<p style="TEXT-ALIGN: center" align="center"><b><span style="FONT-SIZE: 13.5pt; FONT-FAMILY: Arial"><span style="COLOR: rgb(0,0,0)">Se non ora quando?</span><br></span></b><b><span style="FONT-FAMILY: Arial">Una crisi magnifica ... ma solo se la faremo pagare ai padroni!<br>
Per un coordinamento delle lotte e dell'autorganizzazione</span></b><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial"></span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Una crisi strutturale (e non congiunturale) scuote le fondamenta del sistema capitalista mondiale. Anche l'Italia ne è pienamente coinvolta e i proletari non potranno evitare di farci i conti.</span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><i><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Alcuni dati: nel mese di dicembre 2008 <b>la Cassa Integrazione Ordinaria è aumentata</b> del 525% rispetto al dicembre 2007 coinvolgendo 400.000 lavoratori, con un monte ore complessivo di 223 milioni. <b>Contemporaneamente aumentano i licenziamenti, gli straordinari e i ritmi di lavoro.</b></span></i></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><i><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Ma mentre diminuiscono lavoratori occupati e ore lavorate, <b>continuano ad aumentare i morti sul lavoro e di lavoro </b>(1500 l'anno; un operaio morto ogni 6 ore) con oltre un milione di infortuni, molti dei quali producono invalidità permanenti, senza contare i 3.500.000 lavoratori in nero (italiani e stranieri), sui cui "incidenti" non esistono statistiche ufficiali.<br>
</span></i><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial"><br>Tutti ormai ne parlano, ma dietro le lacrime di coccodrillo versate da governi e mass-media per le famiglie povere che non arrivano a fine mese, e per i morti sul lavoro, si nasconde l'intento reale della classe padronale di cercare soluzioni utili a tamponare gli effetti della crisi e salvaguardare i loro margini di profitto che hanno comunque come base l'aumento dello sfruttamento e perdita di diritti conquistati dai lavoratori con le lotte.</span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Tutto è lecito in quella che si presenta, sempre più apertamente, come una guerra di classe: con l'utilizzo del nazionalismo, quindi del razzismo e della guerra, quale collante ideologico per far passare i propri interessi di classe come generali, scaricando gli evidenti costi sociali della crisi sui proletari.</span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Misure devastanti per i proletari (in primo luogo per gli emigrati), ma assolutamente insufficienti a fermare il dispiegarsi della crisi e l'emergere inesorabile del vero problema: <b>licenziamenti, salari e pensioni da fame, morti di lavoro e sul lavoro, aumento della precarietà, miseria e guerra, non sono altro che espressione della brutalità e della violenza del sistema capitalista.</b></span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Una violenza sistematica che, alla faccia dei teorici della fine delle classi e del loro conflitto storico, continua a produrre lotte e mobilitazioni in tutti gli angoli del pianeta e che, negli ultimi mesi in particolare, sta dando segnali importanti, anche se ancora parziali, di ripresa anche in Occidente, Italia compresa.</span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">L'esempio della lotta vittoriosa degli operai delle cooperative della Bennet di Origgio, invece, dimostra che con forme organizzative adeguate, basate sull'unità internazionalista dei proletari, sulla convergenza di settori sociali diversi, su una chiara prospettiva politica di classe in contrapposizione all'ordine sociale esistente, è effettivamente possibile ribaltare i rapporti di forza e anche vincere delle battaglie.</span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Nell'attuale scontro di classe è sempre più evidente il ruolo opportunista della attuali organizzazioni politiche di "sinistra", quelle sindacali confederali, e l'inadeguatezza delle organizzazioni politiche anti sistema borghese e dei sindacati di base, nell'organizzare delle lotte efficaci per i lavoratori.</span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Diventano inderogabili momenti di confronto politico reale tra settori diversi, organizzazioni politiche e sindacali, accomunati dalla scelta di intraprendere lotte che incidano nei rapporti tra le classi (dalla scuola all'Alitalia, dai trasporti alle fabbriche, dai call-center, alle cooperative della logistica) per favorire una ricomposizione di classe e dal basso effettiva, uscendo dalla marginalità e dalla frammentazione di ogni singola lotta.</span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: center" align="center"><b><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Su questi presupposti comuni viene indetta l'assemblea pubblica autoconvocata per<br>domenica 1° febbraio a partire dalle 14.30, c/o il dopolavoro ferroviario di via Tonale,</span></b><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial"></span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: justify"><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">con l'obiettivo di individuare obiettivi praticabili, e, con essi un piano di lotta concreti, e forme di organizzazione adeguate a supportarle adeguatamente e ad estendere l'unità e la solidarietà tra lavoratori.</span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: center" align="center"><b><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Per un coordinamento stabile delle lotte e dell'autorganizzazione</span></b><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial"></span></p>
<p><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">info e adesioni: <a href="mailto:vittoria@ecn.org" target="_blank">vittoria@ecn.org</a>; <a href="mailto:lavoro@antirazzistimilano.org" target="_blank">lavoro@antirazzistimilano.org</a>; <a href="mailto:slaimilano@slaicobasmilano.org" target="_blank">slaimilano@slaicobasmilano.org</a></span></p>
<p style="TEXT-ALIGN: right" align="right"><span style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial">Milano, viale Liguria 49, 20143 MI, 23-1-2009</span></p><br clear="all"><br>-- <br>--------------------------------------------------------------------------------<br>
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