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<DIV><FONT face="Microsoft Sans Serif"><FONT color=#ff0000 size=7><STRONG>OGM,
genocidio legalizzato</STRONG></FONT><FONT face="Microsoft Sans Serif">
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<DIV><FONT face="Microsoft Sans Serif" size=4><STRONG>Comunicato Stampa -
Francia: Mais Ogm innocuo per la salute? La Verità da una Ricerca italiana
dell'INRAN: Alterazioni del sistema immunitario, e 43 proteine modificate tra
cui la Gamma-Zeina allergenicae. In USA: OGM, genocidio
legalizzato</STRONG></FONT></DIV>
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<DIV><BR><FONT face="Microsoft Sans Serif"><STRONG>Comunicato Stampa Agernova -
Accademia Mediterranea per l'Agroecologia <BR>e la Vita (AMA la
Vita)</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Microsoft Sans Serif"><STRONG></STRONG></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Microsoft Sans Serif"><STRONG></STRONG> </DIV>
<DIV><BR><BR><STRONG>Francia: Mais Ogm innocuo per la salute?</STRONG> La Verità
da una Ricerca <BR>italiana dell'INRAN: alterazioni del sistema
immunitario e 43 proteine <BR>modificate tra cui la Gamma-Zeina
allergenica, nel mais Mon 810. Le <BR>alterazioni sono più marcate durante
la crescita e l'invecchiamento <BR>dei topi di laboratorio, il che fa
supporre maggiori pericoli degli <BR>OGM per le categorie più deboli
(bambini ed anziani). Mentre la FDA <BR>americana ha tenuto nascosto le
prove della pericolosità dei cibi <BR>transgenici, la Francia dichiara che
rispetterà la decisione della <BR>Commissione europea, in caso di
autorizzazione alle coltivazioni di <BR>OGM... e gli ambientalisti fanno
un po' di "confusione".</DIV><FONT face=Arial size=2></FONT>
<DIV><BR>A cura di Giuseppe Altieri, con la collaborazione di Marina
Mariani</DIV>
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<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><BR><BR>Sulla base del riduzionismo antiscientifico della tecnologia
sugli <BR>OGM, le multinazionali stanno creando esseri viventi in un modo
mai <BR>accaduto durante tutta la storia evolutiva del Pianeta, violando
le <BR>leggi della Natura e della Vita, propagandando la
"sostanziale <BR>equivalenza" degli OGM, quando da trent'anni la Scienza
ha dimostrato <BR>che modificando artificialmente un tratto del DNA di un
organismo, <BR>viene a modificarsi tutto l'equilibrio della sua
fisiologia, con <BR>conseguenze pericolose e impossibili da
prevedere.<BR>L'avvocato Druker dell'Alliance for Bio-Integrity una coalizione
di <BR>scienziati, leaders religiosi e consumatori, che ha fatto causa
alla <BR>Food and Drug Administration USA per ottenere test obbligatori
di <BR>sicurezza e l'etichettatura dei cibi modificati geneticamente
nel <BR>1998, ha affermato che... "se fosse stata detta la verità, cioè
ciò <BR>che è emerso dalle analisi degli scienziati, nessun cibo
manipolato <BR>geneticamente sarebbe potuto entrare negli anni '92/'95 nel
mercato <BR>americano, che poi li ha esportati in Europa e in tutto il
mondo, e la <BR>popolazione mondiale non sarebbe stata esposta a questo
grave rischio. <BR>Si può quindi parlare di genocidio
legalizzato".<BR>Eppure gli alimenti e le coltivazioni transgeniche oggi
ottengono <BR>parere positivo dell'EFSA di Parma, l'Ente europeo che
dovrebbe <BR>garantire la sicurezza alimentare... basandosi solo su
dossier e <BR>risposte forniti dalle Multinazionali produttrici di OGM e
non sulle <BR>ricerche indipendenti che attestano proprio il contrario. E
mentre <BR>Veronesi annuncia in pompa magna un pomodorOGM che "previene"
il <BR>cancro solo perchè produce un pò più di vitamine (invece di
<BR>consigliare la frutta biologica), una lettera del Dr. Samorindo Peci
<BR>del Consorzio Interuniversitario Cerifos, chiede al Ministro della
<BR>Sanità urgenti ricerche sui Virus "Promoters" (35 S e V 40), patogeni
