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<DIV>INCIDENTI LAVORO: MORTO OPERAIO RFI; SEQUESTRATI CARRELLI
FS<BR><BR>*<BR><BR><BR>INCIDENTI LAVORO: MORTO OPERAIO RFI; SEQUESTRATI CARRELLI
FS*<BR><BR>*<BR>(ANSA) <BR>- FIRENZE, 4 OTT - C'è un'inchiesta per omicidio
colposo della <BR>procura <BR>della Repubblica di Firenze per la morte di
Alessandro Marrai, <BR>50 anni <BR>di Prato, l'operaio di Rfi travolto da un
carrello nella <BR>stazione di <BR>Castello (Firenze). Nell'ambito degli
accertamenti sono <BR>stati fatti <BR>sequestrare, e si trovano ora in un
deposito della polizia <BR><BR>ferroviaria, due carrelli ferroviari. Uno è
quello che ha travolto <BR><BR>Marrai, uccidendolo, e ferito i colleghi Alfio
Bardelli, 52 anni, a <BR>cui <BR>è stata amputata parte della gamba sinistra, e
Andrea Tomberli, 25 <BR>anni, <BR>di Campi Bisenzio (Firenze); l' altro è un
mezzo posizionato <BR>sullo <BR>stesso binario secondario lungo il quale
lavoravano i tre operai <BR>Rfi. La <BR>dinamica è in fase di accertamento da
parte della procura <BR>della <BR>Repubblica, e a questo proposito sono state
già raccolte dalla <BR>Polfer le <BR>testimonianze di due altri operai di una
ditta appaltatrice <BR>che erano <BR>proprio a bordo del carrello
dell'investimento. Il corpo di <BR>Marrai, <BR>intanto, è stato restituito ai
familiari dopo che è stato <BR>eseguito un <BR>esame esterno, ma non l'autopsia,
all'Istituto di Medicina <BR>legale di <BR>Firenze. (ANSA). 04-OTT-08
17:51 ***<BR><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><FONT face="Times New Roman"
size=3>*L'AMMINISTRATORE DELEGATO MAURO MORETTI<BR>**IN <BR>UN GIORNO DI LUTTO
PER I FERROVIERI,<BR>** **INVECE DI UN DIGNITOSO <BR>SILENZIO,<BR>OFFENDE
MINACCIA E DISINFORMA<BR>*<BR><BR> <BR>**<BR><BR>Sarebbe stato
<BR>preferibile che l'Amministratore delegato, in una giornata <BR>di lutto
<BR>per i ferrovieri, si fosse rivolto alla categoria per un <BR>segnale di
<BR>cordoglio, anziché lasciarsi andare ad inopportune
esternazioni.<BR><BR>Non <BR>una parola sul nostro compagno di lavoro,
dipendente di RFI, morto a <BR><BR>Sesto Fiorentino.<BR><BR>Oltre alla caduta di
stile, con un attacco personale <BR>ad un lavoratore, <BR>disinforma sulle
dichiarazioni che hanno dato luogo <BR>al licenziamento di <BR>Dante De Angelis,
visibili da tutti in originale <BR>sul sito <BR></FONT><A href=""><FONT
face="Times New Roman" size=3>www.macchinsitisicuri.info</FONT></A><FONT
face="Times New Roman" size=3>;<BR><BR>dice cose non vre sulle cause e <BR>la
risoluzione del licenziamento <BR>precedente, attacca violentemente i <BR>cobas
(?), inventa un terzo treno <BR>spezzato e insiste sulla <BR>manutenzione degli
ETR, quando negli ultimi <BR>giorni si sono sfiorati <BR>due gravi disastri e i
treni sono stati sequestrati.<BR><BR>L'amministratore <BR>delegato dovrebbe
ammettere che sulla manutenzione <BR>esiste qualche <BR>serio problema nel
sistema ferroviario e che, proprio per <BR>il <BR>comportamento irresponsabile
ed autoritario dell'azienda, nessun <BR><BR>Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza si sente ora abilitato <BR>a <BR>denunciare le vere criticità per il
timore del
