[aha] R: Re: Approfondimenti e spunti da San Francisco
Luisa Valeriani
lvaleriani a fastwebnet.it
Lun 14 Dic 2009 11:00:26 CET
lo spirito di Franca è sempre fulminante! ottimo... :-)
io vorrei dare un contributo alla discussione sempre guardando
indietro, un po' a mio modo...
Se penso al Novecento vedo che laddove l'industria culturale ha
prodotto società, le innovazioni "democratiche" si sono prodotte
lavorando i processi dall'interno, mettendoli anche fortemente in
discussione, rimescolando linguaggi e mutando le dinamiche; laddove la
situazione socio-culturale si presentava arretrata, stagnante e
refrattaria, sono sorte le avanguardie, cioè piccoli pattugliamenti in
avanti rispetto al corpo sociale. Mi chiedo se il bisogno di
avanguardia non appartenga ad una particolare configurazione del
modello sociale (l'Italia, ad esempio), e se invece, in altri contesti
sociali (come la California, o il nord Europa, ad esempio), le
dinamiche di trasformazione sociale non assumano forme diverse dal
pattugliamento d'avanguardia. Capire che il business in sé non è il
nemico, ma la particolare configurazione che i rapporti sociali
acquisiscono dentro il capitalismo globale è un passo ineliminabile,
se si vogliono attivare processi trasformativi, e non restare ancorati
ai propri desiderata senza "intelligenza del mondo". Che il Capitale
si lasci colpire al cuore frontalmente è un sogno delle avanguardie
del Novecento; che possa essere "superato" attivando dinamiche ...
infiltrative mi sembra una via percorribile da un'etica hacker. Da
questo punto di vista, ogni situazione che lascia spazio a mutamento
(in un senso anche pallidamente vicino a quanto si vorrebbe) è
benvenuta perché praticabile, e preferibile rispetto a quanto richiede
esclusivamente contrapposizioni frontali perché dislocato nelle
retroguardie, nella pura conservazione dell'esistente, se non
addirittura nella reazione. Le dinamiche "infiltrative" mi sembrano la
via praticabile della tattica, nella preclusione ovvia dell'attacco
strategico. Bisogna esserci, ed essere aperti, per combattere.
Mi allargo al quotidiano per esemplificare: tra un presidente martire
(come qui!) e un presidente costretto a scegliere il possibile anziché
il desiderabile (Obama) , credo che offra più possibilità quest'ultimo
(pur non condividendo affatto la sua politica estera). Immagino che
questo discorso possa apparire vecchio alla grande maggioranza della
lista, ma invito a prenderlo in considerazione, se non vogliamo vedere
in bianco/nero, ma giocarci tutte le possibilità dell'arcobaleno.
Un saluto aperto
lv
Il giorno 14/dic/09, alle ore 08:27, franca.formenti3 ha scritto:
>> Senza davvero integralismi, se qualcuno fa soldi, non fa male a
> nessuno e casualmente rende il mondo migliore son contento per lui, ma
> mi domando, questo dovrebbe essere lo scopo dell'hacktivista?
>
> caro gionatan visto che hai citato prima anche la saras prova a
> chiedere max cosa farebbe se la saras gli comprasse i diritti del
> film ,offrendogli tipo un bel 2 o 3 milioni di euro .
>
> quando iniziò le riprese gli dissi che alla fine del film , a parte
> premi riconoscimenti e cazzi vari, o lo avrebbe buttato in internet
> o alla fine lo avrebbe venduto alla saras.
>
> ha scelto una via di mezzo e cioè cercare di far saltare il sistema
> nervoso dei moratti sperando forse che prima o poi glielo acquistino
> dalla disperazione visto che è nulla tenente.
>
> oggi nel dicembre del 2009 lo vedo già al lavoro su un altro mega
> progetto ma abbastanza in crisi perche gli mancano i soldi per
> muoversi e a parte qualche lavoro di max_addicted tutta milano l'ha
> scaricato perchè scomodo.
> notare bene che nei video istituzionali che produce per big
> dell'industria da un anno a questa parte il suo nome non deve più
> comparire.
>
> è un paradosso vero?
> l'artista famoso e super premiato che non può firmare i suoi lavori
> perchè senno non lo fanno più lavorare, però chi conosce come
> lavora lo vuole perchè è cosi bravooooooo!!!!
> è per questo che parlavo di istituzioni o figure istituzionali che
> sono costrette a interagire con l'arte come fosse un amante
> clandestino.
>
> con foodpower comincio ad avere un problema simile e cioè che firmo
> con altri nomi le mie foto dentro le cucine famose di pasticceri o
> cuochi ,perchè foodpower è scomodo.
>
> il problema non è di fare l'amante clandestina ,il problema è di non
> finire come la d'addario da gad lerner che si lamenta perchè
> berlusconi non ha mantenuto le promesse.
> se marchetta deve essere che lo sia fatta bene,senza pietà!
>
> buona settimana a tutti
> f
>
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