<BR>inseriti "artificialmente" nel DNA degli OGM per introdurre il gene
<BR>estraneo (transgene), ritrovati nel DNA di Virus associati a Linfomi e
<BR>Leucemie di alcuni pazienti. Cinque anni di ricerche della Dr.ssa
<BR>Manuela Malatesta, hanno dimostrato nei ratti alimentati con OGM,
<BR>anomalie al fegato, ai reni, ai testicoli, confermando i gravi
<BR>pericoli per la salute evidenziati da altri ricercatori, sempre
<BR>ignorati (si legga il libro di Arpad Putzstay: "La sicurezza degli
<BR>OGM" EDILIBRI, Milano 2008). Di recente, il Prof. Jurgen Zentek ha
<BR>dimostrato che alimentando cavie con Mais OGM per generazioni
<BR>successive, queste perdono la capacità di riprodursi in maniera
<BR>significativa, diventando sterili. Ma a Bruxelles la "Commistione"
<BR>Europea da anni approva importazioni di cibi OGM, senza maggioranze
<BR>qualificate di Ministri che evidentemente non si assumono la diretta
<BR>responsabilità di mettere a rischio la salute dei propri cittadini,
<BR>scaricandola sui pareri dell'EFSA, basati sui dossier "manipolati"
<BR>dalle Multinazionali AgrochimicofarmaceuticoGM. Le stesse che in
<BR>palese conflitto di interesse ci avvelenano da decenni attraverso i
<BR>dossier sulle soglie di "In"tolleranza di Pesticidi.<BR>E' urgente una
Civile Moratoria Europea, con immediata sospensione <BR>delle importazioni
e produzioni di qualsiasi OGM o derivato, se <BR>necessario in
applicazione della Clausola di Salvaguardia Nazionale, <BR>sulla base dei
risultati delle recenti ricerche indipendenti sui gravi <BR>pericoli per
la salute e l'ambiente, diritti inviolabili ai sensi <BR>degli Art. 32 e 9
della Costituzione Italiana, non delegati ai <BR>trattati
internazionali.<BR>Per passare all'Agricoltura Biologica, prima che sia troppo
tardi. <BR>Approfittando dei Programmi Europei di Sviluppo Rurale (oltre
100 <BR>miliardi di ?) con Pagamenti Agroambientali atti a coprire tutti
i <BR>mancati ricavi e maggiori costi, più un 20% di transazione per
gli <BR>agricoltori Biologici.<BR>Ma se vogliamo salvare i prodotti
Biologici e, con essi, tutta <BR>l'agricoltura italiana, dobbiamo
mantenere l'assenza di OGM, senza <BR>soglie di "tolleranza", istituendo
se necessario il marchio Biologico <BR>Nazionale previsto dal nuovo
regolamento europeo, con assoluto divieto <BR>di Coltivazioni OGM sul
territorio nazionale. Introducendo <BR>responsabilità penali per chi
contamina i prodotti biologici e <BR>tradizionali italiani e le sementi di
qualsiasi natura, da parte dei <BR>proprietari dei brevetti, concessionari
e commercianti di OGM, per il <BR>principio europeo di "chi inquina paga",
a tutela dei consumatori e <BR>produttori italiani.<BR>Nel momento in cui
il protezionismo USA annuncia forti incentivi al <BR>consumo dei prodotti
nazionali, perchè mai in Italia dovremmo <BR>coltivare e mangiare OGM,
rinunciando alla tradizione Agroalimentare <BR>più imitata al mondo?<BR>E
in attesa del Decreto del Ministro Zaia, dal 1 gennaio chiediamo ai
<BR>produttori biologici una garanzia aggiuntiva: l'etichetta di prodotto
<BR>100% libero da OGM, se possibile "coltivato in Italia".</DIV>
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<DIV><BR><FONT face="Microsoft Sans Serif"><FONT color=#ff0000
size=5><STRONG>«Mais Ogm innocuo per la salute» Ma in Francia resta la
moratoria</STRONG></FONT> </FONT></DIV>
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<DIV><BR><FONT face="Microsoft Sans Serif">L'Agenzia francese di sicurezza
sanitaria degli alimenti dà l'ok al <BR>mais Monsanto. Gli ecologisti
accusano le lobby pro-biotech. Il <BR>governo conferma la clausola di
salvaguardia per i rischi ambientali.<BR>Mais transgenico sì, forse, anzi no: la
Francia stabilisce per la <BR>prima volta - tramite la sua principale
agenzia sanitaria governativa <BR>- che il mais Mon 810, prodotto
dall'americana Monsanto, non presenta <BR>rischi per la salute dell'uomo.
