[aha] Re: Aha Digest, Vol 13, Issue 18
penelope.di.pixel
penelope.di.pixel at gmail.com
Sat Nov 8 17:17:52 CET 2008
ciao OtherehtO!
sì, sottoscrivo la linea dell'infiltrazione: essere gli unici non architetti
del convegno è stato davvero interessante e che eravamo degli infiltrati lo
abbiamo dichiarato in apertura.
Interessante sotto diversi punti di vista.
il primo auto-riflessivo: come presentare i progetti (strategia di
comunicazione) per farsi comprendere. su questo abbiamo ricevuto un generoso
e severo feedback da parte di alcuni prof, ritenuto davvero prezioso per il
futuro
il secondo: sicuramente c'è uno spazio aperto di contaminazione sul "come"
costruire spazi (pubblici, privati, abitativi, urbani: ma qual'è il confine
di questi spazi?si può realmente tracciare?) contemporanei. in questo senso
posso dire che sussiste una "domanda" reale e sentita nella ricerca di
metodologie e pratiche che possano confrontarsi con nuovi linguaggi e nuovi
paesaggi modificati dalle tecnologie, di fronte i quali infondo le
generazioni passate si trovano un po' spiazzate (e lo percepiscono).
l'intervento di architettura rel:attiva ha suscitato infatti tutto tranne
indifferenza (entusiasmi e critiche): stavamo parlando ad architetti con una
media di età ben sopra i 50 anni, che sono profondamente ancorati e abituati
a lavorare con materiali fatti di cemento, mattoni e calcestruzzo, ma
parlare di infoarchitetture è possibile. il costruire equipe
trans-disciplinari è inoltre una modalità a cui il mondo dell'architettura
(e del design) sembra aperto e favorevole.
l'intervento è legato a doppia mandata con le prospettive aperte e discusse
in S1/S2 :)
baci e ci vediamo a milano !
pp
2008/11/8 natasa bandelj <natasabandelj at yahoo.com>
> Ciao Xdxd/Penelope
>
> Mi interessa molto la ricerca d'architettura che state svolgendo. E' simile
> a quella che sto portando avanti io in ambiti diversi. Le nuove svolte
> tecno-socioculturali ci portano a rivalutare le organizzazioni e concezioni
> psico-sociali alle quali eravamo abituati fino a poco. Questo porterà notevoli
> cambiamenti che non vengono ancora considerati dalla cosiddetta
> "*élite bourgeois* culture". Ed e' proprio questo lo spazio dove possiamo e
> dobbiamo infiltrarci, contaminandolo con nuove idee e proposte sviluppate in
> relazione ai nuovi pensieri e metodi che non sono ancora stati
> fagocitati dall'ambito
> accademico.
>
> Leggo ora il pdf ... Se riesco scrivo qualcosa dopo, altrimenti tanto ci si
> vede a Milano in digitale.
>
> A presto, un bacio
> OtherehtO
>
>
> ----------------------------------------------------------------------
>
> Message: 1
> Date: Sat, 08 Nov 2008 00:12:23 -0600
> From: xDxD <xdxd.vs.xdxd at gmail.com>
> Subject: [aha] architettura rel:attiva
> To: List on artistic activism and net culture <aha at ecn.org>
> Message-ID: <49152DC7.9060706 at gmail.com>
> Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-15; format=flowed
>
> ellò!
>
> come vi raccontavo ci siamo infiltrati in un congresso di architettura
> in messico.
> il tema era la
> rivitalizzazione e preservazione dei centri storici, e i
> relatori erano istituzioni e architettoni internazionali, come il
> "nostro" Carlo Aymonino, per esempio.
> Mentre tutti gli intervenuti parlavano principalmente di restauro di
> monumenti e di costruire opere formalmente bellissime noi abbiamo
> presentato la nostra "architettura rel:attiva", costruita
> sull'idea di
> interventi architettonici che implementino architetture relazionali e
> pratiche urbane tali da coinvolgere la popolazione nel tesuto urbano,
> stimolare, ispirare e creare opportunità per la cultura, la formazione,
> la creazione di pratiche collaborative e partecipative, l'iniziativa
> personale tramite la costruzione di modelli aperti economici e di
> innovazione. E in generale proponendo una forma di città viva, nel senso
> di "collegata" e "tramite" delle relazioni umane.
>
> tutto abilitato dalle tecnologie digitali, che sono il fulcro delle
>
> tipologie di intervento che abbiamo raccontato.
>
> praticamente una metodologia per la realizzazione di "social network
> architettonici" immersi nel tessuto urbano.
>
> qui:
>
> http://www.artisopensource.net/2008/11/08/architettura-relattiva/
>
> trovate un po' di info e il PDF delle teorie che abbiamo presentato.
>
> stiamo espandendo il testo contenuto nel PDF con l'avanzare della
> ricerca per trasformarlo in un libro e in una serie di seminari da
> tenere in europa e centro/sud america.
>
> in quest'ottica ci piacerebbe anche sapere cosa ne pensate e vedere se
> qualcun altro ha interesse a partecipare teoricamente, praticamente e
> logisticamente all'espansione del progetto.
>
> ciaociao,
> xDxD
>
>
>
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