVANTI
A PALAZZO CHIGI.<BR></DIV>
<DIV><BR>PER AGGIORNAMENTO E CHIAREZZA:</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>La legge berlusconiana che ha modificato - peggiorandoli - i criteri per
l’assunzione dei lavoratori a tempo determinato (dando all’impresa la libertà di
farne quello che vuole …), ha messo anche a disposizione delle società (Poste
Italiane in specie …) una sanatoria, per cui ai lavoratori ancora in causa
(appello e cassazione) il giudice – se conferma l’illegittimità del termine –
riconosce solo un più che modesto risarcimento, rimandandoli a casa.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> Tale “sanatoria” si applica ai contratti stipulati ai sensi e per
gli effetti degli articoli 1, 2 e 4 del Dlg. 368/01 (non, ovviamente a quelli
precedenti al 2001); non si applica ai contratti stipulati tramite agenzie
interinali. <BR>Ne’ si applica tale sanatoria ai lavoratori CTD che hanno
lavorato prima o lavoreranno dopo l’entrata in vigore di quella norma; per cui
potranno tentare la rivendicazione giudiziaria per la trasformazione del
contratto a tempo indeterminato.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>* * *<BR>In piena sintonia ricattatoria con tale norma, la “banda dei 7” ha
fatto circolare un secondo accordo, per cui se il lavoratore vuole consolidare
il posto di lavoro ottenuto per sentenze (non passate ovviamente in giudicato,
cioè dalla cassazione), deve restituire i soldi e altre penalità; e per chi è
stato estromesso per sentenza sfavorevole, entrare nella “solita” graduatoria
dal 2010 …</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> La proposta aziendale si rivolge SOLO ai lavoratori che sono stati
assunti ai sensi dell’art. 1 del D.lgs 368/01 e si chiude al 31.10.2008.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Ognuno può e deve quindi preliminarmente verificare il proprio caso,
rivolgendosi a questa Organizzazione per ogni esigenza.<BR>La norma sarà
comunque oggetto di contestazione presso la Corte Costituzionale, ma anche in
sede di protesta di massa, come programmiamo – per esempio – di fare al 4
ottobre 2008 davanti al Palazzo del Parlamento. Confermeremo sul nostro
sito.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>CONCLUSIONE: <BR> Non affrettarsi a sottoscrivere l’accordo (c’è
tempo sino al 31 ottobre 2008);<BR> Verificare la propria situazione
contrattuale e giudiziaria;<BR> Rivolgersi al Sindacato (quello “giusto”
ovviamente, che non sia complice dell’azienda e del
governo);<BR> Continuare a lottare nei modi utili e possibili anche –
eventualmente – per ridurre al minimo i danni.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>settembre 2008</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>COBAS POSTE/CUB<BR></DIV></FONT></BODY></HTML>