Insorgono gli ambientalisti, fin <BR>quando dal governo non arriva la
precisazione: la moratoria sulla <BR>coltivazione del mais biotech non è
in discussione, ma solo per i suoi <BR>potenziali rischi sull'ambiente. È
stata l'Afssa, l'Agenzia francese <BR>di sicurezza sanitaria degli
alimenti, a sdoganare il mais della <BR>Monsanto, da anni considerato da
molti in Europa, soprattutto in <BR>Francia, un prodotto pericoloso. È
stato un parere elaborato, <BR>controverso, ma alla fine l'agenzia ha reso
noto che il rapporto <BR>ricevuto dal professor Yvon Le Maho, incaricato
dal governo della <BR>perizia, non portava "alcun elemento di novità". E
quindi, le <BR>conclusioni già rese note nell'aprile 2008, secondo le
quali le <BR>coltivazioni di mais transgenico presentano "lo stesso
rischio di <BR>sicurezza sanitaria" delle varietà tradizionali, sono
automaticamente <BR>confermate. La prima reazione degli ecologisti è stata
di <BR>preoccupazione e si sono contestati i tempi di relazione del
<BR>contestato parere: firmato il 23 gennaio ma diffuso soltanto ieri,
<BR>dopo uno "scoop" del quotidiano Le Figaro. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Microsoft Sans Serif">Greenpeace, associazione
<BR>ambientalista fra le più combattive, ha addirittura denunciato "la
<BR>diffusione organizzata di un rapporto che doveva essere segreto".
<BR>"Nessun segreto - è stata la replica di Pascale Briand, direttrice
<BR>generale dell'agenzia che è stata l'ultima a firmare il parere - la
<BR>procedura è stata assolutamente classica. E non c'è nessun legame
<BR>neppure con il calendario europeo". La notizia, infatti, è rimbalzata
<BR>subito a Bruxelles, dove la Francia fa blocco insieme con altri paesi
<BR>(Austria, Grecia e Ungheria) e non rinuncia alla sua clausola di
<BR>"salvaguardia", in concreto il divieto di coltivare il mais Mon 810.
<BR>Da lì, il primo ministro Francois Fillon ha subito ufficializzato che
<BR>"la Francia conferma la sospensione in attesa di una decisione della
<BR>Commissione europea, che rispetterà". Se da un punto di vista della
<BR>salute non ci sono allarmi immediati, infatti, la Francia vuole
<BR>cautelarsi per i rischi sull'ambiente, secondo gli ecologisti mai
<BR>contraddetti dalla scienza. "Reazione sana e di buon senso", ha subito
<BR>commentato Greenpeace.<BR>Amari invece i pareri dei gruppi ambientalisti e
di José Bové, <BR>capofila degli altermondialisti più volte arrestato per
aver <BR>"falciato" campi biotech: "bel colpo per le industrie, non c'è
dubbio <BR>- ha detto Bové - questa è una spallata delle lobby filo-ogm".
