[aha] Cagliari: la polizia carica migranti,
antirazzisti e studenti
Master Subsito
master at subsito.it
Sat Dec 13 15:13:32 CET 2008
boh. delle ultime 150 (?...) mails, ho tenuto questa, interessante,
hacktivist e(p)pure artivist...il resto bullshit.
que es lo que les pasa?
----- Original Message -----
From: "massimo" <sous at no-log.org>
To: "List on artistic activism and net culture" <aha at ecn.org>
Sent: Thursday, December 11, 2008 4:06 PM
Subject: [aha] Cagliari: la polizia carica migranti, antirazzisti e studenti
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>> Martedì 9 Dicembre 2008
>> Cagliari la polizia carica i manifestanti
>> BASTA DEPORTAZIONI - DIGNITA' PER I RIFUGIATI
>> Migranti, Antirazzisti e Studenti uniti nella Lotta
>> Da un mese a questa parte gruppi di migranti cui è stato
>> riconosciuto il diritto di asilo ricevono i documenti e vengono
>> immediatamente estromessi dall'hotel-prigione 4 torri (Setar) o dal
>> CPA di Elmas dove sono stati deportati da Lampedusa dal Maggio 2008 in
>> poi.
>> Dopo essere stati trattenuti in stato di totale indigenza e con divieto
>> di lavoro per 5-6 mesi vengono buttati in mezzo ad una strada senza
>> avere le risorse per proseguire il loro viaggio (ben pochi di loro
>> si trattengono in Sardegna) e neppure per sopravvivere.
>> Alcune di queste persone deportate in Sardegna e poi abbandonate in
>> stato di indigenza hanno trovato ospitalità provvisoria presso
>> strutture di proprietà di religiosi, i più sono riusciti ad ottenere un
>> piccolo
>> prestito da parenti e amici e sono partiti, ma il numero di coloro che
>> sono bloccati a Cagliari senza risorse è in continuo aumento.
>> È un fatto strutturale, le autorità considerano la Sardegna un luogo
>> particolarmente adatto per la deportazione di profughi di guerra e
>> richiedenti asilo, perché dall'isola è difficile allontanarsi, quindi
>> la scelta di abbandonare queste persone prive di risorse è strategica e
>> non accidentale.
>> Per questo i militanti antirazzisti hanno affrontato la situazione
>> cercando di costruire lotte assieme ai migranti, per porre fine alle
>> deportazioni e perché le autorità responsabili fornissero loro i mezzi
>> per proseguire il viaggio o per inserirsi dignitosamente nell'isola, se
>> lo vogliono.
>> Oggi, esasperati per la loro condizione, una decina di migranti si
>> sono recati in prefettura con due militanti antirazzisti che facevano
>> loro da interpreti.
>> Qualche giorno fa gli era stato riconosciuto il diritto di asilo, e
>> da allora si trovano in mezzo ad una strada. La loro intenzione era
>> appunto quella di chiedere alle autorità di risolvere una situazione da
>> loro stesse creata, e perciò alle 11 di mattina si sono presentati
>> nell'androne del palazzo viceregio, dove hanno chiesto di parlare col
>> prefetto.
>> Dopo vari tentativi di convincerli a rivolgersi altrove, la loro
>> istanza è stata inoltrata al prefetto, che ha mandato a dire, come
>> prevedibile, che non era affar suo e che si rifiutava di incontrarli.
>> A questo punto i migranti vengono invitati a > lasciare la prefettura
>> ma si rifiutano di allontanarsi senza prima aver incontrato il
>> prefetto.
>> Gli antirazzisti sono con loro.
>> Dopo una mezzora al nugolo di agenti Digos si aggiunge un reparto
>> antisommossa con alla testa il vice Gargiulo. Subito dopo un nutrito
>> gruppo di antirazzisti e di studenti occupanti la vicina università
>> arrivano a rafforzare il presidio. Rapidamente uno striscione viene
>> preparato ed esposto: "Basta deportazioni – Dignità per i rifugiati".
>> Altri migranti si aggiungono, sino a riempire completamente l'androne>
>> della prefettura.
>> A questo punto, il vice Gargiulo si allontana per pochi minuti e al
>> ritorno sostiene di aver parlato col prefetto e pretende che le
>> persone presenti si allontanino ma ancora una volta i migranti si
>> rifiutano e antirazzisti e studenti con loro. A un cenno del vice gli
>> antisommossa calzano il casco e imbracciano scudo e manganello,
>> l'ultimatum del vice è seguito da un ostinato silenzio.
>> La prima spinta degli antisommossa non smuove il blocco compatto dei
>> manifestanti, che controspingono con energia guadagnando qualche
>> posizione. Vista la mala parata, per risolvere la situazione, gli
>> antisommossa incominciano a manganellare tutti selvaggiamente. Solo
>> in> questo modo riescono a respingere i manifestanti all'esterno,
>> chiudendosi dietro il portone.
>> In questa fase si contano diversi contusi. A una manifestante che
>> cercava di ripararsi è stato fratturato un braccio con una
>> manganellata.
>> Il fronteggiamento è proseguito all'esterno sino a tarda sera e il
>> presidio è stato fortemente rafforzato dalle numerose persone accorse
>> alla notizia della carica, circa 150 persone si sono raccolte per>
>> sostenere la lotta dei migranti.
>> I più impressionati e furenti per quanto accaduto erano proprio i
>> profughi. L'immagine idealizzata "dell'occidente democratico" che si
>> portano dietro non comprendeva evidentemente queste forme ottuse di
>> violenza poliziesca. Hanno reagito con rabbia, offese taglienti e lazzi
>> diretti ai poliziotti, e con canti che antirazzisti e studenti contano
>> di farsi insegnare al più presto.
>> In tarda serata la consigliera regionale Caligaris ha tentato una
>> mediazione: dopo aver ribadito l'impotenza della prefettura,
>> raccogliendo cori di proteste tra i manifestanti, si è azzardata a
>> dire che la regione potrebbe forse coprire almeno le spese di viaggio
>> dei migranti.
>> Su questa promessa i migranti hanno deciso di togliere il presidio di
>> fronte alla prefettura, pronti a riprenderlo il giorno dopo se le
>> promesse non saranno mantenute.
>>
>> CONTRO OGNI FRONTIERA
>> PER LA LIBERA CIRCOLAZIONE DI OGNUNO DOVUNQUE
>>
>> No border Sardegna
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