R: [aha] yes we spam
Dedalus
dedalus at autistici.org
Fri Apr 11 18:08:31 CEST 2008
mmmmm.
Si discute, finalmente :-)
ok, provo a contribuire, seppur frettolosamente...
On Fri, 11 Apr 2008 10:24:15 +0200, "Luigi Pagliarini"
<luigi at artificialia.com> wrote:
> Domenico,
> concordo pienamente con te, quand'è che dici: non era credibile e non
> era
> artisticamente valevole.
malgrado l'ondata di critiche, anche quelle autorevoli :-), confesso che
soprattutto in prima battuta l'azione a me è piaciuta. Senza pormi tanti
perché. Semplicemente mi piaceva l'implicita associazione tra SPAM e
comunicazione politica elettorale.
> tra l'altro, ho l'impressione, PERSONALE, che un certa modalità
d'azione
> non si possa più definire artistica.
> attivista sì, ma molto, troppo, più connotata politicamente che che
> esteticamente (per giunta anche nell'outlook ;^).
Non mi ero soffermato sul problema "arte o attivismo?" ma lì per lì mi
son detto che in una lista di "artivismo" questo confine poteva pure
rimanere indefinito e che, anzi, questa indefinitezza potesse essere utile
anche solo per fare da ponte tra i 2 fronti (estetico/attivistico)...
In effetti però, a guardarla meglio, fatta eccezione per alcuni aspetti
relativi all'interattività (le reazioni di cui parla xdxd) che trovo
interessanti, all'azione forse manca una direzione più precisa, sia questa
una riflessione di tipo estetico-comunicativo (come il citato vatican.org)
oppure una rivendicazione politica chiara.
> e poi, seppure mi sbaglio (che non sarebbe una novità! :-), a me sta
> robba
> ormai annoia: mortalmente!
> è il clonaggio, la contraffazione, il falso d'un'idea che ha
> attraversato
> D'Annunzio e la net.art.
> Mi sento di poter dire: ha fatto il suo percorso, ora giunto
> praticamente
> a termine.
> o no?
Qua ti seguo in parte, nel senso che le tecniche di falsificazione e di
clonazione, è vero, non sono più una novità di per sé, ma il filone,
anche perché parte da lontano, non può dirsi necessariamente giunto al
termine. Chiaro che il tutto non può e non deve essere ridotto alla
ripetizione di un semplice giochetto, ma trovo sia ancora interessante (e
in parte necessario) giocare sulle ambiguità dell'estetica e dei linguaggi
del cosiddetto mainstream, soprattutto in un momento in cui il senso di
realtà è ampiamente influenzato dai vari dispositivi di comunicazione.
Insomma, tutto sta in come lo si fa, come sempre :-)
> per il resto, a me la matrice sembra più che chiara!
> ma non sto qui @dire.
> del resto basta farsi ben i conti e chiedersi: chi è il nemico n° 1
del
> PD?
> chi ha un bisogno REALE di eroderne l'elettorato?
e qua torno alla questione par condicio :-)
dico, si può convenire o meno sull'efficacia dell'azione, anche sulla
correttezza se si vuole, ma onestamente che si contesti il target per la
sua parte politica e per la mancanza di critica alla controparte (se ho
capito bene dove stanno le obbiezioni di Elena, Luigi, Domenico) un po' mi
sconcerta.
Ognuno può IMHO contestare chi vuole, senza vincoli alcuni, se non quello
del buongusto e delle norme basilari del rispetto.
E' come se, giusto per fare un esempio, si contestasse a molleindustria di
non aver fatto un videogioco "dalla parte dei pretofili"...
Via,
a presto,
d,.
> ah!
> dimenticavo di sottolineare... non ho interessi politici nel scrivere
> tutto
> ciò..
> Buonagiornata,
> Luigi
>
>> > E perché? ora vige la par condicio pure nella
>> speriment'azione artistica'?
>>
>> Personalmente, anch'io ho qualche dubbio sul lato politico
>> della faccenda. Non è una questione di par condicio, né di
>> porre limiti alla satira. Sono stato spammato e mi sono reso
>> conto subito che le email non venivano dal partito
>> democratico. Anche perchè le email contenevano frasi poco
>> credibili, che rivelavano la loro natura di burla (purtroppo
>> non posso citare perché non ho conservato i messaggi, e il
>> sito sembra giù in questo momento [censura?]) Tuttavia,
>> qualche lettore superficiale ci sarà cascato, e avrà letto la
>> cosa con fastidio. Questo danneggia una parte politica, senza
>> peraltro far riflettere su alcune ambiguità del suo modo di
>> porsi di fronte all'elettorato. Il sabotaggio ha senso se
>> produce riflessione, o conoscenza: l'identity correction degli yesmen.
>>
>> Guardando alla tipologia dei testi, in realtà qui il modello sembra un
>> altro: Vaticano.org. Corrompere un'identità per vedere quanto
>> la gente è disposta a credergli. Ma anche in questo caso,
>> l'obiettivo mi sembra ben lontano da essere raggiunto.
>>
>> In altre parole, l'operazione mi sembra un tantino ingenua.
>> Più che una satira convincente, risulta una parodia dei suoi
>> ben più efficaci precedenti. Sabotaggio politico senza
>> contenuto: probabilmente un leghista non avrebbe saputo fare
>> di meglio.
>>
>> Dico questo, beninteso, nel rispetto dei precedenti lavori di
>> io/cose, che con adotta un cane del terzo mondo ha saputo
>> colpire uno stereotipo con ben altra energia. E per stimolare
>> un po' il dibattito su questa mailing list sempre un po'
>> deprimente ;-)
>>
>> d
>>
>>
--
"Ci sono cretini che hanno visto la Madonna e ci sono cretini che non hanno
visto la Madonna.
Io sono un cretino che la Madonna non l'ha vista mai.
Tutto consiste in questo, vedere la Madonna o non vederla."
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