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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2>versione corretta più o meno;-</FONT><BR><BR>Ovvero
crisi virtuale e crisi reale.<BR>Parole in libertà di una compagna
libertaria.<BR><BR>Questa crisi che ora è palese, da tempo c'era e noi la
vivevamo e la <BR>pagavamo.<BR>Quando è diventa "Mondiale", "Storica"
"Epocale".....?<BR>Quando nel suo perdurare, fatalmente ha colpito chi ha
provocato la crisi: <BR>banche, finanziarie, imprese, ossia il Sistema Capitale
nella sua essenza.<BR>L'essenza del capitale è il profitto sia della merce
umana che di beni che <BR>dalla merce umana sono prodotti, questo profitto si
sostanzia in Capitale <BR>Finanziario, là dove pecunia non olet più del sangue
di cui gronda questo <BR>profitto, ma dove impera solo l'odore della
merda.<BR>Che di merda si tratta lo sapete perché articoli ed analisi su come è
<BR>avvenuta questa crisi ce ne sono a bizzeffe.<BR>Ora io non mi stupisco
del fatto che si ricorra all'intervento dello Stato <BR>per mettere dei ripari a
questa crisi, non mi stupisco che dopo tanto <BR>osannare a "niente lacci e
lacciuoli"<BR>per il libero mercato, si cerchi la protezione dello Stato: questo
è <BR>nell'ordine del Sistema, si è ultraliberisti o statalisti secondo le
<BR>condizioni che permettono di accumulare maggiori profitti o di recuperare
<BR>qualche profitto perso per una economia troppo osé!<BR><BR>E'
chiaramente una crisi economica, come marxista libertaria ne sono <BR>cosciente,
ma appunto per questo sono cosciente anche è una crisi più <BR>complessiva,
etica e morale.<BR>Ciò che spinge un comunista, un anarchico, un rivoluzionario
cosciente a <BR>ribellarsi al sintema dello sfruttamento è l'indignazione per
l'immoralità, <BR>per l'ingiustizia che vuole gli esseri umani divisi in classi,
divisi, cioè<BR>in base al fatto di chi ha il potere, il denaro e di chi ha solo
le sue <BR>braccia da vendere a chi il potere e il denaro lo ha : i
padroni.<BR><BR>Questa divisione produce una serie di soprusi a catena, una
immoralità <BR>diffusa ed esponenziale, secondo le epoche e le bisogna di chi ha
il potere, <BR>tanto più accentuate nei periodi in cui la classe subisce
sconfitte ed è <BR>divisa e sulla ritirata.<BR><BR>Immoralità che sono le
DEVASTAZIONI che viviamo: morti di lavoro, <BR>persecuzioni contro i diversi, i
migranti, o le etnie ,violenza sulle donne, <BR>sfruttamento dei bambini,
nessuna possibilità di essere e di esprimersi come<BR>esseri umani totali e
liberi: vite negate, vite rimosse, vite non vite che <BR>hanno solo valore
di merce, un valore sempre più scadente e che sempre più <BR>scadrà
coll'incalzare della crisi.<BR><BR>Alla base di questa decadenza etica e morale
c'è la coaptazione (servili <BR>formae se ipse Dominus coaptavit), che passa
attraverso diversi meccanismi <BR>istituzionali o paraistituzionali : la
scuola, il posto di lavoro, gli<BR>eserciti, le religioni, le etnie e le
nazioni, il partito, il sindacato, la <BR>consorteria o le consorterie di ogni
"genere": la coaptazione, ossia la <BR>sudditanza per la necessità di
sopravvivere non di vivere: il potere <BR>stabilisce le sue categorie sociali e
le norme da osservare per rientrare<BR>nelle categorie e così con una
serie di strumenti passa la coaptazione; <BR>l'illusione fasulla, cioè, che sei
parte di un qualcosa che ha un valore, <BR>che ti fa avere un valore quando in
vece il valore tuo reale è solo quello <BR>dello schiavo del Regime al potere in
quel momento. Da qui nasce <BR>l'infelicità<BR>diffusa e totale da cui si
può uscire solo con la rivolta, la rivoluzione, <BR>il boicottaggio.<BR><BR>O
coapatati ed infelici a vita, o coaptati e senza vita;<BR> o sfuggire alla