Per <BR>France Nature Environnement, associazione ambientalista, si tratta
di <BR>"un parere politico, non scientifico".</FONT></DIV>
<DIV><BR><FONT face="Microsoft Sans Serif"><STRONG>Offensiva della Commissione
Ue nei confronti della moratoria <BR>austriaca.</STRONG> </FONT></DIV>
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<DIV><FONT face="Microsoft Sans Serif">L'Esecutivo sempra orientato a superare
lo stallo <BR>decisionale in senso favorevole agli organismi manipolati. E
dopo aver <BR>imposto all'Austria di aprire le frontiere al mais, chiederà
a Vienna <BR>di autorizzare altre due colze biotech<BR>Dopo la Francia, la
Commissione europea chiede anche all'Austria di <BR>mettere fine alla
clausola di salvaguardia che vieta dal 1999 la <BR>coltura del mais
geneticamente modificato Mon 810 della Monsanto, <BR>oltre al T25 della
Bayer. Vienna ha invece già riaperto nel maggio <BR>2008 le frontiere
all'importazione dei due mais in questione, come <BR>chiedeva Bruxelles,
alla luce del parere dell'Agenzia europea per la <BR>sicurezza alimentare
(Efsa), secondo cui i due mais non presentano <BR>nessun pericolo per la
salute umana e animale.Ma l'offensiva di <BR>Bruxelles nei confronti
dell'Austria, da sempre portabandiera nell'Ue <BR>degli Stati e delle
Regioni che si oppongono agli ogm, va oltre. La <BR>Commissione europea
infatti, precisano fonti comunitarie, a breve <BR>chiederà a Vienna di
autorizzare altre due colze biotech: tra queste <BR>la GT73 della
Monsanto, resistente all'erbicida glifosate. Spetta ora <BR>alla
presidenza ceca dell'Ue decidere quando portare queste proposte
<BR>all'esame dei ministri europei, che hanno tre mesi di tempo per
<BR>pronunciarsi.<BR>Quanto a Bruxelles, sembra più che mai decisa a superare lo
stallo <BR>decisionale in materia di Ogm. Fino ad ora, infatti, il via
libera <BR>all'import o al commercio di Ogm e di prodotti derivati è stato
deciso <BR>in ultima istanza dalla Commissione europea. E questo,
per <BR>l'incapacità del Consiglio Ue di riunire sui singoli dossier
una <BR>maggioranza qualificata di paesi favorevoli o
contrari.</FONT></DIV>
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<DIV><A href="http://lanuovaecologia.it/"><FONT face="Microsoft Sans Serif"
size=1>http://lanuovaecologia.it</FONT></A><BR><FONT
face="Microsoft Sans Serif">---------------</FONT></DIV>
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<DIV><BR><FONT face="Microsoft Sans Serif" color=#ff0000 size=4><STRONG>Le
Ricerche Italiane dell'INRAN sulla pericolosità del mais Mon
810</STRONG></FONT></DIV>
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<DIV><BR><BR><FONT face="Microsoft Sans Serif">Finora le valutazioni di
possibili effetti avversi sul sistema <BR>immunitario da parte degli
organismi geneticamente modificati si sono <BR>basati sulla determinazione
del potenziale allergenico della proteina <BR>ricombinante purificata, e
soltanto uno studio recente ha considerato <BR>gli effetti potenziali
immunotossicologici dell'intero alimento <BR>geneticamente
modificato somministrato a ratti (Finamore A. et al. J. <BR>Agric. Food
Chem 2004). Inoltre non esistono studi che abbiano preso <BR>in
considerazione la risposta immunitaria intestinale. Tuttavia,
<BR>l'intestino interagisce continuamente con gli antigeni derivati dagli
<BR>alimenti, con allergeni, patogeni, e altri agenti tossici, e il
<BR>sistema immunitario intestinale, che è il tessuto linfoide più esteso
<BR>di tutto l'organismo, è fondamentale per rispondere correttamente ad
<BR>agenti dannosi, mentre mantiene uno stato quiescente verso antigeni
<BR>innocui, quali le proteine contenute negli alimenti. Il gruppo di
<BR>ricerca della Dr. Mengheri dell'Istituto Nazionale di Ricerca per la
<BR>Nutrizione e gli Alimenti ha effettuato uno studio di valutazione
<BR>degli effetti del mais MON 810 sul sistema immunitario sia intestinale
<BR>che periferico di topi, con particolare riguardo alle implicazioni
