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<h1 style=""><i style=""><span style="color: rgb(204, 0, 0);">Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati
Intercategoriale<span style=""> </span></span></i></h1>
<h2><i style=""><span style="color: rgb(204, 0, 0);">S.L.A.I.</span></i><i style=""><span style="font-size: 30pt; color: rgb(204, 0, 0);"> </span></i><span style="font-size: 24pt; color: rgb(204, 0, 0);">cobas</span><i style=""><span style="font-size: 8pt; color: rgb(204, 0, 0);"></span></i></h2>
<p class="MsoNormal"><b style=""> </b></p>
<p class="MsoNormal"><b style=""> </b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="">LICENZIAMENTI POLITICI: ANCHE </b><b style="">LA CASSAZIONE</b><b style=""> CONDANNA</b><b style=""> </b><b style="">LA FIAT
POWERTRAIN</b><b style=""> DI
TERMOLI PER IL LICENZIAMENTO DI STEFANO MUSACCHIO CHE AVEVA ESPOSTO </b><b style="">LA BANDIERA</b><b style=""> DELLA</b><b style=""> PACE ALLE PORTINERIE DELLO STABILIMENTO</b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La corte di cassazione, con
sentenza n. 29/257, ha dato ragione e Stefano Musacchio che il 1° marzo 2003, in segno di protesta contro
l'invio dei soldati italiani in Iraq, aveva esposto la bandiera della pace
all'ingresso dello stabilimento Fiat Powertrain di Termoli ed era stato per questo
poi licenziato dall'azienda.<span style=""> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La recente decisione della
Cassazione - cui la Fiat
aveva chiesto il giudizio impugnando le precedenti sentenze di 1° e 2° grado che
già avevano condannato l'azienda - ha, nel caso specifico, <span style=""> </span>ancora una volta rilevato e censurato la
"pretestuosità del licenziamento comminato dall'azienda all'evidente scopo di
liberarsi di un sindacalista scomodo". Non è un caso che il licenziamento
avveniva a tre mesi dal voto in fabbrica per il rinnovo dei delegati RSU e
Stefano, nelle precedenti elezioni sindacali, era stato il delegato più votato
tra tutte le liste sindacali in lizza.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b style="">SCONFITTA ANCHE </b><b style="">LA CASSA INTEGRAZIONE</b><b style=""> "POLITICA" A TERMOLI.</b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Sull'onda del rilancio della
mobilitazione messa in moto dalla manifestazione di Termoli del 22 novembre scorso
e che ha visto in piazza importanti momenti di concreta unita-operai/studenti la Fiat Powertrain si è dovuta
rimangiare buona parte della cassa integrazione prevista in gennaio 2009 (dal 5
all'11 gennaio per i 407 addetti all'unità motore "16 V", dal 12 al 18 gennaio
per i 693 addetti e collegati al reparto unità cambio "C 510", dal 12 al 25 gennaio per i 92
addetti e collegati all'unità cambio "C 548").
Infatti, lo scorso 10 dicembre, a differenza dei sindacati confederali, lo Slai
Cobas si rifiutò di sottoscrivere il verbale di riunione con l'azienda relativo
alla comunicazione dell'annunciato periodo di 'cassa' denunciando l'uso
politico-strumentale della crisi mondiale da parte della Fiat per realizzare
ingiustificate sospensioni lavorative e preannunciando inotre una denuncia in
procura. L'immediata 'retromarcia' della Fiat che ha dimezzato di fatto la
prospettata cassa integrazione la dice lunga sulla logica strumentale e politica
della cassa integrazione di gennaio in tutto il gruppo Fiat (che tra l'altro
chiude i bilanci con profitti alle stelle) e riguardante circa 50.000 addetti
che si vedono falcidiate le buste paga: ancora la Fiat chiede miliardi di finanziamenti
pubblici per dimezzare gli organici <span style=""> </span>e
massimizzare la selezione antisindacale con i licenziamenti -ed reparti confino
- come quello di Nola. </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Gli importanti risultati delle
lotte dei lavoratori e dello Slai Cobas a Termoli di questi giorni sono
significativi rispetto alla possibilità di 'arginare' le devastanti conseguenze
della concertazione politica e sindacale e per la necessaria ricostruzione di
rapporti di forza specifici e generali favorevoli ai lavoratori: di questo si
discuterà al prossimo congresso nazionale dello Slai Cobas.</p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b style=""><span style="font-size: 14pt; color: rgb(204, 0, 0);">SLAI COBAS / COORDINAMENTO
NAZIONALE</span></b></p>
<br clear="all"><br>-- <br>SLAI Cobas <br>Coordinamento Provinciale di Cremona<br><br>Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) <br>presso lo Spazio Popolare La Forgia<br><a href="http://www.slaicobas.it">www.slaicobas.it</a><br>
<br>Apertura sede sindacale martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00<br>Per appuntamenti tel.3335986270 - 0373470015<br><a href="mailto:slaicobascremona@gmail.com">slaicobascremona@gmail.com</a><br>________________________________<br>
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