coaptazione e liberi di godere e vivere.<BR><BR>Giacché al contrario di quello
che dicono papi, preti e capitalisti l'essere <BR>umano non nasce alla servitù,
al dolore, ma l'essere umano nasce al piacere<BR><BR>"Io provo presentemente un
piacere, io vorrei che la condizione di tutta la <BR>mia vita, di tutta
l'eternità, fosse uguale a quella in cui mi trovo in <BR>questo momento. Questo
è ciò che nessun uomo dice mai né può dire di buona<BR>fede, neppur per un solo
momento, neppure nell'atto del maggior piacere <BR>possibile. Ora se egli in
quel momento provasse in verità un piacer presente <BR>e perfetto (e se non è
perfetto, non è piacere), egli dovrebbe naturalmente<BR>desiderare di provarlo
sempre, perché il fine dell'uomo è il piacere; e <BR>quindi desiderare che tutta
la sua vita fosse tale qual è per lui quel <BR>momento, e di più desiderare di
viver sempre, per sempre godere."<BR>Zibaldone di Giacomo Leopardi<BR><BR>Questo
è il punto nessuno di noi può dire di trovare piacere totale nella <BR>vita che
ci prestabiliscono, e l'atto rivoluzionario è quello di <BR>riappropriarsi del
piacere di vivere, cioè di esser padroni, noi, delle <BR>nostre
vite.<BR><BR>LE RIVOLUZIONI SONO STATE FATTE TUTTE NEL SPERANZA DI APPROPRIARSI
DEL <BR>PIACERE DI VIVERE CHE IL POTERE NEGA.<BR><BR>Cosa fa il Capitale che
impara più di noi, magari, dalla storia delle <BR>rivolte, delle ribellioni,
delle rivoluzioni?<BR>Coapta le masse subalterne con dei piaceri fittizi, non
reali, coapta, nella <BR>sua evoluzione, non solo per motivi meramente
economici, ma anche per motivi <BR>ideologici ,per tenerci aggiogati, non solo
economicamente, con una <BR>abboffata<BR>di piaceri fasulli perché non si trovi
il piacere reale nella libertà.<BR>E quale maggiore piacere se non quello
massimo di diventare padroni tutti?<BR>magari non grossi padroni ma padroncini
di piccola o media taglia. Il GRANDE <BR>SOGNO AMERICANO che è diventato sogno
mondiale.<BR>TUTTI POSSIAMO DIVENTARE PADRONI, O PADRONCINI, TUTTI IMPRENDITORI
DI SE<BR>STESSI, dalle stalle alle stelle; a stelle e strisce
magari!<BR><BR>Questa per me è la sostanza reale di questa crisi, che ha
prodotto una serie <BR>di disperati che si illudevano di diventare padroni di
una casa o una misera <BR>aziendola, mettendo il loro destino nelle mani delle
banche e delle <BR>finanziarie.<BR>A me non interessa la bolla, o i bolloni, o
se la crisi è sistemica o se è <BR>la crisi finale, a me interessa questo
passaggio qui.<BR>Il passaggio cioè che un povero nero, uno col lavoro precario
e magari senza <BR>reddito sicuro si illudeva di diventare padrone per la grande
liberalità dei <BR>padroni, per la loro magnanimità, perché il padrone è tanto
buono che ti <BR>regala casa o la tua botteguccia di merda.<BR>Questo significa
che è stata fatta tabula rasa di tutta la storia della <BR>lotta di classe in
tutto il mondo. Perché non capire che<BR>il Capitalisti si arricchivano con
questo inganno vuol dire avere <BR>dimenticato tutto.<BR><BR>Quando ci si è
incominciati a destare da questo sogno fasullo?<BR>Quando si è visto che i conti
non tornavano, che non ce la facevi a pagare <BR>il mutuo, che il pane saliva
alle stelle, che non arrivavi alla seconda <BR>settimana, finché arrivavi alla
terza ancora ci si illudeva! quando si è <BR>visto che ti cacciano di casa,
quando si è visto che ti licenziano, ti <BR>mettono in cassa integrazione,
quando si è visto che "ragazzi è dura, tocca<BR>tamponare la crisi: fiumi di
soldi per le banche, la carta di povertà per <BR>voi e qualche euro una tantum ,
non fate i pessimisti e andate a comprare il <BR>panettone che è Natale
eh!".<BR><BR>Io sento i giovani che urlano la crisi non la paghiamo noi.
