R: [aha] vorrei immaginare un'idea
bellafonte at libero.it
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Sun Dec 14 10:47:56 CET 2008
http://www.corriere.it/gallery/Esteri/vuoto.shtml?2008/12_Dicembre/grecia/3&1
>----Messaggio originale----
>Da: robertobertolio at libero.it
>Data: 14/12/2008
1.53
>A: <cslist at www.ecn.org>, <aha at ecn.org>, <redditolavoro at ecn.org>,
<internazionale at ecn.org>, <antifa at www.ecn.org>, <ezln-it at ecn.org>, <antipro at www.
ecn.org>, <cyber-rights at www.ecn.org>
>Ogg: [aha] vorrei immaginare un'idea
>
>vorrei potere immaginare un'idea da proporre alle liste ecn che stimoli ad
>uscire dall'individualismo, che stimoli ad un progetto in divenire per il
>benessere della collettività, che è poi il benessere individuale, sto
provando
>con la mail "forse possiamo combatterli con le stesse armi", ma ho
ottenuto una
>sola risposta, vorrei poter immaginare un'iniziativa che scuota
il movimento,
>partendo dalla base, dal coma di identità e iniziative in cui
versa, che lo
>faccia riemergere dal mare di contraddizioni politiche in cui
affoga, in poche
>parole vorrei sentire vitalità nel dissenso, progettualità
comuni a tutte le
>entità del dissenso, vorrei che il dissenso non fosse solo
la voce di chi vive
>il disagio, e che viene soffocata dalla massa di chi il
disagio non lo vive, e
>negata da un movimento che non è più. L'idea di un
supporto audiovisivo, della
>ricerca di informazioni, della produzione di un
dvd di alto livello, della
>cooperazione sul territoria nazionale, non è
un'utopia, è la nostra unica
>speranza per raggiungere un'udibilità che
altrimenti ci è preclusa. Forse gli
>argomenti che ho esposto come traccia
sembrano eccessivi, purtroppo sono quanto
>indispensabile per una informazione
esauriente.
>Se il siatema ha usato
>l'informazione diffusa su tutto il
territorio attraverso i media, possiamo
>anche noi, con il pc possiamo creare
una redazione globale su tutto il
>territorio, attraverso i dissenzienti
possiamo attivare una rete di
>distribuzione dell'informazione a livello
nazionale, con la partecipazione dei
>religiosi che si occupano del disagio
sociale, in quanto religiosi, possiamo
>accedere a un auditorio molto più
ampio che non solo quello di chi è colpito
>dal disagio. Forse sbaglio a
pensare che un progetto in divenire per la
>collettività che necessita della
collaborazione di tutti e quindi di impegno e
>serietà, possa essere recepito
come un lavoro che si svolge per se stessi. Io
>credo che se non si esce dalla
sfera dell'individualismo, non si arriverà a
>nessun cambiamento, che non è
avere un altro partito al governo, ma andarci noi
>con le modalità che ho
riportato nel testo
> " forse possiamo combatterli con le
>loro
armi". Roberto
>_______________________________________________
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