[aha] yes we spam

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Thu Apr 10 17:23:46 CEST 2008


YES WE SPAM!

Dal 16 Marzo al 10 Aprile, in piena campagna elettorale, il collettivo
IO\cose (www.iocose.org <http://www.iocose.org/>) ha inviato circa
280.000 e-mail di spam a nome del Partito Democratico.
Le risposte dei destinatari non si sono fatte attendere; hanno reagito
con insulti e veementi proteste verso gli autori, certi che le missive
fossero inviate dallo staff del Partito Democratico.

Le e-mail degli elettori dimostrano che l'idea che un partito politico
utilizzi lo spam per convincere i suoi elettori è più che plausibile,
perché in linea con le tattiche di propaganda.

Il Partito Democratico è stato preso come bersaglio, ma è solo l'ultimo
arrivato di una lunga lista. I partiti "post-ideologici", che si vantano
di "essere in accordo con la società", ovvero obbedire ai sondaggi, si
fondano su una retorica simile a quella dello spam. Toccare gli istinti
più bassi per stimolare al voto, non è diverso dal promettere
allungamenti del pene in cambio di un click.

Il gruppo rivendica questa azione, come gesto artistico, politico e, di
conseguenza, fastidioso. Lo strumento dello spam ha permesso di agire in
un territorio di confine, tra le pasticche di Viagra e l'inno del
partito "per il tuo cellulare", un territorio paradossale per un verso,
eppure considerato possibile.

Sul sito www.partitodemocratico2008.org
<http://www.partitodemocratico2008.org/> si possono trovare i testi
delle mail di spam, da mandare ai vostri più cari amici, e una raccolta
delle migliori reazioni che sono state ricevute.


--


Il gruppo IO\cose (www.iocose.org <http://www.iocose.org/>) è attivo dal
2006 in Italia e in Europa. Organizza azioni liminali, volte a mettere
il dito nella piaga nelle ideologie, nelle pratiche e nei processi di
identificazione e attribuzione di senso. Usa lo scherzo e il "prank"
come tattica, rivendicandone il carattere sano e gioioso.
Ha messo in piedi società come ThirDog, una (finta) compagnia per
adottare cani dal terzo mondo, volta a ridicolizzare la concezione della
povertà e del politically correct. Nel 2007 ha organizzato un concorso a
premi nei supermercati di mezza Europa, amputandolo del premio: una
beffa contro le strategie stimolo-risposta del consumismo. Lo stesso
anno ha organizzato NextQuery, società che vende le parole chiave del
futuro, per mettere in luce il delirio del marketing online.
Usa la strada, Internet, il passa parola come terreno di battaglia. La
mimesi, la beffa e lo svelamento come tattiche per produrre spiazzamenti
e crepe semantiche.


Contatti
web: www.iocose.org <http://www.iocose.org/>
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