<h2><font size="2">Cade l'accusa di omissione di atti d'ufficio e la condanna a sette mesi per il magistrato di Camerino<br>La Suprema corte stabilisce che "il fatto non sussiste" e annulla senza rinvio</font></h2>
<h1><b>Rifiutò di fare udienza col crocifisso in aula<br>la Cassazione assolve il giudice Tosti</b></h1>
<h3>Parla il protagonista: "Con la sentenza di oggi fatto un grande passo avanti<br>ma ora dovrò proseguire la mia battaglia per essere reintegrato in servizio"</h3>
                                 <br>
                                <div style="display: none;" id="adv160x600r">
</div>
                                                        <div id="multimedia">
                                                                                          <div class="fotosxb">
<img src="http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/cassazione-1/giudice-crocifisso/stor_4292670_21520.jpg" alt="Rifiutò di fare udienza col crocifisso in aula la Cassazione assolve il giudice Tosti" width="230">
         </div>
                                                     </div>
                 <div id="testo">
                                                                                                                         <b>ROMA -</b>
Cade l'accusa di omissione di atti d'ufficio contestata al giudice di
Camerino Luigi Tosti, che si rifiutò di tenere udienze nelle aule di
giustizia dove sono esposti crocifissi. La sesta sezione penale della
Cassazione ha infatti annullato senza rinvio "perché il fatto non
sussiste" la condanna a 7 mesi di reclusione e un anno di interdizione
dai pubblici uffici inflitta al magistrato nel maggio 2007 dalla Corte
d'Appello dell'Aquila. <br>
<br>
E poco dopo è arrivato il commento del diretto interessato. Secondo il
quale con la sentenza di oggi si è fatto "senz'altro un passo enorme in
avanti, ma il problema che resta è il rispetto della laicità, osservato
da tutti fuorchè dai cattolici". "Credo che la Corte - ha proseguito
Tosti - abbia accolto il motivo di insussistenza di reato, per il fatto
che non c'è stata nessuna udienza omessa perchè sono stato sostituito,
ma per questo dovrò vedere le motivazioni". <br>
<br>
All'inizio dell'udienza la difesa del giudice aveva rinnovato la
richiesta di rimuovere, non solo in Cassazione ma in tutte le aule di
giustizia, i crocifissi ed ogni simbolo appartenente alla religione
cattolica. Ma la Sesta sezione penale ha respinto l'istanza. Invece il
sostituto procuratore generale della Suprema Corte Vincenzo Geraci
aveva sollecitato l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata,
sottolineando che in ogni caso la condotta di Tosti non aveva impedito
lo svolgimento delle udienze, poiché era stato sostituito da un altro
giudice. <br>
<br>
Ma i giudici della Sesta sezione penale, presieduta da Giorgio
Lattanzi, hanno deciso per l'annullamento della sentenza senza però
rinvio, ritenendo che "il fatto non sussiste" e quindi non ci sarebbe
stata omissione d'ufficio da parte di Tosti. <br>
<br>
Il magistrato è sospeso da qualche anno dalle funzioni ed è sottoposto
anche ad un procedimento disciplinare, ancora pendente al Csm, relativo
proprio alle proteste per il crocifisso. "Per questo - ha concluso
Tosti - ora dovrò portare avanti la mia battaglia in sede disciplinare,
poichè non è automatico che dopo la sentenza di oggi venga reintegrato
nel servizio". <br>
<div id="adv180x150m">
</div>
                                </div>
                 <p><span class="date">(<i>17 febbraio 2009</i>)</span></p><br clear="all"><a href="http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/cassazione-1/giudice-crocifisso/giudice-crocifisso.html">http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/cassazione-1/giudice-crocifisso/giudice-crocifisso.html</a><br>
-- <br>--------------------------------------------------------------------------------<br>Questa mail ti arriva perchè ti sei iscritto oppure hai avuto una corrispondenza personale e/o attraverso altri con i gestore della mail. I tuoi dati non saranno in alcun modo resi pubblici o ceduti a terze persone. Serviranno solo ed esclusivamente per l'invio di NewsLetter e/o comunicati di interesse politico e/o sindacale nel pieno rispetto delle vigenti leggi sul diritto alla privacy. Se non sei più interessato a ricevere mail da questo indirizzo, o in realtà non lo sei mai stato - anche se ciò è sintomo di arida non curanza - ti preghiamo di risponderci con una mail di insulti. Sempre meglio l'odio che l'indifferenza. Oppure puoi farlo direttamente rispondendo a questa mail con la parola CANCELLAMI. ;-)<br>