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<DIV><FONT face=Arial size=2>Inviamo questo testo come SLAI Cobas per il
sindacato di classe Ve/Pd avendolo ricevuto da SRP Veneto e non avendolo visto
in alcuna newsletter di movimento invitando i compagni a farlo girare il piu'
possibile per l'interesse che riveste.</FONT></DIV>
<DIV><BR></DIV>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3><STRONG>Prendiamo spunto dal testo di
presentazione del Noglobal per la tre giorni del 10-12 ottobre al
"Rivolta".<o:p></o:p></STRONG></FONT></SPAN></P>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3>Vogliamo farlo perché non ci saremo.
Ma ci siamo se c’è da lottare senza programmini e nuovi termini che
caratterizzano il potere di una frazione su un movimento che resisterà solo
nella misura in cui sarà di classe ed antagonista, e che comunque c’è già ed è
già ora imprevedibile !<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3>L’invito al confronto sul terreno
della lotta di classe senza soste né orticelli, che rivolgiamo a tutte le realtà
di movimento, alle reti sociali e alle comunità in lotta, ai collettivi e ai
singoli, muove da una semplice, ma impegnativa constatazione: dopo 180 anni
circa di capitalismo, la previsione marxiana della estensione mondiale del modo
di produzione capitalista si è data in forma visibile a tutti i
proletari.<BR>Partiamo dalla consapevolezza che la storia da che vi è stata la
Comune di Parigi, non va a cicli, ma a salti e avanzate ed arretramenti nella
lotta tra proletariato mondiale e borghesia multinazionale, che la storia è
andata avanti, che delle trasformazioni che hanno intessuto questa storia i
proletari con le loro lotte sono e sono stati e saranno i protagonisti VERI, e
che già siamo tutti uniti, dal Nepal al Perù, dalle Filippine all’India, dal
Bangla Desh all’Iraq, dall’Afghanistan alla Palestina, dalla Colombia al
Messico, dal Brasile alla Spagna, dall’Italia alla Russia, dalla Svezia al Sud
Africa, dalla Nigeria all’Australia, uniti da un comune interesse, di proseguire
la lotta per il comunismo in questa fase tutt’altro che nuova visto che si è
aperta nel 1991. Ma la profondità di tale passaggio che caratterizza la nostra
contemporaneità rende necessario forse parlare di fine degli scalzacani della
teoria nuova ad ogni stagione, in cui si sarebbero succeduti cicli diversi.
Siamo all’anno 2008 dopo Cristo e di una sola cosa siamo certi: le ingiustizie
del mondo dipendono dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e attraverso la lotta
rivoluzionaria il proletariato rivoluzionario, i popoli e le etnie oppresse e le
nazioni senza Stato, lottano per migliorarlo. <o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3>Una prima specificazione è qui
indispensabile: <B>crisi generale del capitalismo</B> non significa affatto una
marcia indietro rispetto alla teoria marxista ed alla interpretazione della
crisi come crisi da sovrapproduzione assoluta di capitale. La storia è fatta di
avanzamenti ed arretramenti, ma il capitalismo ha un suo itinerario che
scientificamente è dimostrato da 160 anni essere quello spiegato da Marx ed
Engels, padri del comunismo scientifico. Ad essere messo in discussione non è
certo l’insieme di interessi dei capitalisti multinazionali, ma la nostra vita,
e la possibilità per la popolazione mondiale di aumentare di numero e qualità
insieme, per l’egoismo sprezzante ed infame di chi ha e non è mai sazio. Anzi,
la crisi è la costante da decenni: la sua estensione, la sua velocità, le sue
stesse caratteristiche sono solo più drammatiche delle precedenti, come più
drammatici e bestiali sono le aggressioni militari imperialiste. Di nuovo vi è
sicuramente un insieme di forme che la crisi della borghesia multinazionale
esprime senza sosta: crisi politica, crisi culturale, crisi sociale, crisi
militare, alla quale i governi rispondono con interventi sempre più emergenziali
ed isterici, che dimostrano che non vi è più nel capitalismo un “modello” che
possa insegnare agli altri. La crisi è mondiale, e nel suo procedere la classe
dirigente della trasformazione, il proletariato, non ha da prendere ordini da
alcun teorema nuovo, ha solo da adeguarsi al presente con l’esperienza del
passato, con il marxismo-leninismo-maoismo e la difesa della nostra ideologia
proletaria. Il che vale per gli operai italiani come per gli operai
immigrati.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3>Anche la definizione di
"<B>territorio</B>" è un punto che vogliamo chiarire. Non vi è più nel nostro
vissuto, un tranquillo paesaggio da conquistare per il futuro. Il capitale sta
trasformando nella sua sete di plusvalore, ogni spazio in cemento e morte, in
velocità ed azzeramento della natura. Da Engels in poi sono sempre stati i
comunisti l’avanguardia delle lotte per l’ecologia. Non è certo il momento di
lasciare ai traditori del proletariato, ai verdi pisello che han perso il colore
per la forza reazionaria dei leghisti e della col diretti, un merito storico che
non hanno. La lotta per l’ecologia è iniziata sempre dagli operai, a volte
aiutati da medici ed avvocati coerenti al progresso
sociale.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3>Dire che siamo all’anno 2008 non
significa che ci sentiamo all’anno zero. Lo sconvolgimento dei traditori e dei
revisionisti non ci riguarda. La teoria marxista-leninista-maoista affermava
questa situazione da 25 anni prendendo offese da tutti gli zelanti professorini
benpagati della Sorbona, ed oggi che si è concretizzata costoro ci vengono a
ciarlare di “nuova situazione”. Più grave situazione, certo, <B>non
nuova</B>.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3>Proponiamo e pratichiamo
l’autorganizzazione di classe del proletariato e di tutti gli oppressi e
sfruttati dentro un Fronte ampio di massa che permetta il confronto ma che lo
pratichi a partire dalle lotte, che non siano né economiciste né parziali né
moderate né espressione di orticelli.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3>Proponiamo l’unità, ma di
classe.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3>Collettivo Comunista Maoista
Mestre-Marghera-Mira<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
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style="FONT-FAMILY: Verdana"><FONT size=3>Per informazioni: </FONT><A
href="http://www.guardareavanti.info/"><FONT
size=3>www.guardareavanti.info</FONT></A><o:p></o:p></SPAN></P></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3><FONT
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