E' un urlo che <BR>corre per tutto il mondo ormai, non solo dei giovani.<BR>Ed
io mi chiedo, come faremo a non pagarla no la crisi, la recessione?<BR>Come
faremo se non si esce da questo meccanismo di coaptazione?<BR> Che è una
crisi epocale ormai lo hanno ammesso tutti, anche quelli che su <BR>questa
crisi con il gioco di borsa ora vai su ora vai giù , altro che <BR>cucu'!si sono
fatti ancora più miliardari, però mettiamoci in testa che sarà <BR>una crisi
epocale solo per noi., a noi il compito di farla divenire una<BR>crisi
epocale per il padrone, stando ben attenti a non entrare in altre
<BR>forme di coaptazione.<BR>Intendo cioè: non accettare le carte di
povertà e i miseri euro con cui <BR>vogliono rassicuraci.<BR><BR>Una cosa è
chiara che questo è un passaggio di nuova ridefinizione del <BR>sistema capitale
che vedrà sconvolgimenti, epocali di certo: siamo giunti <BR>alla fase suprema
del capitale come dice Marx che coincide col suo <BR>possibile crollo,
alla fase in cui: meno banche ma più forti, meno Compagnie<BR>Aeree ma più
forti, meno Industrie automobilistiche ma più forti. e così
<BR>via.,questo significherà più disoccupati, più miseria per tutti noi, più
<BR>lavoro schiavistico per noi, più infelicità per noi, più non vita per
tutti <BR>noi.<BR>E come se non bastasse la possibilità di una probabile terza
guerra <BR>mondiale, non solo perché dalle crisi di questa natura, storicamente,
si <BR>cerca prima di uscire con i provvedimenti statalisti, già è
successo; e con<BR>il rilancio di Grandi Opere, già è successo, ma quando
questo non basta, poi <BR>si arriva alle guerre mondiali.<BR><BR>I fatti, credo,
sono sotto gli occhi di tutti: Gli USA stanno perdendo il <BR>loro ruolo di
paese guida del Sistema Capitale, è toccato primo al Capitale <BR>di Stato, più
debole di crollare l'URSS, pensavano di risolvere la crisi di
<BR>sovrapproduzione allargando il mercato ad est e per questo: guerre;le
guerre<BR>regionali , malgrado l'unica industria che tiri sia quella delle armi,
non <BR>bastano a rimettere in moto il meccanismo: scatenano troppe
contraddizioni <BR>ingovernabili a livello regionale, i soldi che si spendono
per la guerra <BR>sono più di quelli che si fanno con la ricostruzione, quindi
USA e Santa <BR>Alleanza si trovano impantanati senza alcun ritorno sostanziale,
anzi <BR>rimettendoci pure a livello di vite perdute; alle contraddizioni
interne per <BR>guerre che non<BR>portano nulla, nemmeno un po' di prestigio
agli i USA, si somma <BR>l'insoddisfazione per la crisi economica. Gli USA hanno
perduto quasi del <BR>tutto il cortile di casa: l'America Latina e
Centrale su cui scaricavano di<BR>storicamente la loro crisi economica.<BR>Gli
USA sono a livello globale come il nero che si è comprato la casa col <BR>mutuo:
ossia è il massimo debitore mondiale: Giappone, Cina e i paesi <BR>esportatori
di petrolio più la Gran Bretagna hanno il suo debito in mano,<BR>tutti questi
rischiano di trovarsi come quelli che avevano comprato Azioni <BR>Parmalat o
Bond Argentini. Continuare a stampare moneta per fare trasfusioni <BR>a banche,
finanziarie imprese.... significa far diventare la moneta
carta<BR>straccia.<BR>Come potranno partire le Grandi Opere, per esempio, dei
Grandi Oleodotti, se <BR>debbono continuare a fare trasfusioni per salvare
