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</a></div><h2> </h2><h1>Droga, arrestati venti trafficanti: molti erano ex terroristi neri</h1><br><div class="txt"><div class="image_left" style="width: 300px;"><img src="http://www.unita.it/images/carabinieri.jpg" alt=" carabinieri" height="219" width="300"></div>Riciclati
nel narcotraffico. Sono ex esponenti dei Nar e di Ordine Nuovo, molti
degli indagati nell’inchiesta dei Ros denominata Testuggine. Su
richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Venezia, i
carabinieri hanno perquisito una trentina di abitazioni e hanno fermato
venti persone in Veneto, Lombardia, Liguria ed altre regioni con
l’accusa di associazione finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti. Secondo i militari il gruppo criminale movimentava
ingenti quantitativi di droga nel Nord Italia: per farlo, avevano
riutilizzato i modelli organizzativi dei gruppi eversivi in cui
militavano sino agli inizi degli anni Ottanta.<br><br> Gli arresti
nascono da un'indagine avviata nel 2006 dal Ros che avrebbe accertato
che al vertice della struttura criminale c'erano esponenti storici di
Ordine Nuovo e dei Nar. Tra questi Angelo Manfrin, 64 anni, condannato
nel 1990 dalla Corte d'Assise d'Appello di Venezia per associazione per
delinquere in concorso con Gilberto Cavallini, Giusva Fioravanti e
Francesca Mambro, e altri complici della banda responsabile, tra
l'altro, dell'omicidio dei carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese,
uccisi a Padova il 5 febbraio 1981.<br><br> Manfrin, che all'epoca
aveva realizzato una sofisticata rete logistica di supporto alla
latitanza dei terroristi dei Nar, è risultato essere l'organizzatore di
un vasto traffico di droga destinata ai mercati veneto, emiliano e
lombardo, oltre a coordinatore della rete distributiva con basi a
Rovigo, Verona, Padova, Ferrara, Modena e Milano. Secondo quanto emerso
dalle indagini, si avvaleva della complicità di Roberto Frigato,
anch'egli noto esponente della destra eversiva ordinovista e di noti
affiliati alla Banda della Comasina di Vallanzasca (il suo ex braccio
destro Antonio Colia) e alla Mala del Brenta (Fiorenzo Trincanato).
Sono stati individuati i circuiti finanziari utilizzati per riciclare
il denaro (verso la Svizzera), oltre alla base operativa di Manfrin in
un appartamento di Novara.<br><br> Manfrin, arrestato con addosso 15
mila euro e 8 cellulari, gestiva il traffico direttamente con la
famiglia calabrese dei Morabito che si assicuravano la cocaina dal
Sudamerica. I carabinieri hanno calcolato un giro di cocaina di 15
chili la settimana. Si sono rivelati particolarmente difficili i
pedinamenti perchè gli indagati attuavano modelli organizzativi a
comparto, tipici delle organizzazioni terroristiche. Usavano infatti il
metodo del controllo dei controllori in modo d'essere sicuri di non
venire seguiti e si tenevano in contatto ognuno con un telefono
dedicato: nessuno chiamava infatti gli altri con lo stesso numero
telefonico, che veniva poi spesso cambiato. </div><br><font style="" class="dida">
         Pubblicato il: <strong>28.10.08</strong><br>
         Modificato il: <strong>28.10.08</strong> alle ore <strong>16.51</strong></font><br /><hr />Foto, blog, amici… crea il tuo spazio online! <a href='http://home.services.spaces.live.com/' target='_new'>C'è Spaces!</a></body>
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