[aha] Non piangetemi, sono ancora vivo...

mariopesceafore at lifegate.it mariopesceafore at lifegate.it
Fri Jul 4 22:17:30 CEST 2008


COLAZIONE


Colazione cornetto e cappuccino a Piazza Yenne, per mia sventura non ho
trovato il cornetto alla crema, la cosa mi ha costretto mestamente a
ripiegare sul cornetto ai frutti di bosco, non è propriamente la stessa
cosa e con la mia pancia da birromane quotidiano non è che ci tenga a
tenere la linea.
 Esco, colazione fatta, allegro e spensierato, desideroso di fare il mio
viaggio quotidiano verso il Poetto delle mie interiora con tanto di
maestrale che tatua sabbia sulla pelle; desideroso di condividere in
questo viaggio permanente sulla mia isola che c'è brufoli, rughe e sudore
senegalese.

LACRIME E AMORE

 Mi ritrovo invece davanti ad un pianto ed una richiesta d'aiuto, ad un
sto male all'idea di averti perso, ad un mi manca il tuo lato
intellettuale, aiutami ti prego, non lasciarmi sola, lacrime, ti ho perso
e manchi anche ad i nostri amici in comune, tristi all'idea di averti
perso, sto leggendo Gomorra e di Casal di Principe, il paese natale di
tuo padre, l'ho cercato su Internet ti assomiglia, una goccia d'acqua,
altro che Giancarlo Giannini, ma tu non stai male all'idea di avermi
perso? Ti prego non fare scenate, aiutami a trovare la soluzione,
piangerò ogni volta che t'incontrerò, ma tu perchè mi sfuggi e mi umili?

MA SI PERDONO I VIVI?

Ma si perdono sul serio le persone? Sono vivo e mi muovo, respiro, ma che
cazzo è questo culto permanente delle persone che si vogliono bene
viventi?
Perché drammatizzare e rivisitare il passato in questa maniera zavorra? Ma
non sono io napoletano, quartiere San Lorenzo Vicaria il padre padrone
della sceneggiata napoletana? Il figlio diretto di Mario Merola non sono
io? Qual'è il mio lato intellettuale che può mancare quello destro o
quello sinistro?
 Il passato passa ed è passato, le cose vanno muovendosi su un asse spazio
temporale senza un senso logico, non vanno controllate ma vissute,
davanti al mistero della creazione non siamo un cazzo ed il nostro pianto
non ha valore alcuno, il latte versato è sprecato pianto o non pianto ed
io sono sull'isola per perdermi nello spazio solitario che ho
conquistato, per cui non passerete piangendo le mie mura pisane dove è
racchiuso il forno a legno che alimenta il mio fuoco interiore.

MA SONO ANCORA VIVO?

Posso morire domani, come te che mi leggi, tutto mi scivola quindi
addosso, solo così si attinge all'essenza spirituale della vita, senza
passato o futuro, senza nessun progetto che non sia il piacere presente,
perché il momento può essere sempre bello, non non sono mica cinico, ma mi
piace la vita e lo racconta ogni piega della mia pelle che se ne fotte di
tutto e del tutto, perché noi non siamo il nostro destino, sempre che non
si creda alle favole del mercato globale.
Non bisogna versare lacrime per amarmi, la lacrima nasce dalla voglia di
controllarmi e del possesso di chi pensa di avermi perso e mi piange come
un morto, eppure sono vivo, forse morirò domani, ora son vivo cazzo, sto
scrivendo..., chi mi sa amare e rispettare non mi piangerà mai.

Non mi piace il blues ed ho sempre voglia di cantare ed accettare tutte le
provocazioni ed imposizioni, certe volte sto zitto, ma solo perché so
quanto sia gustoso sfogare dopo, non sono blues e non ho neanche voglia di
diventarlo, anche se Pino Daniele tenta di convincermi che sia bello
esserlo...
Scrivo ora, scrivo ora, scrivo ora, perché sono vivo e mi brucia il culo...

Io, Mimmo, un cinico e disincantato romantico isolato su di un isola.

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