banche? Solo se ci <BR>saranno delle nuove alleanze impensabili fino a
poco tempo fa, mettiamo, fra<BR>Cina, India paesi dell'America latina e paesi
Arabi ,Europa.<BR>Se questa crisi si aggrava ancora di più può saltare la via
della seta e <BR>Cina ed India non hanno alcuna intenzione di rinunciare a
questo progetto.<BR>Gli unici che hanno non solo il capitale finanziario in mano
ma anche le <BR>cose concrete, le cose reali , non solo il petrolio,sono i paesi
Arabi che <BR>si stanno comprando banche in Europa, banche soltanto? La Generala
Motore,<BR>per esempio, è in bancarotta, ma il palazzo, la cosa sostanziale
della GM è <BR>di proprietà araba. C'è una lotta fra capitale vecchio e capitale
nascente <BR>che può sfociare in una terza guerra mondiale.<BR>Qualche
esempio:<BR>Lukoil che controlla il 20 per cento della Repsol il 28/11/2008 in
Spagna ha <BR>avviato delle trattative con l'impresa di costruzioni e di servizi
spagnola<BR>Sacyr Vallehermoso;<BR>sempre il 28/11/2008 la Bank of China ha
annunciato la sua apertura di una <BR>filiale a Ginevra, specializzata in
gestione patrimoniale, è la prima banca <BR>cinese che si stabilisce in
Svizzera.<BR>Sapete Chi sono i manager più importanti del Capitalismo Usa? il
15% dei top <BR>manager USA vengono dai paesi emergenti, Medio Oriente,
India.<BR><BR>Ed ora, cosa succede proprio ora a Mumbai?<BR>lo sapete quello che
è successo: quello che viene detto l'11 settembre <BR>Indiano, a Mumbai
perché.....<BR><A
href="">http://temi.repubblica.it/limes/strage-mumbai-gli-attacchi-in-india/</A><BR><BR>A
tutto questo nodo di vipere aggiungete un continente totalmente distrutto
<BR>dalla rapina delle potenze coloniali e neocoloniali: L'AFRICA.<BR><BR>Questo
che viviamo è solo l'inizio della crisi.<BR><BR>E perché la crisi non
proceda verso il suo epilogo più tragico dobbiamo <BR>realmente e veramente
respingere tutti i tentativi di coaptazione con la <BR>lotta, con il rifiuto
totale di questo Sistema, con il boicottaggio <BR>radicale.respingere tutte le
coaptazione dalla xenofobia, al lavoro <BR>schiavistico, alla parodia di
istruzione che ammanniscono ai giovani.<BR><BR>Una cosa è chiara, per me, che
qui si è arrivati al punto nodale:o una vita <BR>da subumani, gli uni contro gli
altri,<BR>a scannarsi per un lavoro di merda e sui posti di lavoro di merda, a
<BR>scannarsi per un tozzo di pane per non sopravvivere nemmeno più., o prendere
<BR>la decisione di vivere finalmente!<BR><BR>BENE: E' ORA DI PRETENDERE DI
VIVERE FELICI!<BR>E' ORA DI PRETENDERE DI GODERE!<BR><BR>prima che sia la fine
totale<BR><BR>"L'uomo si rassegna a soffrire passivamente, o a non godere, ma
niuno si <BR>rassegna a faticare invano e senza niuna speranza, o a faticar
molto per <BR>cose da nulla; niuno si rassegna a soffrire attivamente senz'alcun
frutto.<BR>Quindi è che dall'abito della rassegnazione sempre nasce noncuranza,
<BR>negligenza, indolenza, inattività, e finalmente pigrizia, e torpidezza,
e<BR>insensibilità, e quasi immobilità.<BR>(2. Luglio. 1823.)<BR>sempre
Leopardi, sempre Zibaldone<BR><BR>O COMUNISMO O
BARBARIE!<BR><BR>vittoria<BR>l'Avamposto degli Incompatibili<BR><A
href="">www.controappunto.org</A><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR></DIV></BODY></HTML>