<BR>legate allo sviluppo e all'età anziana. Infatti è noto che durante lo
<BR>sviluppo e la vecchiaia il sistema immunitario può rispondere con
<BR>minore efficienza agli stimoli esterni rispetto a quanto accade in un
<BR>adulto sano. Questo mais è stato geneticamente modificato mediante
<BR>l'introduzione di un gene, derivante da Bacillus thuringiensis, che
<BR>comporta la produzione di una tossina insetticida da parte della
<BR>pianta stessa. I risultati dopo 30 e 90 giorni di alimentazione
<BR>provano che, al contrario di quanto accade con il mais naturale, con
<BR>il MON 810 si sono verificate alcune alterazioni (non è proprio
<BR>corretto parlare di disfunzioni, perché non abbiamo valutato la
<BR>funzione, anche se alterazioni implicano disfunzioni) immunitarie che
<BR>hanno riguardato:<BR>- la percentuale delle sottopopolazioni dei linfociti
intraepileliali <BR>dell'intestino, della milza, e circolanti<BR>-il
livello delle citochine del siero, con un aumento delle citochine
<BR>infiammatorie (Sono proteine prodotte dalle cellule del sistema
<BR>immunitario, ma anche da molti altri tipi di cellule, indispensabili
<BR>per la regolazione del funzionamento del sistema immunitario,
<BR>generalizzando si possono classificare in citochine anti-infiammatorie
<BR>e pro-infiammatorie. Un tempo si chiamavano interleuchine, oggi si
<BR>preferisce citochine proprio per la loro molteplice origine)<BR>
Queste alterazioni sono risultate più marcate, e quindi più gravi,
<BR>proprio a carico dei topi durante lo sviluppo e
nell'invecchiamento.<BR>Nell'articolo si legge inoltre che all'analisi
proteomica è risultato <BR>che nel mais MON 810 la regolazione di
ben 43 proteine ha subito <BR>modifiche rispetto al mais normale, e
che tra queste risulta presente <BR>una nuova versione della proteina
gamma-zeina, già nota per essere <BR>allergenica.<BR><BR>(alla faccia
della sostanziale equivalenza, ndr...)</FONT></DIV>
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<DIV><BR><BR><FONT face="Microsoft Sans Serif"><FONT color=#ff0000
size=4><STRONG>L'F.D.A. (USA) ha TENUTO NASCOSTE le PROVE della PERICOLOSITÀ dei
CIBI <BR>TRANSGENICI.... e di molti Farmaci e
Vaccini</STRONG></FONT> </FONT></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Microsoft Sans Serif" color=#ff0000
size=4></FONT></STRONG> </DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Microsoft Sans Serif" color=#ff0000
size=4></FONT></STRONG> </DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Microsoft Sans Serif" color=#ff0000
size=4></FONT></STRONG> </DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Microsoft Sans Serif" color=#ff0000
size=4></FONT></STRONG> </DIV>
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<DIV><FONT face="Microsoft Sans Serif">(vedi la trasmissione Report - Rai 3
del 27/04/08)<BR><BR>La più importante agenzia statale americana per il
controllo sui cibi <BR>e sui farmaci, la Food And Drug Administration, ha
approvato i cibi <BR>modificati geneticamente malgrado le morti che
avevano causato e gli <BR>avvertimenti dei suoi stessi scienziati sui
gravi rischi che essi <BR>comportano. Nel maggio 1998 l'Alliance for
Bio-Integrity con una <BR>coalizione di scienziati, leaders religiosi e
consumatori, ha fatto <BR>causa alla Food and Drug Administration per
ottenere test obbligatori <BR>di sicurezza e l'etichettatura dei cibi
geneticamente modificati... <BR>Nove scienziati che ricoprono importanti
funzioni nelle Università e <BR>nei centri di ricerca, si sono uniti alla
coalizione perché ritengono <BR>che la politica dell'FDA è
scientificamente scorretta e moralmente <BR>irresponsabile. La Corte
Federale ha obbligato l'FDA a consegnare <BR>all'avvocato dei querelanti
le 44.000 pagine del suo archivio interno.<BR><BR>Questi documenti, oltre a
contraddire l'affermazione dell'FDA che la <BR>sua politica ha fondamenti
scientifici, dimostrano che l'agenzia ha <BR>violato la Legge americana su
