[aha] R: Re: Approfondimenti e spunti da San Francisco
lo|bo
lo_bo a ecn.org
Lun 14 Dic 2009 00:54:13 CET
Gionatan Quintini ha scritto:
> Il business è bene? Il business è male? Il business è business? Ed è
> un bene o un male?
sto seguendo il thread con molti dubbi, mi riservo un pò di tempo per
rileggere e riflettere un attimo a tutto. Per questo il mio intervento
sarà abbastanza sempliciotto, un pò terra terra per dirla in breve. più
una domanda che una riflessione
mi continuo a domandare, si certo anche noi abbiamo cercato di
finanziarci dal basso o abbiamo cercato di rientrare nelle spese etc.
non ci vedo niente di male a lavorare e a farsi pagare, nel senso che
più volte anche io ho criticato l'atteggiamento diffuso della
prestazione lavorativa gratuita che alimenta la situazione del settore
che potremmo definire genericamente dell'arte. ma l'ho sempre pensato
come una sorta di rivendicazione per forzare il meccanismo, un cash for
crash. mi domando ma il seguire un modello di buisness all'interno di un
sistema che io non posso che criticare non è un modo per alimentarlo? è
possibile pensare a questo come modello sostenibile e diffuso?
nel senso se si cercasse di diffondere un tipo di finanziamento di
questo tipo ci sarebbero cmq delle persone che dovrebbero fare
donazioni, pagare un biglietto, mettere dei soldi, oppure fornire parte
della propria vita e identità. Persone che devono avere uno stipendio,
che lavorano, che pagano, che spendono... non si tratterebbe di una
economia chiusa e autosostenuta, perchè la vedo difficile ma di un
sistema basato su di un altro che cmq ha delle regole precise, di
produzione e riproduzione.
Se invece ci fosse la possibilità di un reddito per tutti, di un
espressione e organizzazione diffusa allora penso che ci potrebbe essere
un modello di autorganizzazione che potrebbe avere la forma: "raccolgo i
soldi, organizzo". Non sto parlando di una idea astrusa ma di una
critica radicale ai sistemi di produzione dominanti. Se devo pensare a
qualcosa di bello a cui aspirare nella vita penso che sia più un idea
radicale che un proviamo a campare. nel senso anche di fare tanti
soldi, ma cmq un compromesso sarebbe, e all'accentramento delle banche o
di uno soli o di pochi, preferisco quello dello stato, che mi sta
antipatico cmq, ma per intendersi, diciamo con qualche regola stabilita
magari dal basso e non dal mercato finanziario. io non la vedo come una
ideologia, anzi definirla ideologica mi infastidisce anche un pò, io la
vedo invece molto concreta e parte dall'idea di diffusione e
sostenibilità reali, non è un'ideologia, è crederci sulla base di
relazioni concrete... cmq rifletterò meglio, magari anche per capire a
cosa stiamo pensando noi della lista quando parliamo di
autorganizzazione e autofinaziamento.
--
[IIIII] lo|bo
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