licenziamento.<BR><BR>----------------------------------------------------------<BR><BR><BR>**<BR>*FERROVIE:LICENZIAMENTI
GENOVA MORETTI: MONITO A TUTTA IMPRESA*<BR><BR>* *<BR>(ANSA) - GENOVA, 3 OTT -
"Trenitalia non è tornata indietro. Se non <BR><BR>fosse stato fatto
quell'accordo avremmo mantenuto il licenziamento. E <BR><BR>questa è anche una
risposta per il sottosegretario Claudio Giovanardi, <BR><BR>che ancora non ha
capito che la causa era grave e c'era un dolo per <BR><BR>l'impresa": lo ha
detto l'a.d. delle Ferrovie Mauro Moretti stamani a <BR><BR>margine della firma
di un protocollo d'intesa per il nodo ferroviario <BR>di <BR>Genova, commentando
la riassunzione degli otto ferrovieri <BR>licenziati ad <BR>agosto nel capoluogo
ligure. "Gli stipendi vengono <BR>dati sulla base <BR>delle
strisciate dei badge. Quando i lavoratori hanno <BR>riconosciuto la <BR>gravità
di quanto avevano commesso e di aver fatto <BR>dolo all'impresa, <BR>quando
hanno accettato il licenziamento, e date le <BR>loro situazioni <BR>familiari,
allora abbiamo detto che c'erano le <BR>condizioni per <BR>ricostruire il
rapporto di fiducia, altrimenti <BR>restavano fuori", ha <BR>proseguito
Moretti. "Questo accordo farà testo <BR>nelle relazioni
<BR>sindacali in Italia, non solo per le Ferrovie - ha <BR>concluso Moretti - ed
<BR>è un monito per tutta l'impresa. Da adesso se <BR>qualcuno preferisce andare
<BR>al mare invece di lavorare, va a
casa".<BR>(ANSA).<BR><BR> <BR>*FERROVIE: CASO DE ANGELIS MORETTI: AMMETTA
AVER DETTO <BR>FALSITA' *<BR> (ANSA) - GENOVA, 3 OTT - "De Angelis ha detto
delle falsità <BR>contro <BR>l'azienda. Deve dire di aver detto delle falsità":
lo ha <BR>affermato <BR>l'a.d. delle Ferrovie Mauro Moretti, a margine della
firma <BR>di un <BR>protocollo d'intesa a Genova, rispondendo ad una domanda
sulla <BR>vicenda <BR>del macchinista Dante De Angelis. "Aveva già
avuto un <BR>trattamento <BR>simile a quello degli otto ferrovieri di Genova.
L'anno <BR>scorso era stato <BR>licenziato. Era stato riammesso perché aveva
<BR>riconosciuto di aver fatto <BR>cose. Gli addetti alla sicurezza devono
<BR>denunciare quello che non va, ma <BR>all'impresa, non ai giornali. E non
<BR>devono dire falsità".<BR>"Ha detto che i treni spezzati a Milano sono tre,
<BR>che si sono spezzati <BR>per difetto di manutenzione e usura. Queste due
<BR>affermazioni sono false <BR>- ha proseguito Moretti -. E ne ha detta una
<BR>ancora più falsa e cioé che <BR>quel treno si poteva spezzare in marcia e
<BR>che avrebbe causato un <BR>disastro". "Teniamo molto alla giusta
<BR>collaborazione con i lavoratori <BR>e rappresentanti sindacali - ha
<BR>concluso l'ad - ma quando in un'azienda <BR>vivono i Cobas, vuol dire che
<BR>ha ancora dei pezzi di pubblica <BR>amministrazione in cui la gente non
<BR>rende conto di quello che fa. Non ho <BR>mai visto Cobas nelle imprese
<BR>private. Quando c'é una degenerazione di <BR>questo genere non siamo più a
<BR>normali livelli sindacali. Siamo a livelli <BR>in cui la gente pensa che
<BR>l'impresa, proprio perché pubblica e perché <BR>gli garantirà sempre lo
<BR>stipendio, è una nemica da dover prendere come <BR>bersaglio. Di questo
<BR>passo l'Italia va in malora".(ANSA).</FONT><BR></FONT></DIV>
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