cibo, medicine e cosmetici permettendo <BR>che i cibi geneticamente
modificati fossero introdotti sul mercato <BR>senza essere sottoposti a
sperimentazioni, sulla base del presupposto <BR>che sono generalmente
riconosciuti sicuri da esperti qualificati. <BR>Perché è avvenuto tutto
questo ?<BR><BR>Durante l'amministrazione Reagan, quando l'economia degli Stati
Uniti <BR>aveva seri problemi e c'era un grosso squilibrio negli
scambi <BR>commerciali, molti esperti erano alla ricerca di aree
attraverso il <BR>cui sviluppo si poteva lanciare di nuovo l'economia
degli USA e, in <BR>particolare, l'esportazione. Quella che all'epoca era
la giovane <BR>tecnologia della bioingegneria era uno dei settori più
promettenti. È <BR>stata quindi emessa una direttiva per tutte le Agenzie
federali, come <BR>l'FDA, l´Agenzia per la Protezione dell'ambiente ed il
Dipartimento di <BR>Agricoltura di promuovere al massimo l´industria
biotecnologica e di <BR>facilitare l'introduzione di questi prodotti sia
negli USA che nei <BR>paesi esteri. Questo tipo di politica fu spinta
moltissimo anche sotto <BR>la presidenza di Bush e poi di
Clinton.<BR><BR>L'FDA ha ammesso di aver operato sotto una direttiva "per
favorire" <BR>l'industria biotech americana sulla base del presupposto che
i cibi <BR>bioingegnerizzati sono essenzialmente uguali agli altri. Ma la
linea <BR>politica dell'FDA ha incontrato una forte resistenza da parte
dei suoi <BR>stessi scienziati, che negli anni `90-´92 hanno portato
avanti quella <BR>che si può definire la più accurata analisi fino ad ora
attuata sui <BR>cibi OGM. Sulla base dei risultati di questa analisi essi
hanno <BR>ripetutamente segnalato che la bioingegneria, alterando
l'attività <BR>cellulare, può condurre alla produzione di tossine
inaspettate, <BR>allergeni e sostanze cancerogene. La Dott.ssa Linda Kahl,
funzionario <BR>dell'FDA, incaricata di sintetizzare tutte le affermazioni
degli <BR>scienziati dell'agenzia, ha affermato che l'agenzia stava
"cercando di <BR>far entrare un piolo quadrato in un buco rotondo...
cercando di <BR>forzare la conclusione finale che non c'è nessuna
differenza tra cibi <BR>modificati con l´ ingegneria genetica e cibi
modificati con pratiche <BR>di riproduzione tradizionali".<BR><BR>Inoltre
il Dott. Jim Maryanski, Coordinatore della Biotecnologia <BR>dell'FDA, ha
riconosciuto che, nella comunità scientifica in generale, <BR>non c'è
alcun consenso sulla sicurezza dei cibi modificati <BR>geneticamente e che
gli scienziati dell'FDA hanno consigliato che essi <BR>dovrebbero essere
sottoposti a speciali test, inclusi i test <BR>tossicologici. Nondimeno,
la motivazione dell'FDA per promuovere <BR>l'industria biotech era così
forte che essa non solo ha ignorato gli <BR>avvertimenti dei suoi stessi
scienziati sui rischi specifici dei cibi <BR>manipolati geneticamente, ma
ha nascosto le prove della pericolosità <BR>dei cibi transgenici e ha
preso una posizione pubblica che sostiene <BR>l'opposto. L´FDA ha mentito
consapevolmente affermando in una <BR>dichiarazione ufficiale: "L'agenzia
non è a conoscenza di alcuna <BR>informazione che dimostra che i cibi
derivanti da questi metodi nuovi <BR>differiscono dagli altri cibi in
alcun modo significativo o <BR>uniforme...".<BR>Così, benché esperti
dell'agenzia abbiano consigliato che i cibi <BR>geneticamente
ingegnerizzati dovevano essere sottoposti a test <BR>speciali, i burocrati
responsabili della politica hanno proclamato che <BR>questi cibi non
richiedono alcun test.<BR><BR>L'avvocato Druker ha affermato che, se fosse stata
detta la verità, <BR>cioè ciò che è emerso dalle analisi degli scienziati,
nessun cibo <BR>manipolato geneticamente sarebbe potuto entrare negli anni
'92/'95 nel <BR>mercato americano che poi li ha esportati in Europa e in
tutto il <BR>mondo e la popolazione mondiale non sarebbe stata esposta a
questo <BR>grave rischio. Si può quindi parlare di genocidio
legalizzato.</FONT></DIV>
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